Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

29/04/14

I GIAPPONESI STUDIANO LE LEZIONI DI CERNOBYL A NOVOZYBKOV


Dal 14 al 17 aprile presso l’organizzazione “Radimici per i bambini di Cernobyl” di Novozybkov si è svolta la visita di un gruppo di rappresentanti di organizzazioni ambientaliste giapponesi. La delegazione era composta da: Sachi Fuzisima, Kenzi Uragami, Naoka Matsukawa e Katsumi Furidu.

 

Lo scopo della loro visita in Russia era la conoscenza della situazione nella città di Novozybkov e in altre province colpite dalla catastrofe alla centrale nucleare di Cernobyl. I giapponesi si sono incontrati con diverse persone residenti nei territori contaminati: liquidatori, trasferiti, agricoltori, abitanti dei villaggi. Particolare attenzione hanno riservato allo studio dell’esperienza pluriennale di Radimici per il sostegno sociale multidirezionale alla popolazione dei territori contaminati.

L’ONG «Ecology ArchiScape» ha riunito in Giappone degli esperti che si occupano dello sviluppo del territorio fondato sui principi dell’ecologia. I progetti nel campo architettonico e del design paesaggistico vengono elaborati prestando attenzione agli ecosistemi, alla storia e alla cultura locale. In particolare l’ONG «Ecology ArchiScape» s’impegna nel recupero dei territori colpiti dall’incidente nucleare di Fukushima.

Secondo quanto affermato dai rappresentanti della delegazione giapponese, loro vorrebbero esaminare la riorganizzazione delle zone in cui, in seguito a una catastrofe radioattiva, continuano a vivere le persone, studiare i rischi per la salute della popolazione, l’adattamento alle nuove condizioni, le forme di aiuto da mettere a disposizione. Loro hanno già studiato i siti sulla catastrofe di Cernobyl, fatto un’analisi delle politiche governative, esaminato le conseguenze sociali per la gente che è stata trasferita.

Tutto questo lo ritengono necessario per meglio garantire un supporto a breve e a lungo termine alle vittime della catastrofe nucleare di Fukushima. L’obiettivo finale di «Ecology ArchiScape» è quello di elaborare un piano a lungo termine (per 25-30 anni) per prestare aiuto agli abitanti di Fukushima. Per esempio, l’organizzazione ha proposto un piano di doppia residenza, secondo il quale gli abitanti dei territori contaminati del Giappone vengono trasferiti in province meno inquinate. ma al contempo viene loro concesso di ritornare nei luoghi dove vivevano prima per brevi periodi di tempo.

Gli ospiti del Giappone hanno inoltre mostrato interesse per l’attività della Scuola d’arte per bambini di Novozybkov, in particolare per il concorso internazionale di disegno dedicato al tema dell’ecologia e della sicurezza radioattiva.


Data: 19.04.2014
Fonte: www.радимичи.рф
Traduzione: S.F.

VIAGGIO IN RUSSIA 17-25 APRILE 2014 - FOTOGRAFIE

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LA MISSIONE ECOLOGICA A NOVOZYBKOV DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA «LEGAMBIENTE»



Il 18 aprile 2014 nella cittadina russa di Novozybkov (regione di Brjansk) si è tenuta l’iniziativa ambientale internazionale “Puliamo il mondo” con la pulizia delle rive del laghetto Karna.


L’iniziativa è stata organizzata dai volontari del gruppo ecologico di “Radimici” e dai rappresentanti dell’associazione ambientalista italiana Legambiente (circoli Brutto Anatroccolo del Verbano e di Castronno) con la collaborazione del College di medicina di Novozybkov.

Alla pulizia del territorio hanno partecipato non solo i volontari di Radimici. All’iniziativa si sono uniti infatti gli studenti della filiale dell’Università statale di Brjansk, sotto la guida della vicedirettrice didattica Irina Deškova, e anche i ragazzi del Centro di riabilitazione sociale di Radimici.

Per partecipare alla pulizia sono arrivati da Klincy anche i ragazzi dell’eko-club “Sozvezdie”. Sotto la direzione di Elena Ginzburg, non è la prima volta che prendono parte a Puliamo il mondo. Da ormai sei anni l’eko-club “Sozvezdie” collabora infatti con l’associazione Legambiente, e questa volta hanno avuto l’occasione di condividere quest’esperienza con i loro coetanei.
Gli studenti del College di medicina hanno allestito dei cartelli propagandistici per un atteggiamento responsabile nei confronti della natura e li hanno installati in vari punti della riva del lago affinché tutti i cittadini di passaggio possano leggerli e riflettere sulla preservazione dell’ambiente circostante.

La pulizia è durata un paio d’ore. I ragazzi dalle rive del lago hanno tirato fuori bottiglie e sacchetti di plastica, lattine di conserve. Hanno inoltre ramazzato intorno alle panchine, raccogliendo diversa spazzatura di piccolo taglio.

L’iniziativa ecologica si è conclusa con una merenda nella sede di Radimici. Anche se un po’ stanchi, i ragazzi hanno conversato in compagnia e si sono scambiandosi le impressioni.

Questo evento ha mostrato agli abitanti della città che la cura per l’ambiente circostante non deve occupare l’ultimo posto nella vita di ciascuno e che i giovani e le nuove generazioni devono migliorare le condizioni ecologiche della loro terra e impegnarsi per far sì che il pianeta sia migliore e più pulito.


Data: 23.04.2014
Fonte: www.радимичи.рф
Traduzione: S.F.

28/04/14

I MIEI GIORNI A CHERNOBYL. CRONACA DI UN DISASTRO

I miei giorni a Chernobyl. Cronaca di un disastro

Lo scienziato e ambientalista Vladimir Levchenko ricorda il suo lavoro nella "zona rossa"

Chernobyl decontaminazione

Intervista di Lija Vandisheva di "Bellona News"

Leggi intervista...

Data: 28.04.2014
Fonte: www.greenreport.it


Lo scienziato e ambientalista Vladimir Levchenko ricorda il suo lavoro nella zona “rossa” - See more at: http://www.greenreport.it/news/comunicazione/i-miei-giorni-chernobyl-cronaca-disastro/#sthash.A1UrNgLr.dpuf
Lo scienziato e ambientalista Vladimir Levchenko ricorda il suo lavoro nella zona “rossa” - See more at: http://www.greenreport.it/news/comunicazione/i-miei-giorni-chernobyl-cronaca-disastro/#sthash.A1UrNgLr.dpuf
A 28 anni dalla catastrofe nucleare di Chernobyl, Liya Vandysheva, di Bellona News, ha intervistato il fisico e biologo russo Vladimir Levchenko, che è andato a lavorare nella zona di esclusione un anno dopo il 26 aprile 1986, quando un’esplosione fece a pezzi il reattore 4 della centrale, causando il peggior disastro tecnologico del XX secolo. Nella primavera del 1987 Levchenko era un giovane fisico, destinato a diventare l’attuale dottore in biologia all’Istituto Sechenov di fisiologia e biochimica evolutiva dell’Accademia Russa delle Scienze, che faceva parte di un team inviato nell’area del disastro nucleare dall’istituto  Schmalhausen di zoologia di Kiev per studiare l’impatto dell’incidente sugli esseri viventi.
L’intervista di Levchenko, che dirige anche l’Information Network Ecological Northwest Line  ecologiche Northwest linea (Enwl) aell’Environmental Rights Center Bellona di San Pietroburgo, è stata pubblicata su Bellona News il 27 aprile 2014 con il titolo “Scientist, environmentalist Vladimir Levchenko remembers his days in Chernobyl”, ve la proponiamo integralmente
Vladimir Fyodorovich, come è arrivato ad andare a Chernobyl?
«Stavo solo spostandomi dalla fisica alla biologia. Come un astrofisico, avevo iniziato a fare articoli pubblicati su riviste di biologia in collaborazione con D.Sc. [Yaroslav] Starobogatov. A quel tempo, è stata organizzata una spedizione nella zona di Chernobyl, guidata dall’accademico Leonid Frantsevich (che quindi non era ancora un accademico, ma semplicemente un dottore di scienze biologiche) al’Istituto di Zoologia di Kiev.. D.Sc. [Vladislav] Khlebovich, di San Pietroburgo, che partecipava alla spedizione, mi suggerì: “Siamo tutti biologi qui, e tu sei un fisico. Se avessimo almeno un fisico nel nostro gruppo …” Dopo averci pensato un po’ di tempo, ho accettato. E’ stato interessante, dopo tutto … Il piano era solo di andarci per due settimane».
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LE CONSEGUENZE AMBIENTALI DELL'INCIDENTE DI CHERNOBYL


Ventotto anni fa, il 26 aprile 1986, a Chernobyl si verificò il più grave incidente che abbia mai coinvolto una centrale nucleare, e ancora oggi si sta combattendo per arginare gli effetti delle radiazioni. E' stata finita da poco la prima metà della nuova struttura, il New Safe Confinement, che verrà sovrapposta al vecchio “sarcofago” in cui era stato confinato il reattore numero 4, che mostra da tempo segni di deterioramento. Purtroppo già si sa che per problemi tecnici e finanziari  il completamento dell'opera, previsto per la fine dell'anno prossimo, avverrà in ritardo, non prima del 2017, sempre che l'attuale crisi in Ucraina non comporti ulteriori ritardi.
Un contatore Geiger mostra livelli di radiazioni (13,83 mR/h) equivalenti a migliaia di volte i livelli di fondo in aree incontaminate. Zona di esclusione di Chernobyl, Ucraina, 2011 

Nel frattempo continuano il monitoraggio e gli studi sulla cosiddetta Zona di esclusione, in cui si registrano ancora livelli di radioattività migliaia di volte superiori a quelli del fondo naturale. Anche le ricerche più recenti hanno confermato l'elevato tasso di mutazioni nella flora e nella fauna dell'area, e uno studio appena pubblicato dalla rivista «Oecologia» ha dimostrato che interessano anche i microrganismi, tanto che i batteri che normalmente decompongono gli organismi morti procedono nel loro lavoro a un ritmo lentissimo.

(Tutte le immagini e testi delle didascalie cortesia Andrea Bonisoli Alquati, postodoctoral research associate alla University of South Carolina a Columbia, dove studia gli effetti ecologici degli incidenti nucleari di Chernobyl e Fukushima. Per "Le Scienze" ha scritto l'articolo L'ombra di Fukushima, pubblicato a marzo 2014.)

Data: 26.04.2014
Fonte: www.lescienze.it

A 28 ANNI DA CHERNOBYL 10 MILIONI VIVONO IN ZONE CONTAMINATE


A pochi giorni dal 28esimo anniversario dell’incidente nucleare di Chernobyl poco è cambiato nella città ucraina di Pripyat e nei 30 chilometri di raggio attorno alla centrale nucleare. E’ quanto scrive oggi in un comunicato l’organizzazione ambientalista Green Cross, lanciando un appello per non abbandonare le famiglie che, ancora oggi, anche attraverso i loro figli e nipoti, portano i segni fisici e psicologici della contaminazione.

Secondo uno studio condotto dalla filiale svizzera di Green Cross, oltre 9,9 milioni di persone vivono ancora nelle aree inquinate dalle radiazioni a seguito dell’incidente: in Bielorussia il dato oscilla tra 1,6 e 3,7 milioni di persone, in Russia tra 1,8 e 2,7 milioni e in Ucraina tra 1,1 e 3,5 milioni.


Data: 24.04.2014
Fonte: www.meteweb.eu

CHERNOBYL 28 ANNI DOPO, TRAMONTATO IL PROGETTO DI BONIFICA


A documentare la desolazione del luogo, il fotografo Toby Batchelor che ha trascorso due giorni nella città di Pripyat (FOTO)

(Iberpress)

La scuola disseminata di maschere antigas, la fermata del bus e il parco a tema abbandonati, la sala d'attesa dell'ospedale con lo scheletro di un piccolo albero. A Chernobyl il tempo si è fermato il 26 aprile 1986. E con l'attuale crisi ucraina, sembra ormai tramontato il progetto di bonifica del sito che doveva concludersi nel 2015.

A documentare la desolazione del luogo, il fotografo Toby Batchelor che ha trascorso due giorni nella città di Pripyat dove, 28 anni fa, l'esplosione di un reattore nucleare provocò la morte (ufficiale) di 31 persone, ma a cui vanno aggiunti tutti coloro che sono rimasti contaminati e sono deceduti negli anni seguenti per tumori e malformazioni. "E' stata un'esperienza scioccante e interessante allo stesso tempo. E' qualcosa che non si puo' neanche immaginare. Ogni giorno, per lasciare l'area, ci si dove sottoporre a una scansione per controllare i livelli di radioattività", ha raccontato il fotografo.


Data: 16.04.2014
Fonte: www.adnkronos.com

PRIPJAT', PRIMA E DOPO IL DISASTRO NUCLEARE

CHERNOBYL, L'EFFETTO DELLE RADIAZIONI SUGLI UCCELLI


Il disastro di Chernobyl è stata certamente una catastrofe terribile, sia in termini di vite umane che per i danni provocati all'ambiente. A quasi trent'anni dall'incidente -era il 26 aprile del 1986- oggi l'area si è trasformata però in una sorta di “laboratorio ecologico accidentale”, che permette agli scienziati di comprendere meglio l'effetto delle radiazioni ionizzanti sullo sviluppo e la vita delle specie animali. Un nuovo studio, realizzato da un team di ricerca internazionale e pubblicato sulla rivista Functional Ecology, ha analizzato ad esempio lo stato di salute degli uccelli che abitano all'interno dell'area contaminata, svelando una fenomeno inaspettato: molte specie sembrano infatti riuscite ad adattarsi all'effetto delle radiazioni, traendone in alcuni casi addirittura degli effetti benefici.

 Detail-chernobyl

Per effettuare lo studio i ricercatori hanno prelevato campioni di sangue da 152 uccelli appartenenti a 16 specie diverse, provenienti da otto siti nei pressi della zona interdetta di Chernobyl. Per valutare l'effetto delle radiazioni sulla salute degli esemplari studiati, i ricercatori hanno valutato quindi due parametri: i livelli di glutatione (una proteina con proprietà antiossidanti) presente nel sangue degli animali, e la quantità di stress ossidativo e danni al Dna riscontrabili nei campioni.

I danni provocati dalle radiazioni ionizzanti derivano infatti dalla produzione di radicali liberi, sostanze dannose contro cui normalmente l'organismo si difende grazie agli antiossidati (come appunto il glutatione). Quando la quantità di antiossidanti non è sufficiente a combattere l'effetto dei radicali liberi generati dalle radiazioni, il risultato è un effetto tossico per l'organismo definito stress ossidativo, che provoca la comparsa di danni nel materiale genetico delle cellule, facendole invecchiare precocemente e portandole quindi alla morte.


Data: 26.04.2014
Fonte: www.galileonet.it

11/04/14

IO DISEGNO IL MIO MONDO E VE LO REGALO. MOSTRA IN COREA DEL SUD


Le opere dei giovani artisti verranno esposte nella capitale della Corea del Sud, Seul. L'accordo per la realizzazione di uno scambio di mostre è stato concluso tra l'organizzazione regionale "Artisti per i bambini" (creata dagli insegnanti della Scuola d'arte di Novozybkov) e l'Associazione d'istruzione artistica della Corea del Sud. La cosa è stata possibile grazie al progetto "Io disegno il mio mondo e ve lo regalo" al quale partecipano giovani artisti di una decina di paesi del mondo.


Data: 10.04.2014
Fonte: www.br-tvr.ru
Traduzione: S.F.

10/04/14

PAVEL VDOVIČENKO È STATO ELETTO PRESIDENTE AD INTERIM DEL MOVIMENTO PUBBLICO “DIGNITÀ CIVILE”



Il 29 marzo 2014 Pavel Vdovičenko (presidente onorario dell’organizzazione “Radimici per i bambini di Cernobyl”) è stato eletto presidente ad interim del movimento pubblico panrusso “Dignità civile”.
 
vdovichenko_pavel (2)“Dignità civile” è un movimento pubblico a livello nazionale formatosi nel marzo del 2001 sulla base del movimento socio-politico “Per la dignità civile”, nato nel 1998. Attualmente il movimento ha sedi in 49 regioni della Federazione russa. “Dignità civile” è stato uno degli organizzatori del primo Forum civile nella Russia contemporanea, che si è svolto a Mosca nel novembre del 2001. Nel corso di questi anni il movimento ha portato il suo contributo per un positivo sviluppo della società civile in Russia.

Fondatrice e leader permanente del movimento è stata finora Ella Aleksandrovna Panfilova, la quale ha lasciato il ruolo di presidente di “Dignità civile” dopo essere stata eletta plenipotenziario per i diritti umani in Russia.

Data: 05.04.2014
Fonte: www.радимичи.рф
Traduzione: S.F.
Articolo originale: П.И. Вдовиченко избран и.о. председателя общественного движения "Гражданское достоинство"



«VIBURNO ROSSO» - BIBLIOTECA DI STRESA (VB), 25.09.2013

Esibizione del Viburno Rosso nel cortile della Biblioteca e del Centro Incontro Anziani di Stresa.


PROGRAMMA - ПРОГРАММА:

1. Как здорово - Che bello
2. Параня - Paranja
3. Сударушка-девушка - Mia amata ragazza
4. Хуторянка - Contadinella
5. Тульский самовар - Il samovar di Tula
6. В горнице - Nella stanza di sopra
7. Мама чао - Mamma ciao
8. Давай споём - Cantiamo

Gruppo folkloristico «Viburno Rosso»
Da: scuola di Vyshkov (regione di Brjansk, Russia)
Fisarmonica: Aleksandr Zencenko
Cantano: Iolanta, Karina, Arina, Arina, Lena, Irina, Nastja, Nastja
Data: 25.09.2013
Luogo: Biblioteca di Stresa (Vb)
Iniziativa: Concerto Biblioteca e Centro Incontro Anziani
Promotori: Circolo Legambiente «Il brutto anatroccolo» (Vb), Le Russie di Cernobyl, Biblioteca di Stresa, Centro Incontro Anziani di Stresa

Фольклорный ансамбль «Калина красная»
Из: Вышковской школы (Брянская область, Россия)
Баян: Александр Зенченко
Поют: Иоланта, Карина, Арина, Арина, Лена, Ирина, Настя, Настя
Дата: 25.09.2013
Место: Библиотека г. Стрезы (р-н Вербания, Италия)
Мероприятие: Праздник грибов
Организаторы: Легамбьенте «Гадкий утёнок»,  Библиотека г. Стрезы, Центр встречи для пожилых г. Стрезы