Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

19/10/15

CAMPO DI VOLONTARIATO A TRONTANO - AGOSTO 2015 - ELENA SILEVIČ

(nell'ambito degli scambi di volontari tra Italia e Russia di Legambiente Brutto Anatroccolo e "Radimici epr i bambini di Cernobyl, Elena ha trascorso il periodo dal 31 luglio al 16 agosto al campo internazionale di appoggio al festival Trontano Oper Air del Clan dello sciamano)


CAMPO DI VOLONTARIATO AMBIENTALE A TRONTANO

Il periodo di tempo trascorso in Italia è stato semplicemente eccezionale. Il luogo di svolgimento del festival è stato scelto felicemente: un paesaggio stupefacente, con degli abitanti locali molto buoni.


Mi è piaciuta la buona organizzazione del campo. Dopo colazione ci davano dei compiti, dopodiché le persone che dirigevano un determinato lavoro ci istruivano nei dettagli e noi ci mettevamo a lavorare. Una piccolo difetto era che dopo aver finito il nostro lavoro era difficile trovare qualcuno che ci desse un nuovo compito.

Le condizioni di soggiorno erano ottime: una casa collettiva comoda, una buona alimentazione. Tutti i volontari erano molto amichevoli, sempre sorridenti e pronti ad aiutarci. lavorando insieme a loro, ho portato a casa un sacco di emozioni positive e ho appreso tante cose nuove. Lavorando insieme all’art director ho imparato a creare degli oggetti carini e interessanti. Gli organizzatori del festival ci aiutavano sempre nel caso avessimo qualche difficoltà e ci spiegavano sempre se non avevamo capito qualcosa.

Questa è stata la mia prima esperienza all’estero, e di essa mi sono rimaste soltanto impressioni positive. È stata una splendida possibilità di fare molte nuove conoscenze, di migliorare l’attitudine alla comunicazione con le persone, e inoltre di migliorare il mio inglese. Non mi è rimasta alcuna impressione negativa da questo viaggio. È stato un periodo splendido, un’ottima occasione per vedere un festival musicale, per incontrarsi con una gran numero di bellissime persone di talento.

Prima di partire per l’Italia ho lavorato a Novokemp come educatrice-animatrice.

Elena Silevič
 

CAMPO DI VOLONTARIATO A TRONTANO - AGOSTO 2015 - NATAL'JA GUBKO

(nell'ambito degli scambi di volontari tra Italia e Russia di Legambiente Brutto Anatroccolo e "Radimici epr i bambini di Cernobyl, Natal'ja ha trascorso il periodo dal 31 luglio al 16 agosto al campo internazionale di appoggio al festival Trontano Oper Air del Clan dello sciamano

RACCONTO-RESOCONTO DELLA MIA PARTECIPAZIONE

AL CAMPO ESTIVO ITALIANO


Io, Gubko Natal’ja, sono una volontaria dell’organizzazione “Radimiči per i bambini di Černobyl”, con cui collaboro attivamente. La mia occupazione principale consiste nell’organizzare il tempo libero e lo sviluppo dei bambini con capacità limitate. Insieme al personale di Radimiči, svolgiamo diverse attività per i bambini con capacità limitate per motivi di salute. Inoltre aiuto a organizzare il lavoro del campo per bambini di Novokemp, svolgo iniziative mirate ad agevolare l’adattamento dei bambini nel collettivo, a sviluppare le loro attitudini e abilità e a rendere la loro vita più colorita e intensa.

Dal 2 al 16 agosto, grazie all’organizzazione Radimiči, ho avuto l’occasione unica di visitare il paese del sole, l’Italia. Sono stata nel campo ambientale del “Clan degli Sciamani”. Il luogo di svolgimento del campo era la cittadina montana della provincia italiana Trontano.

Il viaggio è risultato molto utile e intenso. Ci hanno felicemente accolto e creato tutte le condizioni per un soggiorno confortevole. Abbiamo fatto conoscenza con i volontari di questa organizzazione e anche con i volontari di altri paesi.

Nonostante le piccole barriere linguistiche, l’atmosfera era molto amichevole. Abbiamo appreso molte nuove e utili informazioni, e inoltre abbiamo avuto modo di confrontare il sistema del volontariato in Russia e all’estero. Gli organizzatori del campo collaboravano attivamente con noi, tenendoci al corrente delle attività, e facevano anche in modo che ci trovassimo quanto più a nostro agio nel collettivo.
Il lavoro nel campo era ben organizzato, ci hanno diviso in gruppi e noi svolgevamo diversi compiti legati alle decorazioni e all’allestimento del festival musicale. Con materiali naturali abbiamo fatto degli oggetti carini e creativi che sono poi stati utilizzati come decorazioni durante il festival. Il lavoro in squadra ci ha aiutato a far conoscenza con i nuovi volontari, a scoprire i loro hobby e i loro interessi, e ci ha fatto scoprire come vivono e di che cosa si occupano i giovani di altri paesi. Il tempo è volato velocissimo e in modo interessante. Grazie a questo viaggio abbiamo fatto la conoscenza in prima persona con la cultura non solo dell’Italia ma anche di altri paesi. La preparazione dei cibi collettiva ci ha permesso di studiare l’italiano, il giapponese e lo spagnolo, di goderci autentica musica dal vivo e di assistere a rappresentazioni teatrali.

Va sottolineato che al campo sono arrivate persone non solo da tutto il mondo, ma con professioni di vario genere. Si tratta di pittori, scrittori, attori, insegnanti, venditori e semplicemente viaggiatori. Era molto interessante ascoltare i racconti sulle loro esperienze professionali e di vita.
Il programma del festival era molto intenso e conoscitivo. In primo luogo la musica dal vivo di diversi stili e di diverse culture. Le zone di rilassamento e terapia con diversi tipi di massaggi, olii, le consultazioni con psicologi professionisti. Il programma ambientale consentiva ai visitatori del festival di riposare e immergersi nell’armonia della natura, cosa assai necessaria nel mondo contemporaneo. Nel complesso posso dire che questo viaggio è stato un’acquisizione d’esperienza molto utile e produttiva, che potrò utilizzare nel campo estivo di Novokemp. Per un consolidamento diretto del collettivo dei bambini con la terapia del lavoro e la terapia della musica.

Questo tipo di viaggi agisce favorevolmente sullo sviluppo dei giovani, influisce sullo sviluppo di nuove idee e consente anche, d’altro canto, di valutare con uno sguardo nuovo le situazioni e di trovare la strada per risolverle.

Voglio esprimere tutta la mia riconoscenza a tutti gli organizzatori di questa idea, che si occupano degli scambi di volontari. È un’occasione unica che aiuta i giovani a crescere e a far nascere nuove idee sulla base dell’esperienza acquisita. Grazie mille agli organizzatori del campo, che hanno creato le condizioni necessarie affinché ci sentissimo a nostro agio e tutto fosse interessante.

Natal’ja Gubko (21 anni)
 

CAMPO DI VOLONTARIATO A TRONTANO - LUGLIO 2015 - OLEG VDOVIČENKO



(nell'ambito degli scambi di volontari tra Italia e Russia di Legambiente Brutto Anatroccolo e "Radimici epr i bambini di Cernobyl, Anton ha trascorso il periodo dal 15 al 31 luglio in Italia, prima alcuni giorni a Festambiente Baveno e poi al campo internazionale di appoggio al festival Trontano Oper Air del Clan dello sciamano)


RESOCONTO SUL SOGGIORNO IN ITALIA
DI UN VOLONTARIO RUSSO
 

Luogo di svolgimento del campo: per un campo di questo genere il luogo prescelto è molto adatto. Un piccolo paese, isolato dal rumore e dal grande flusso di automobili, praticamente immerso nella natura selvatica. Per un campo di tipo ecologico è perfetto. Arrivarci è un po’ complicato, ma di questo se ne sono occupati gli organizzatori.


In generale, l’organizzazione della vita del campo è a un livello piuttosto buono. Ai volontari vengono dati compiti piuttosto precisi, allo stesso tempo però si può scegliere il tipo di attività da svolgere, e vengono messe a disposizione tutte le risorse necessarie per il lavoro. Le condizioni spartane di vita e di alloggio nella struttura collettiva sono assai migliori se confrontate con quelle della maggior parte dei lager in Russia. C’è un posto dove dormire, i pasti sono garantiti, ci sono la doccia e un bel bagno, e anche Internet gratuito nel territorio circostante. Tra i difetti posso ricordare soltanto l’instabilità dell’acqua calda nella doccia: a volte c’era, a volte non c’era. In conclusione, si può dire che le condizioni di vita erano buone, orientate a far sì che i volontari trascorressero bene il loro tempo al campo.

Programma ecologico: i materiali utilizzati nell’allestimento del campo o sono materiali di riciclo o sono ecologicamente puliti; il lavoro è legato all’impiego della forza fisica e a un inquinamento minimo dell’ambiente da parte di qualunque tipo di rifiuti; anche l’alimentazione consiste in cibi ecologici, prodotti di origini vegetale e animale. Tutto quello che sta intorno al volontario esprime ambientalismo. In queste condizioni non sono necessari training né programmi pedagogici – basta l’istruzione naturale con il lavoro.

La comunicazione e lo scambio d’esperienza sono stati probabilmente il fattore più interessante nella vita del campo. La comunicazione con i volontari italiani (e con i rappresentanti di altri paesi del mondo) ha contribuito a imparare a superare determinate complicazioni (in particolare la barriera linguistica) e in generale ad allargare l’orizzonte.

Che cosa mi è piaciuto in particolare? Il collettivo, sia dei volontari che degli organizzatori. Il luogo – un bell’ambiente in un posto incontaminato.

Che cosa non mi è piaciuto del tutto? In alcuni momenti l’organizzazione arrancava sia da parte russa sia da parte italiana. Da parte russa in pratica non ho ricevuto alcuna informazione sul programma di soggiorno, mentre la parte italiana aveva inviato alla parte russa tutte le informazioni pensando evidentemente che tutto fosse stato raccontato e che mancassero solamente piccoli dettagli tecnici anche se non era del tutto chiaro il quadro generale. Di sicuro c’è anche la colpa del volontario stesso che non si è messo a raccontare alla parte accogliente della sua impreparazione. Del resto tutto alla fine è andato bene, per cui il problema non si è rivelato tanto importante.

La trasmissione dell’esperienza acquisita nel lavoro di Radimiči o di Novokemp probabilmente riguarderà soprattutto l’utilizzo di materiale riciclato nella preparazione delle attività ricreative. Nell’allestimento dei luoghi di svolgimento del festival praticamente per ogni cosa venivano infatti utilizzati materiali di riciclo, e a Novokemp, ad esempio, si potrebbe svolgere la Giornata dell’ambiente, durante la quale bambini e ragazzi possono costruire oggetti con materiali ricavati, ad esempio, dallo smontaggio di una casetta o dalle cassette per le verdure.

A Novokemp quest’anno non ho potuto lavorare dopo il viaggio in Italia, ma prima di partire vi ho svolto il ruolo di aiutante tuttofare (pulizia del territorio, organizzazione delle attività ecc.) e fotografo.
Oleg Vdovičenko