Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

31/07/17

RIAPRE LA SPIAGGIA DI FUKUSHIMA SEI ANNI FA IL DISASTRO NUCLEARE


Riapre la spiaggia di Fukushima. Sei anni fa il disastro nucleare


Riaperta al pubblico la spiaggia di Usuiso, nella prefettura di Fukushima, un tempo tra le più popolari del Giappone. Per la prima volta dal terremoto e dallo tsunami dell’11 marzo 2011, che portò alla fusione del nocciolo di tre reattori dell’impianto di Fukushima Daiichi, portando alla peggiore crisi nucleare da Chernobyl, è stato tolto il divieto di balneazione. Una buona notizia, che si somma alla vittoria appena conseguita da ambientalisti e pescatori locali, che hanno costretto la Tokyo Electric Power (Tepco) a rivedere i propri piani: non finiranno in mare le 770mila tonnellate di acqua usata per raffreddare i reattori della centrale nucleare. A Fukushima, ci sono da smaltire 580 barili di acqua radioattiva e i residenti erano preoccupati del crollo delle vendite di prodotti ittici.

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Data: 18.07.2017
Fonte: www.corriere.it

“CHERNOBYL”, PRIMA PRODUZIONE DELL'ACCORDO SKY-HBO


“Chernobyl”, prima produzione dell'accordo Sky-Hbo

http://www.thenation.com/wp-content/uploads/2015/05/chernobyl_cleanup_ap_img.jpg 

Chernobyl sarà la prima produzione originale frutto della partnership tra il gruppo Sky e HBO, annunciata all'inizio di quest'anno. Arriverà sugli schermi la vera storia di una delle catastrofi più terribili mai provocate dall'uomo e, insieme, racconterà il coraggio di tutti coloro che fecero enormi sacrifici per salvare l'Europa da un disastro inimmaginabile. Le riprese della miniserie, (interpretata tra gli altri da Jared Harris, già nel cast di The Crown, Mad Man) prodotta da Sister Pictures e The Might Mint, inizieranno in Lituania nella primavera del 2018 e i cinque episodi saranno in onda su Sky nel Regno Unito, Irlanda, Italia, Germania e Austria. Chernobyl è dunque il primo progetto Sky/HBO a vedere la luce sotto l'egida di una partnership internazionale per la co-produzione di nuove serie, grazie a un accordo pluriennale da 250 milioni di dollari.

Tra bugie e viltà, coraggio e tenacia, fallimento e nobiltà umana, la serie ripercorre il devastante disastro della centrale nucleare verificatosi in Ucraina nell'aprile del 1986, concentrandosi su come e perché è accaduto e raccontando le commoventi  storie degli eroi che hanno rischiato la vita per arginare la catastrofe.Scritta da Craig Mazin (Il cacciatore e La regina di ghiaccio) e diretta da Johan Renck (Breaking bad, The walking dead), Chernobyl
sarà prodotta da Carolyn Strauss (due volte premiata agli Emmy Award e vincitrice di un Producer Guild Award per Il Trono di Spade), Jane Featherstone (Broadchurch, The Tunnel) e Craig Mazin, e coprodotta da Chris Fry e

Johan Renck.
 

Data: 27.07.2017
Fonte: www.repubblica.it

RIFIUTI SANITARI RADIOATTIVI BRUCIATI NELL’INCENERITORE





A febbraio nel termovalorizzatore del Gerbido sono stati bruciati rifiuti contaminati da isotopi radioattivi. Lo ha fatto sapere la Città Metropolitana dopo aver ricevuto la relazione dell’Arpa che, fortunatamente, esclude qualsiasi tipo di rischio per i cittadini che abitano nei pressi dell’inceneritore.
  
In base agli accertamenti del dipartimento radiazioni, nelle polveri derivanti dall’abbattimento di fumi sono state rilevate concentrazioni anomale di Iodio I-131. Si tratta di un isotopo utilizzato in ambito sanitario per le radiografie e la radioterapia metabolica e si sarebbe verificata una «gestione non corretta del materiale contaminato». Trm, che gestisce l’impianto, ha comunque già modificato le procedure interne di controllo. 


Data: 22.07.2017
Fonte: www.lastampa.it


21/07/17

LA SERVITÙ DEL SILENZIO PER LE ARMI NUCLEARI




Il Pentagono, il ministero della Difesa Usa, ha deciso di segretare la sicurezza e le ispezioni relative alle decine di atomiche dislocate in Italia. Qui già si avverte un fastidio: quello di chi, nella diffusa omertà dei media e del potere, è costretto o scoprire o ad ammettere la pesante realtà che in Italia, a Ghedi e ad Aviano, siano dislocate tante ogive nucleari. Più che in ogni altro Paese d’Europa, che complessivamente ne ha, diffuse, circa 200.

Ecco dove sono le 90 bombe atomiche che l’Italia nasconde per conto ...

Che al tranquillo costo di 15miliardi di euro, stiamo copiosamente acquistando e assemblando nella misura di almeno 90 cacciabombardieri. E che potrebbero portare un carico atomico – del resto come gli F16 e i Tornado. Ma soprattuto proprio nel momento in cui – e potrebbe essere una «spiegazione» della vergognosa segretazione – gli Stati uniti stanno avviando la modernizzazione delle vecchie ogive stanziate a Ghedi e Aviano, e tante altre in Europa, vale a dire sostituendole con l’innesto delle nuove ogive B61-12. Per le quali, prima Barack Obama ha speso miliardi di dollari, e ora Donald Trump procede all’attuazione dell’aggiornamento micidiale. Senza escludere il timore di fughe di notizie vere, sul pericolo dei tanti «errori» accaduti che evocano lo scenario del Dottor Stranamore, e quindi la necessità di «coprire» le forze armate americane e non solo quelle.

Abbiamo la convinzione che la notizia rappresenti una vera e propria una «bomba». Perché il compromesso che ha fin qui garantito, sia per i governi nazionali e regionali, sia per le popolazioni locali – il silenzio assenso in Italia e in Europa (ma l’Europarlamento da dieci anni ha chiesto, inascoltato, lo smantellamento) è stata fin qui proprio la sicurezza. Vale a dire che fosse sufficiente l’informazione attraverso le ispezioni periodiche di scienziati, tecnici e anche politici sulle condizioni delle installazioni nucleari. Per gestire almeno il peso di una servitù militare pericolosissima. Da oggi in poi il compromesso salta: niente più informazioni sulla sicurezza degli impianti militari-nucleari. E non sapere nulla sulle ispezioni vuol dire anche non sapere dove stanno e come stanno le atomiche. Ci sarebbe di che protestare, perché se è giusta la cessione di sovranità per un organismo condiviso come l’Unione europea, cancellare il controllo sulle atomiche vuol dire cancellare per l’Italia la sovranità più decisiva, quella del controllo di sicurezza sul proprio territorio. Ma il silenzio resta la migliore forma di governo. Così continueremo nella cronaca del Belpaese che malsopporta poche migliaia di migranti, in fuga dalle nostre guerre e dalla miseria prodotta dal nostro meccanismo di sfruttamento delle risorse, e che invece al contrario, dietro elargizione di alte contropartite monetarie, ben sopporta e tace sulla presenza accanto alle proprie case, agli asili nido, alle discoteche, alle sacrestie, di decine di «insicure» e micidiali bombe atomiche.


Data: 20.07.2017
Fonte: www.ilmanifesto.it


18/07/17

DOGS OF CHERNOBYL: LOCAL VET HEADED ON UNIQUE MISSION


Dogs of Chernobyl: Local vet headed on unique mission

 

Most people think of the ruins of the Chernobyl nuclear power plant as a wasteland, devoid of life. 


In reality, there are hundreds of dogs living there, the descents of animals left behind decades ago when the area was evacuated.

Now, a local vet is heading to the area to help control the dog population and get the animals the care they need.

When the Chernobyl nuclear power plant exploded back in April 1986, 120,000 people living within 20 miles of the facility in the Ukraine were given just a few minutes to grab some personal belongings and get out.
  
Residents were told not to pack anything and to leave their pets with the expectation that they could return for them, but they never came back.

The Soviet military sent soldiers into the exclusion zone to shoot the abandoned animals, but some survived; and multiplied, to the point where, now - 30 years later,  there are stray dogs all around the power plant.

"There's probably a thousand dogs there now living in adverse conditions," said local veterinarian Terry Paik, noting that there are a lot of dogs suffering from starvation, predators and freezing cold winters.
  
Though no longer a working nuclear power plant, Chernobyl still has thousands of employees - many of whom have been feeding the dogs.  But with rabies and other diseases, it's a dangerous situation and the dog population is spiraling out of control.

That's where El Cajon vet Terry Paik comes in.
  
Later this month, Paik will be part of a team of vets from all over the world that will travel to Chernobyl to help the dogs.  Their group is called the Clean Futures Fund

"Our mission is to go and spay and neuter the dogs," Paik said. "Vaccinate [them] for rabies." 
Dr. Paik says the team will be there for a month with plans to spay and neuter 40 to 50 dogs a day. 

"The goal is to eliminate unwanted litters, obviously, and hopefully cut down the population to be a manageable population that can be cared for by the caretakers," Paik said. 
Dr. Paik has done this before - setting up spay and neuter clinics in foreign countries.; and his work doesn't end there. His team also teaches local vets modern techniques so they can continue the program after his team leaves. He plans to do the same at Chernobyl - with one big goal.

"Saving lives, making the quality of life better for as many dogs as we can," said Paik.

Data: 11.07.2017
Fonte: hwww.cbs8.com