Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

22/12/10

CHERNOBYL 25 ANNI DOPO



Yuri I. Bandazhavsky

Chernobyl 25 anni dopo
Il cesio radioattivo e la riproduzione umana

Carlo Spera Editore
Mondo in Cammino

2010

120 pagine





Dalla quarta di copertina:

In previsione dell'anniversario dei 25 anni dell'incidente di Chernobyl, quando l'AIEA (Agenzia Internazionale Energia Atomica) batterà sempre di più la grancassa della minimizzazione del rischio radioattivo, non ci faremo attorcigliare dalle discussioni, né parleremo di risarcimenti, di accettabilità e non probabilità del rischio o di principi di precauzionalità. Semplicemente gli sbatteremo in faccia questo libro. Primo testo del professor Bandazhevsky a essere tradotto in italiano, il volume dà al lettore la possibilità di uscire da un terreno puramente teorico, e al suo autore di rimpossessarsi del ruolo che sente più suo e per i quale ritiene di essere stato incarcerato: quello dello scienziato che non può, anche a scapito della propria libertà, tacere ciò che vede.

Il libro è pubblicato da Carlo Spera per Mondo in Cammino

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