Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

22/12/10

ELEZIONI PRESIDENZIALI 2010 IN BIELORUSSIA

L’agenzia Telegraf comunica che secondo i dati preliminari della Commissione elettorale centrale Aleksandr Lukašenko avrebbe vinto le elezioni presidenziali in Bielorussia totalizzando il 79,67% delle preferenze degli elettori. Gli altri candidati, di gran lunga distanti, avrebbero ottenuto: Andrej Sannikov – 2,56%, Jaroslav Romančuk – 1,97%, Grigorij Kostusev – 1,97%, Vladimir Nekljaev – 1,77%, Aleksej Michalevič – 1,2%, Vitalij Rymaševskij – 1,1%, Viktor Tereščenko – 1,08%, Nikolaj Statkevič – 1,04%, Dmitri Uss – 0,48%. Contro tutti i candidati avrebbe votato il 6,47%. La percentuale dei votanti sarebbe del 90,66% contro il 92,7% delle elezioni del 2006.

La Commissione elettorale centrale ha annunciato di rendere pubblici i risultati ufficiali il 24 dicembre.

Le elezioni sono pesantemente contestate dai candidati d’opposizione, che le ritengono illegali (Lukashenko non avrebbe neanche potuto presentarsi per un quarto mandato): alcuni di loro la sera del 19 dicembre sono stati picchiati e arrestati dalle forze dell’ordine governative dopo che erano scesi in piazza a Minsk per contestare i risultati delle elezioni. Stessa sorte è toccata a vari giornalisti bielorussi, russi e stranieri e a centinaia di manifestanti.

Gli Stati Uniti hanno dichiarato illegali i risultati delle elezioni in Bielorussia.

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