Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

30/03/17

“ECOLOGIA E RADIOPROTEZIONE” - DOBRODEEVKA - INCONTRO 1

Infocentro “Cernobyl” dell’organizzazione “Radimici”
in partenariato con l’associazione italiana “Legambiente Circolo Il brutto anatroccolo”

PROGETTO “ECOLOGIA E RADIOPROTEZIONE”
(con il sostegno dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese)

18 marzo 2017 – Incontro numero 1
con gli alunni della scuola del villaggio di Dobrodeevka
presso la sede di “Radimici” a Novozybkov

Il villaggio di Dobrodeevka, in provincia si Zlynka, si trova a circa 30 km da Novozybkov, nella regione di Brjansk, nella zona rimasta contaminata dall’incidente di Cernobyl del 1986. La scuola del villaggio è frequentata da 18 allievi dai 7 ai 15 anni.

INCONTRO 1
«INTRODUZIONE. PROBLEMI ECOLOGICI»

Il gruppo degli scolari e degli insegnanti di Dobrodeevka si è spostato (fino alla sede di Radimici a Novozybkov) con quattro macchine.

L’attività  è stata tenuta dalla coordinatrice del progetto, Ekaterina Bykova, insieme alle collaboratrici di “Radimici” Ksenija Charčevnikovae Natalja Stoljarova e a tre dei volontari ecologici di “Radimici” (i venti ragazzi del gruppo si alternano nei vari incontri in programma): Sergej Makeev, Artëm Žorov, Michail Vasil’ev.

All’incontro hanno partecipato 10 alunni della scuola di Dobrodeevka: Dmitrij Dobrodej, Sofija Kolonda, Elina Korotkaja, Ksenija Utkina (5ª classe): Anastasija Dobrodej, Lilija Kolonda, Irna Utkina, Valerija Evtodieva, Katja Michalenko, Novikova Marija (9ª classe) e 3 della scuola di Vyškov (il villaggio vicino): Roman (4ª classe) e Maksim Tyškevič (8ª classe), Alina Mucha (7ª classe); e le insegnanti della scuola di Dobrodeevka Antonina Dobrodej (classi elementari) a Karina Fiskalova (educazione fisica).

L’attività è cominciata alle 11.00 e si è conclusa alle 13.00

Obiettivi:
- fare conoscere ai bambini di Dobrodeevka i programmi sociali dell’organizzazione non profit “Radimici per i bambini di Cernobyl”;
- consolidare il collettivo dei bambini;
- interessarli alle attività di “Radimici” attraverso delle piattaforme ludiche e conoscitive;
- fare conoscenza con i contenuti del progetto “Ecologia e radioprotezione”;
- sensibilizzare i presenti sull’attualità dei problemi ecologici globali.

Attrezzatura: mediaproiettore, schermo, notebook, cartone animato ecologico “Il sogno del vermicello della pioggia”, adesivi di “Radimici”, divisa di Legambiente, palla, tabella “Ecologia”, palloncini e pompe per il balloon twisting, gomitoli con fili, prodotti alimentari e stoviglie per la pausa tè, evidenziatori, rotoli di carta, dépliant informativi, badge.


             PIANO DELLE ATTIVITÀ

1. Conoscenza con l’organizzazione “Radimici” (Ekaterina Bykova)
Visita dei locali dell’edificio. Racconto sulla nascita dell’organizzazione, sul movimento di volontariato, sui suoi partner, sui progetti in corso, sui gruppi di beneficiari, sugli scopi principali e sui risultati dell’operato dell’organizzazione ecc.

2. Presentazione dei volontari. Conoscenza con i bambini (Artёm Žorov, Sergej Makeev)
Giochi di conoscenza “Mi chiamo e so fare...”; “Le mie passioni”.
Giochi di consolidamento “Il bracconiere e il pesciolino”; “La traversata”.

3. Sessione ludica di balloon twisting “Facciamo un cagnolino” (Natalja Stoljarova).

4. Introduzione al tema del progetto (Ekaterina Bykova)
Racconto sul progetto. Storia. Partenariato con Legambiente, iniziative ed eventi. Conoscenza con il lavoro dell’Infocentro Cernobyl.
Giochi di associazioni “Ecologia” (Michail Vasil’ev).
Proiezione del cartone animato “Il sogno del vermicello della pioggia”.

5. Lavoro pratico «I problemi ambientali del mondo» (Ekaterina Bykova)
Lavoro in microgruppi (12 minuti)
Ciascun microgruppo deve pensare, elaborare, discutere e fissare sui rotoli di carta i problemi ambientali (scrivere/disegnare/schematizzare), alla fine i lavori vengono presentati.

6. Pausa tè (Ksenija Charčevnikova)

7. Conclusioni (Ekaterina Bykova)
Conversazione con i bambini sull’incontro (che cosa è piaciuto, che cosa no)
I bambini a turno esprimono le loro considerazioni.
A ciascuno viene consegnato un adesivo con il logo di Radimici e un dépliant informativo dell’Infocentro Cernobyl.

29/03/17

MARCH 28, 1979: REACTOR MELTDOWN AT THREE MILE ISLAND





1979: Equipment malfunction and human error lead to a partial reactor meltdown at the Three Mile Island nuclear power plant near Middletown, Pennsylvania. It is the most serious accident ever involving a U.S. commercial nuclear facility.

Things started going wrong at 4 a.m. when a malfunction caused the main feed-water pumps to stop running, leading to an overheating of the plant’s TMI-2 reactor. Although the reactor shut down automatically, a relief valve — which should have closed as the pressure decreased — failed to operate, causing coolant to leak out and the reactor’s core to overheat.

Operators were unaware of the leak and erroneously assumed that the core was properly cooled. They attempted to relieve the pressure on the core by reducing the flow of coolant — exactly the wrong thing to do. Overheating caused the zirconium tubes where the nuclear fuel pellets were stored to rupture, and the pellets began to melt.

Only the structural integrity of the containment building’s walls prevented Three Mile Island from becoming a Chernobyl-style catastrophe. There was no rupture, meaning all the damage was contained within the facility.

No deaths or injuries have ever been attributed to the Three Mile Island meltdown. But it did lead to tighter safety and design regulations and more rigorous oversight by the U.S. Nuclear Regulatory Commission.

Source: U.S. Nuclear Regulatory Commission

Photo: A cooling tower of the Three Mile Island nuclear power plant looms behind an abandoned playground. (Barry Thumma/AP)

This article first appeared on Wired.com March 28, 2007.

Fonte: www.wired.com

VICTORY FOR JAPANESE NUCLEAR INDUSTRY AS HIGH COURT QUASHES INJUNCTION




Takahama nuclear power plant

Japan’s struggling nuclear power industry has won a victory against a landmark legal injunction that halted the running of two reactors.

Six years on from the triple meltdown at Fukushima, the industry faces concerted opposition from residents and some officials due to lingering concerns about safety.

In an illustration of the damage to the industry’s reputation after the Fukushima disaster, just three of Japan’s 42 usable reactors are running at present, according to the Japan Atomic Industrial Forum.

That number is to rise after the Osaka high court on Tuesday backed a restart of reactors 3 and 4 at the Takahama power plant north of Kyoto. In doing so, it overturned an earlier ruling that Greenpeace had hailed as the first known case in Japanese history of a judge ordering the shutdown of an operating nuclear reactor.


Data: 28.03.2016
Fonte: www.theguardian.com