Infocentro
“Cernobyl” dell’organizzazione “Radimici”
in partenariato con
l’associazione italiana “Legambiente Circolo Il brutto anatroccolo”
PROGETTO “ECOLOGIA E
RADIOPROTEZIONE”
(con il sostegno
dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese)
16 marzo 2017 – Uscita
numero 1
Scuola del villaggio di
Novye Boboviči
Il villaggio di Novye Boboviči si trova a 25 km dal capoluogo di provincia
Novozybkov, nella regione di Brjansk, nella zona rimasta contaminata
dall’incidente di Cernobyl del 1986. La scuola del villaggio è frequentata da
85 allievi dai 7 ai 16 anni: 25 del ciclo elementare (classi 1-3), 25 del ciclo
medio (classi 4-6), 35 del ciclo superiore (classi 7-11).
All’evento del progetto “Ecologia e radioprotezione”, non essendo possibile
elaborare un programma adatto contemporaneamente a tutte le età, hanno
partecipato i 25 scolari del ciclo medio.
Per coinvolgere comunque tutti gli 85 alunni della scuola di villaggio, i
collaboratori di “Radimici” (Galina Vdovičenko, Ksenija Charčevnikova, Natal’ja
Stoljarova, Elena Čumakova) hanno svolto in contemporanea altri due eventi:
- “Le buone lezioni con il gatto Leopoldo” (per le classi elementari)
- “Prevenzione dell’abuso di sostanze stupefacenti” (per le classi
superiori)
Il gruppo di collaboratori e volontari di Radimici si è spostato con un
pulmino da nove posti e una macchina.
Attività ecologica
extrascolastica
«ECOLOGIA E
RADIOPROTEZIONE»
L’attività “Ecologia e radioprotezione” è stata tenuta dalla coordinatrice del
progetto, Ekaterina Bykova, insieme a cinque dei volontari ecologici di
“Radimici” (i venti ragazzi presenti nel gruppo si alterneranno infatti nelle
varie uscite in programma): Dmitrij Safonov, Sergej Makeev, Artëm Žorov, Marija
Škljar, Artëm Kočergin.
Hanno inoltre partecipato gli insegnanti della scuola Al’bina Gorovaja
(vicedirettrice) e Aleksandr Erošenko (educazione fisica).
L’attività è cominciata alle 11.00 e si è conclusa
alle 13.30
Obiettivi:
- porre l’attenzione degli scolari sulle
possibili soluzioni di problemi ambientali complessi;
- aiutare gli
scolari a comprendere la necessità di portare il proprio contributo personale
per la tutela dell’ambiente;
- contribuire alla
formazione di competenze e pratiche su come vivere in sicurezza nei territori
contaminati dai radionuclidi.
Compiti:
1. Creare le condizioni
perché gli scolari acquisiscano le rappresentazioni sulle conseguenze degli effetti
dell’intervento dell’uomo sull’ambiente.
2. Sviluppare negli
scolari il senso di comunione con la natura, di responsabilità personale nei
confronti dell’ambiente, la capacità di lavorare su questi temi in gruppo.
3. Educare a un
approccio responsabile nei confronti dell’ambiente.
4. Dare le
informazioni necessarie sui temi: «La catastrofe alla centrale nucleare di
Cernobyl e le sue conseguenze per la popolazione»; «Vivere in sicurezza nei
territori contaminati dai radionuclidi».
Attrezzatura: mediaproiettore,
schermo, notebook, presentazione PowerPoint, dvd con il film “Le radiazioni
spiegate ai bambini”, adesivi di Radimici e Legambiente, pennarelli, rotoli di carta, dépliant informativi, badge, altri materiali a seconda delle esigenze dei
microgruppi (vedi sotto).
Svolgimento dell’attività
1. Parte introduttiva.
«Sempre meno ambiente,
sempre più ambiente!»
Robert
Roždestvenskij
Questa epigrafe definisce esattamente il tema del nostro incontro. Ragazzi,
come avrete già indovinato, oggi parleremo della difesa dell’ambiente. Come vi
è noto, ciascuno di noi deve tutelare l’ambiente circostante.
«Per chi preserviamo l’ambiente? – Per l’uomo.
Da chi preserviamo l’ambiente? – Dall’uomo».
Queste parole hanno un senso particolare nell’ambito dell’incontro di oggi.
Tuttavia, prima di passare ad affrontare i temi veri e propri, facciamo un
piccolo “riscaldamento”:
Gioco a quiz (su natura e inquinamento)
2. Parte centrale. (Immersione nel problema)
Minilezione. (Presentazione «Ecologia in senso ampio e in senso stretto»)
«Il nostro pianeta si chiama Terra – è l’unico pianeta nel sistema solare
sul quale c’è la vita.
L’atmosfera della Terra ha una grande influenza sull’attività vitale
dell’uomo. Circa 300 milioni di automobili ogni anno buttano nell’atmosfera 400
milioni di tonnellate di ossido di carbonio, più di 100 milioni di tonnellate
di carboidrati, centinaia di migliaia di tonnellate di piombo. I più grandi
produttori di emissioni nocive nell’atmosfera sono: centrali termoelettriche,
industrie metallurgiche, chimiche, petrolchimiche, cartarie ecc. e quella dei
trasporti.
Oggi il livello medio annuo d’inquinamento dell’atmosfera in molte città e
villaggi della Russia supera i limiti consentiti.
L’acqua della maggior parte degli acquedotti e dei bacini idrici non è
conforme ai requisiti di qualità previsti. Aumentano le proporzioni
dell’erosione e della perdita delle terre fertili, della degradazione delle
zone boschive a protezione dei campi, diminuisce il numero e spariscono specie
animali e vegetali, s’impoveriscono i paesaggi.
Una parte significativa del territorio della Russia è pericolosamente
contaminato in conseguenza della catastrofe di Cernobyl e di altri incidenti
nucleari. Cresce o rimane a livelli inammissibilmente alti il tasso di
morbilità della popolazione causato dall’inquinamento ambientale, cala la
capacità di resistenza alle malattie infettive, nelle zone di sviluppo
intensivo delle industrie e delle colture con l’utilizzo di concimi chimici
cresce il numero dei neonati con difetti congeniti.
Il XX secolo ha portato all’umanità non pochi benefici legati al frenetico
sviluppo del progresso tecnico-scientifico, ma allo stesso tempo ha posto la
vita sulla Terra sull’orlo di una catastrofe ambientale.
L’aumento della popolazione, l’intensificazione dell’estrazione e delle
emissioni che inquinano la Terra, stanno portando a cambiamenti radicali nella
natura e hanno conseguenze sull’esistenza stessa dell’uomo. Parte di tali
cambiamenti è estremamente dirompente e talmente diffusa da far sorgere
problemi ambientali a livello globale.
Un problema particolarmente serio sono le conseguenze dello sviluppo
dell’industria atomica. I frequenti incidenti alle centrali nucleari (Cernobyl,
Fukushima, Three Mile Island). Il seppellimento delle scorie nucleari. Gli
armamenti nucleari (e i relativi esperimenti).
Se altri problemi ambientali in qualche modo, se lo si volesse, li si
potrebbe affrontare e risolvere, i problemi delle grandi catastrofi
tecnologiche restano insoluti. Ad esempio, mentre dopo una forte alluvione, a
causa della quale possono morire persone, crollare case, essere distrutte le
infrastrutture, passato un po’ di tempo (1-2-5 anni) l’acqua scorre via, le
persone possono tornare, costruire nuove case, cominciare una nuova vita, nel
caso di una catastrofe nucleare gli abitanti anche per migliaia di anni non
possono ritornare nel loro territorio, rimasto contaminato dai radionuclidi,
poiché gli elementi radioattivi che si sono diffusi in seguiti all’incidente
per lunghissimo tempo mantengono la loro attività e continuano a emettere
radiazioni nocive. Come ad esempio è successo per alcuni centri abitati delle
nostre province di Novozybkov e di Zlynka, da dove gli abitanti sono stati
evacuati e i villaggi sono scomparsi dalla faccia della Terra.
Proiezione del film «Le radiazioni spiegate ai
bambini»
Per far fronte alla pericolosità dei cambiamenti incontrollati
dell’ambiente e di conseguenza alla minaccia all’esistenza sulla Terra di
organismi viventi, tra cui l’uomo, servono misure decise e concrete per la
difesa e la tutela dell’ambiente, una regolamentazione giuridica dell’utilizzo
delle risorse naturali. È indispensabile prendere provvedimenti efficaci per
migliorare la qualità dell’ambiente.
Prima di passare al lavoro dei microgruppi facciamo insieme il gioco
ambientale “Il bracconiere e il pesce” (Allegato)
......
Lavoro dei microgruppi.
I partecipanti si dividono in 4 microgruppi, a ciascuno dei quali viene
dato un compito a seconda dell’età:
1. Risolvere un cruciverba (Allegato №1)
2. Differenziare le immagini con i differenti tipi di rifiuti a seconda del
nome dei container (Allegato №2) e scrivere quali altri tipi di rifiuti
bisogna buttare nei corrispettivi container (matite usate, pennarelli, penne,
pacchetti di carta, strofinacci, pneumatici, aghi ecc.).
3. Suddividere le immagini con i prodotti alimentari in corrispondenza dei
cartellini “Alimenti che possono superare il livello consentito di
radionuclidi” e “Alimenti che non contengono radionuclidi” (Allegato №3)
4. Comporre i due puzzle “Il reattore distrutto della centrale nucleare di
Cernobyl” e “Il sarcofago” e poi descrivere quello che è raffigurato nelle
fotografie.
Alla fine i microgruppi presentano il loro lavoro.
Compito successivo, uguale per tutti i microgruppi
“Che cosa ciascuno può fare per
migliorare la situazione dell’ambiente”
Ciascun microgruppo deve pensare, discutere e poi scrivere oppure disegnare
le azioni e i gesti che ogni persona può fare con le proprie forze. I
microgruppi ricevono rotoli di carta ed evidenziatori.
Presentazione dei lavori. Ciascun gruppo presenta le sue conclusioni.
3. Parte conclusiva.
Si tirano le somme.
- Cosa ne pensate,
può una singola persona venire a capo di problemi tanto seri come quelli di cui
abbiamo parlato prima? (No, devono impegnarsi tutte le persone).
- Sì, la difesa dell’ambiente è un compito di tutta
l’umanità. Ma se ciascuno si mette a riflettere sulle proprie azioni nei
confronti dell’ambiente, allora tutti insieme potremmo rendere migliore il nostro
pianeta.
La coordinatrice ringrazia i bambini.
Vengono distribuiti i dépliant su come vivere in sicurezza in zona
contaminata e gli adesivi con i loghi di “Radimici” e “Legambiente”.
Saluti.
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