Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

30/05/19

LA MOSTRA “LA VITA CONTAMINATA. A 33 ANNI DA CERNOBYL” A SUMIRAGO (VA)


CRONACA DALLA SCUOLA SECONDARIA “ENRICO FERMI” DI SUMIRAGO

Nella nostra scuola, dal 20 al 27/5/2019, si è aperta per tutte le classi la mostra “LA VITA CONTAMINATA”, a 33 anni dell’inquinamento avvenuto nella regione della città di Pripjat, a seguito dell’incendio di un reattore nucleare della centrale di Cernobyl.
ALL’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA, IL 20/5, LINO ZALTRON, PRESIDENTE DEL CIRCOLO LEGAMBIENTE DI CASTRONNO, HA VOLUTO RACCONTARCI DI QUEI VIGILI DEL FUOCO E DEGLI ALTRI TECNICI SCONOSCIUTI CHE SONO MORTI NEI GIORNI IMMEDIATAMENTE SUCCESSIVI AL DISASTRO, PASSATI ALLA STORIA CON IL NOME DI LIQUIDATORI. 

Per questo ci ha mostrato un filmato in cui sono narrate le gesta di quelle persone, per lo più volontari e militari, che con generosità hanno sacrificato la loro vita affinché i danni del disastro non diventassero più gravi e più estesi di quanto già non siano stati in realtà. Il filmato è tratto dalla puntata del 3-4-2010 della trasmissione “Ulisse, il piacere della scoperta”, condotto su RAI3 da Alberto Angela. Si può tuttora vedere il filmato se ci si connette al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=c6md6nmaNao

LA MOSTRA E’ SERVITA INNANZITUTTO A RICORDARCI CHE IL DISASTRO HA CAUSATO E ANCORA CAUSA MOLTE SOFFERENZE E DISAGI.

Il signor Lino ci ha detto che i disagi si prolungano tuttora in particolare per le molte persone che abitavano in un raggio di 30 km intorno alla centrale e che non più potranno rientrare nelle loro case, a causa del rischio di ammalarsi gravemente. Legambiente ha organizzato per molti anni l’ospitalità, presso famiglie Italiane, durante un mese estivo, di bambini che abitavano in quelle zone. Ora sta realizzando, per i bambini attuali, progetti per migliorare la qualità della vita in colonie estive nella stessa Bielorussia e Russia, ma lontano dalle zone contaminate, come ad esempio la costruzione di orti idroponici per avere verdure fresche e prive di contaminanti radioattivi.

 Il 22 maggio abbiamo invitato alla mostra anche i futuri compagni che ora frequentano la classe quinta alla Primaria qui vicino, accompagnati dalle loro Insegnanti. Un gruppetto di ragazzi delle classi terze ha fatto da guida: gli alunni di quinta hanno fatto loro molte domande, mettendoli alla prova. Anche questi bambini sono rimasti impressionati dalla vicenda dei liquidatori e dal loro sacrificio.

Sabato 25 maggio c’è stata la festa del nostro plesso, occasione per la premiazione del concorso per il logo della scuola: sono intervenuti i Genitori dei nostri alunni e alcuni rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Sumirago. Tra i tanti visitatori, abbiamo fotografato il Sindaco, Rag. Mauro Croci, e l’Assessore ai Servizi educativi, Signora Fernanda Pozzi.

Desideriamo infine ringraziare il Circolo LEGAMBIENTE di Castronno, nella persona del Sig. Zaltron e dei suoi collaboratori, per l’opportunità ci hanno offerto organizzando a scuola l’esposizione, ma anche il Circolo Legambiente Il brutto anatroccolo di Stresa, proprietario dei pannelli, che li ha concessi in prestito.

INSTALLAZIONE DELL'ECOGRAFO A RADIMICI

Per il progetto "Check-up Tiroide" (con sostanzioso contributo dell'Otto Per Mille della Chiesa Valdese) è stato consegnato nella sede di Radimici a Novozybkov l'ecografo portatile, con il quale, a partire da giugno 2019, verranno effuettuate ecografie di monitoraggio della tiroide ai bambini ospiti del campo di Novokemp e, a partire da settemre, alla popolazione di Novozybkov e provincia.

A questo link le foto della consegna e dell'installazione.

CORSO D'INGLESE PER I VOLONTARI DI RADIMICI - MARZO-MAGGIO 2019

Nell'ambito del progetto "Campi internazionali Legambiente 2019" (con contributo OPM Valdese), tra marzo e maggio 2019 si sono tenuti due corsi d'inglese per i volontari dell'organizzazione Radimici (sia per quelli che andranno in estate nei campi di volontariato in Italia sia per altri interessati). Il primo corso è stato tenuto dall'insegnante universitaria Irina Deshkova presso la sede dell'associazione a Novozybkov, mentre il secondo presso lo studentato di Suraz, tenuto da Anastasija Podvojskaja. Vi hanno partecipato in tutto una ventina di giovani volontari di Radimici e Novokemp.

Il corso - una ventina di incontri da due ore - aveva l'obiettivo di dare una base dell'inglese, lingua di comunicazione utilizzata nei campi internazionali di Legambiente in Italia ai quali alcuni di loro parteciperanno.


27/05/19

INCONTRO DI FORMAZIONE PER NOVOKEMP - BAVENO, 26.05.2019

Ieri si è tenuto, nella nuova sede di Legambiente Il brutto anatroccolo presso la Stazione di Baveno, il tradizionale incontro di formazione per gli studenti che andranno a fare un campo di volontariato a Novokemp in estate.

Dopo un'introduzione di Paola Boni (neopresidente del circolo) e Carla Bellezza sulla storia e le attività del Brutto anatroccolo, le dieci ragazze presenti hanno svolto un'attività teorica e pratica di introduzione all'animazione ecologica con l'educatore professionale Thomas Piscia (che come sempre ringraziamo per la disponibilità!).

Nel pomeriggio la giornata è proseguita con un momento organizzativo, durante il quale si sono affrontate le questioni del viaggio e del soggiorno in Russia, per poi concludersi con un excursus sulla catastrofe di Cernobyl, le sue conseguenze, la zona di Cernobyl e sui nostri partner e progetti in Russia. E' importante infatti che gli studenti abbiano almeno un'infarinatura del contesto in cui andranno a fare la loro esperienza di volontariato.


 

23/05/19

CONSEGNA ECOGRAFO PER IL PROGETTO "CHECK-UP TIROIDE" 2019

Con qualche mese di ritardo a causa di questioni burocratiche in Russia, il 21 maggio è stato finalmente consegnato alla sede di Radimici, a Novozybkov, l'apparato ecografico portatile (del valore di 26.000 €) acquistato da Legambiente Il brutto anatroccolo (con il contributo fondamentale dell'OttoPerMille della Chiesa valdese) per il progetto "Check-up tiroide". Nei prossimi giorni la ditta venditrice di Mosca invierà a Novozybkov un tecnico che, da contratto, seguirà la fase di montaggio e collaudo dell'ecografo e di formazione dei medici locali. Dopodiché, espletate le ultime formalità burocratiche per ottenere la licenza d'uso, si potrà iniziare il programma di screening ecografico della tiroide ai bambini residenti nelle zone contaminate da Cernobyl della Russia.
 

17/05/19

"SARCOFAGO NUCLEARE NEL PACIFICO POTREBBE DIFFONDERE RADIOATTIVITÀ": I TIMORI DELL'ONU


"Sarcofago nucleare nel Pacifico potrebbe diffondere radioattività": i timori dell'Onu
E' stato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres a esprimere preoccupazioni per la cupola di cemento armato costruita decenni fa che potrebbe contenere scorie nucleari e da cui potrebbe quindi filtrare materiale radioattivo nel Pacifico

Risultati immagini per sarcofago atollo enewetak
Le notizie che arrivano dalle isole Marshall, nel Pacifico, non sono tranquillizzanti: ma non c'è alcuna emergenza. E' stato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres a esprimere preoccupazioni per la cupola di cemento armato costruita decenni fa che potrebbe contenere scorie nucleari e da cui potrebbe quindi filtrare materiale radioattivo nel Pacifico.

La struttura si trova sull'atollo Enewetak, nelle isole Marshall. Si tratta di una "specie di sarcofago", ha detto Guterres, e si tratta di un'eredità dei test nucleari nel Pacifico, durante la guerra fredda.

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Data: 16.05.2019
Fonte: www.today.it



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LA MORTE DELL’ENERGIA NUCLEARE? È PIÙ VICINA (E PROBABILE) DI QUANTO CREDIAMO

Nonostante le apparenze il nucleare NON è il futuro. Finanziariamente non si tiene. È, oggettivamente, pericoloso. E soggetto ad attacchi terroristici. Gli scenari per il mondo venturo lo danno in declino

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Nel 2052 solo due paesi, Francia e Cina, staranno ancora producendo elettricità dall’energia nucleare – ed entrambi avranno comunque deciso di abbandonare del tutto il nucleare entro il 2065. Sospetto che oggi in pochi si dichiarerebbero d’accordo con questa affermazione. Nonostante il disastro di Fukushima nella primavera del 2011, nell’autunno successivo l’umore prevalente nella maggior parte dei paesi era rimasto ampiamente a favore di un qualche tipo di rinascita del nucleare. In ogni modo, anche prima di Fukushima, questa rinascita non è stata esattamente ciò che sarebbe dovuto essere. Come sottolinea l’esperto di energia Amory Lovins, “ci sono oggi 61 centrali nucleari ‘ufficialmente’ in costruzione. Tuttavia, di queste 61 unità, 12 sono ‘in costruzione’ da oltre 20 anni; per 43 non c’è nessuna data di avvio dei lavori ufficiale; la metà sono in ritardo, 45 si trovano in quattro sistemi energetici progettati centralmente e poco trasparenti, e per nessuna si può parlare di autentica transazione di libero mercato”. Il fatto che di tale rinascita si sia parlato molte volte dopo il disastro di Chernobyl del 1986, ma che non si sia mai concretizzata, è del tutto irrilevante.

Le speranze nucleari non svaniscono mai del tutto, e il timore di un’accelerazione del cambiamento climatico ha contribuito alla diffusione di queste speranze – persino tra alcuni degli ambientalisti più in vista negli Stati Uniti e in Europa, che un tempo sarebbero inorriditi davanti alla possibilità che un futuro a basso contenuto di carbonio potesse essere costruito sull’energia nucleare. Gran parte del fronte pro-nucleare del XXI secolo adotta un tono da “male necessario”: non c’è nessun entusiasmo per la tecnologia in sé, tanto meno per l’industria nucleare. Per l’ambientalista britannico George Monbiot non c’è alcuna contraddizione tra “l’innamorarsi del nucleare” e il descrivere quelli che lavorano per l’industria nucleare come “un branco di canaglie disoneste”. 


Data: 17.05.2019
Fonte: www.linkiesta.it