Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

31/01/11

L’UCRAINA NON RIESCE AD ASSICURARE LA CENTRALE NUCLEARE DI CERNOBYL


Per il governo dell’Ucraina sono sorti problemi con l’assicurazione della Centrale nucleare di Cernobyl. Le compagnie assicurative ucraine non sono in grado di assumersi tutti gli impegni e sono costrette a contrarre una riassicurazione all’estero, dove però i partner stranieri sono spaventati dalla sola parola “Cernobyl”.

Secondo l’agenzia d’informazione lenta.ru l’assicurazione della centrale nucleare di Cernobyl viene a costare allo stato 1,5 milioni di grivne (180.000 dollari) all’anno. L’assicuratore ucraino per il rischio di “danno nucleare” è la compagnia “Aska”. Il contratto dovrebbe essere stipulato in aprile, tuttavia non si sa ancora dove la compagnia ricontrarrà l’assicurazione del rischio.

Data: 25.01.2011
Fonte: www.fontanka.ru
Traduzione: S.F.

27/01/11

NIET PROBLEMA!


Luigi Ottani, Pierluigi Senatore, Beppe Grillo

Niet problema!
Chernobyl 1986-2006

Edizioni Artestampa

2006

221 pagine


Dalla presentazione della casa editrice:

“Chernobyl è una parola che vorremmo cancellare dalla nostra memoria, ma questo sogno ci è precluso.” Kofi Annan, ex segretario generale ONU. 
Cosa resta, a vent’anni di distanza, del più grave disastro nucleare mai registrato? La notte del 26 aprile 1986, all’una e ventitré minuti, aveva inizio quella tragedia che si sarebbe protratta per anni, abbattendosi fino al presente sulle popolazioni inermi e sconvolgendo l’Europa del benessere. Lo scoppio del reattore nell’Ucraina dell’Ex Unione Sovietica ha aperto uno squarcio su un mondo abbandonato e dimenticato prima e dopo la strage. L’obiettivo di Ottani bussa alle porte di case e botteghe, si perde sulle interminabili strade innevate e negli occhi lucidi di freddo di chi è rimasto a sperare. 
Il volume, con oltre 200 immagini a colori e in bianco e nero, contiene testimonianze di Andriy Shevchenko e Paolo Belli. 
L’opera, frutto di un progetto editoriale svolto con il supporto e la supervisione di Legambiente Solidarietà, è valsa al fotografo Luigi Ottani il premio Marco Bastianelli 2007 per il miglior libro fotografico.

«IL FESTIVAL DELLA VITA» - «ФЕСТИВАЛЬ ЖИЗНИ»

Il 25-26 aprile 2011 avrà luogo a Ivankov (regione di Kiev, Ucraina) il «Festival della vita». L'evento è organizzato dal Centro analitico «Ecologia e salute» («Экология и здоровье»), diretto dal professore bielorusso Jurij Bandazhevskij. Il Festival - un Forum alternativo su Cernobyl - è un'occasione d'incontro fra scienziati, specialisti e volontari di associazioni provenienti da vari paesi europei.

Link al programma del «Festival della Vita» sul sito di Mondo in Cammino
Link al sito di «Ecologia e salute» (in russo, francese e inglese)

25/01/11

CERNOBYL È GIUNTA ALLE CAVALLETTE


A più di vent’anni dalla catastrofe alla centrale nucleare di Cernobyl e dall’evacuazione della zona d’interdizione, gli insetti continuano a soffrire a causa delle radiazioni. Le affermazioni sul ripristino dell’ecosistema sono state premature, come confermano gli studiosi francesi e americani.


L’incidente di Cernobyl dell’aprile del 1986 ha cambiato in modo radicale la vita di centinaia di migliaia di persone e ha alterato, fino a renderla irriconoscibile, l’aspetto della città di Pripjat’ e del suo piuttosto esteso circondario. Secondo i dati dell’ OMS, a causa delle radiazioni di Cernobyl sono già morte quasi 10 mila persone. Tremila chilometri quadrati della zona d’interdizione a tutt’oggi in pratica sono disabitati, mentre le precipitazioni radioattive di pioggia e di polvere sono ricadute su Bielorussia, Ucraina, regioni occidentali della Russia ed Europa orientale.

È stata colpita anche la natura viva nei dintorni della centrale di Cernobyl. Già alcuni mesi dopo lo scoppio, nel raggio di alcuni chilometri intorno al quarto reattore non era rimasto nemmeno un albero vivo. Presto cominciarono a spuntare notizie su una gran quantità di malformazioni congenite nei bambini nati dopo l’incidente, sulla comparsa di strani animali e insolite piante nella zona colpita dalla contaminazione radioattiva. E i funghi e i frutti di bosco raccolti nelle regioni di Brjansk o di Smolensk cominciarono a essere temuti come il fuoco nei mercati di tutta la Russia centrale.

E tuttavia, nel resoconto dell’AIEA pubblicato 6 anni dopo l’incidente, nel 1992, si affermava che

la contaminazione radioattiva non influisce in modo troppo evidente sulla dovizia di animali selvatici nella zona d’interdizione.

Simbolo della “rinascita” della zona sono diventate le fotografie degli alberi cresciuti direttamente sul tetto del sarcofago di cemento sopra il reattore distrutto.

Nel 1995, alla conferenza speciale dedicata alle conseguenze dell’incidente, gli studiosi hanno raccontato della comparsa nelle terre abbandonate dall’uomo di animali mai visti prima in quelle zone: tassi, castori, specie rare di uccelli e di insetti. In seguito l’Ucraina ha fatto della zona d’interdizione una riserva, e oggi vi si possono vedere non soltanto tassi e alci, ma pure lupi, volpi, aquile e perfino bisonti.

Non tutti i biologi, però, sono tanti benevoli.

I critici da lungo tempo denunciano l’assenza di un metodo sistematico nella stima della biodiversità e della dovizia di esseri viventi nella zona d’interdizione in conformità con le norme accettate da biologi ed ecologi.

Alla fine due di questi critici – gli studiosi Andreas Moeller dell’Università sud di Parigi e Timothy Mousseau dell’Università della California del Sud – hanno deciso di verificare sul campo la situazione e sono già tre anni che in estate trascorrono alcune settimane nella zona d’interdizione a contare e catalogare alberi, uccelli, animali, insetti e altri esseri viventi. E tutti questi dati vengono da loro periodicamente pubblicati.

Un anno e mezzo fa Moeller e Mousseau presentarono i primi risultati del loro lavoro riguardanti la dovizia di uccelli nella regione e le anomalie del loro sviluppo e del loro comportamento. Gli studiosi, in particolare, hanno dimostrato che vari tipi di malformazioni si riscontrano nelle rondini cresciute nelle zone altamente contaminate, mentre in quanto a specie di uccelli, il contingente nella zona d’interdizione è fortemente alterato rispetto alla norma. Le dinamiche che gli studiosi hanno osservato intorno a Cernobyl hanno anche permesso di supporre che gli uccelli di colore grigio si difendano molto meglio dalle radiazioni rispetto ai rappresentanti colorati del mondo dei pennuti a causa del fatto che ai primi rimangono più risorse nella lotta contro i danni alle proteine e al DNA.

La pubblicazione del 2007 ha suscitato non poche dispute. Gli oppositori della fazione dei “benevoli” hanno contestato a Moeller e Mousseau di aver gettato nel mucchio i dati di diversi tipi di uccelli delle più diverse zone con i più diversi livelli di contaminazione, suddividendoli soltanto in due gruppi: “fortemente radioattivi” e “debolmente radioattivi”. Gli oppositori non sono rimasti stupiti neanche dal fatto che si sia modificato il contingente per specie di uccelli: infatti con l’abbandono della zona d’interdizione da parte degli uomini le condizioni in essa sono cambiate in modo cardinale – nei campi si è smesso di arare e seminare, nei centri abitati abbandonati non c’è più niente di cui campare, e le case, che potevano dare asilo a quelle stesse rondini, hanno cominciato pian piano ad andare in rovina.

In un articolo pubblicato su Biology Letters, Moeller e Mousseau hanno cercato di sottoporre ad analisi tutte queste critiche. L’articolo è dedicato agli insetti e ai ragni, ma le conclusioni fondamentalmente non si differenziano da quelle sugli uccelli.

Anche più di 20 anni dopo l’incidente le radiazioni di Cernobyl arrecano danni alla natura vivente della zona d’interdizione.

Perché si tratta proprio delle radiazioni: nei luoghi dove il fondo radioattivo è più elevato ci sono meno invertebrati.

Tra il 2006 e il 2008 Andreas Moeller ha effettuato più di mille misurazioni della dovizia di insetti e ragni in alcune zone nelle vicinanze della centrale di Cernobyl e in altre regioni dell’Ucraina. Ha inoltre effettuato alcune decine di cosiddette transezioni, o “tagli”, durante cui vengono registrati tutti gli esseri viventi incontrati, uditi e visti lungo il percorso prescelto dal biologo. Al contempo, ovviamente, viene registrato anche il fondo radioattivo. I ragni lo studioso li ha contati dalla quantità di ragnatele incontrate.

Nel corso dell’elaborazione statistica si sono evidenziate, secondo gli autori, delle dinamiche ben distinte: tanto più è elevato il livello delle radiazioni, tanto meno ci sono invertebrati. E questa deduzione riguarda sia gli insetti erbivori – calabroni, farfalle e cavallette, sia quelli predatori – ragni e libellule. Il rapporto di reciprocità tra la dovizia biologica e il fondo radioattivo si studia nell’intervallo tra l’ultimo di un centinaio di microgray/h e le frazioni centesimali di microroentgen/h.

Vale a dire che anche solo alcuni mcR/h in eccedenza possono essere sufficienti per influire notevolmente a livello statistico sul numero degli insetti e dei ragni nel circondario.

(1 μGy/h per quanto concerne l’irradiamento γ molto sommariamente corrisponde a 100 mcR/h, tuttavia i roentgen non vengono impiegati per la misurazione delle radiazioni α e β, le quali sono anch’esse causa di forti effetti biologici).

Certo, l’effetto non è poi così forte – l’alterazione del livello radioattivo spiega all’incirca il 6% della variazione totale della dovizia degli invertebrati nel corso di misurazioni casuali e il 22% della variazione rilevata nel corso dei “tagli”. Tali risultati non si contraddicono l’un l’altro in quanto i “tagli” erano assai di meno e di breve durata, circa 10 minuti l’uno. Per questo molti altri fattori – il periodo del giorno, il tipo di terreno, la velocità del vento e così via – durante le misurazioni non fanno in tempo a modificarsi significativamente. La variazione più completa nel campionamento è di circa 10 volte.

Oltre tutto, come hanno raccontato gli autori, nelle zone maggiormente contaminate s’incontrano molto più spesso insetti-mostri – di colore insolito, con arti mancanti alle zampe o con ali di diversa lunghezza. Del resto questo lo si può spiegare con la minor quantità di predatori, i quali, da qualche parte lontano da Cernobyl, in breve tempo potrebbero tranquillamente ripulire la popolazione dalle cavallette zoppe e dai biancospini storti.
Vladimir Gramm

Data: 18.03.2009
Fonte: www.gazeta.ru
Traduzione: S.F.

Link al pdf dell'articolo: Cernobyl è giunta alle cavallette

24/01/11

CHERNOBYL. DI COSA SONO FATTE LE NUVOLE


Paolo Parisi

Chernobyl
Di cosa sono fatte le nuvole
BeccoGiallo Editore

2006

128 pagine








Libro a fumetti dedicato alla catastrofe di Cernobyl e alle sue conseguenze.


Link all'intervista con l'autore: Chernobyl, la forza narrativa di Paolo Parisi pubblicata su www.komix.it

I CERNOBYLJANI ESIGONO IL MANTENIMENTO DELLE PROMESSE CIRCA LA CONCESSIONE DELLE ABITAZIONI E DELL’ASSISTENZA MEDICA


L’organizzazione nazionale degli invalidi “Sojuz Cernobyl Ucraina” esige la messa in atto del decreto del presidente dell’Ucraina sulle “Iniziative correlate al 25° anniversario della catastrofe di Cernobyl” dell’11 ottobre 2010. […]

Secondo Jurij Andreev, presidente dell’organizzazione, le richieste riguardano in particolare il «miglioramento dell’assistenza medica e del risanamento per i cittadini colpiti dalle conseguenze della catastrofe di Cernobyl e l’acquisto dei medicinali a loro necessari».

L’organizzazione insiste anche sull’applicazione delle disposizioni riguardanti la costruzione e l’acquisizione di abitazioni per la corrispondente categoria di cittadini vittime di Cernobyl e bisognosi di un miglioramento delle condizioni abitative. In primo luogo si tratta di famiglie con bambini che sono diventati invalidi in conseguenza degli effetti di Cernobyl e che hanno bisogno di un’assistenza particolare, e anche degli invalidi del 1° gruppo, la cui invalidità è legata alla catastrofe alla centrale nucleare.

In pratica, si tratta delle richieste di trasferimento delle famiglie, in particolare di quelle con bambini, che risiedono nella “zona di trasferimento obbligatorio”, e di assicurare il risanamento ambientale dei territori contaminati.

I partecipanti alla riunione hanno comunicato le loro intenzioni di svolgere nel corso dei prossimi mesi delle azioni di protesta a Kiev, durante le quali verrà manifestato il loro disaccordo per il fatto che le disposizioni del decreto presidenziale sono state finora ignorate.

Data: 17.01.2011
Fonte: www.ukrinform.ua
Traduzione: S.F.

21/01/11

LA “RIATTIVAZIONE” DI CERNOBYL

Le autorità ucraine alla fine hanno deciso di aprire la zona d’interdizione di Cernobyl. Dall’inizio del 2011 chiunque lo desideri potrà effettuare un viaggio turistico nei luoghi della più famosa catastrofe tecnologica del XX secolo.

Le autorità dell’Ucraina assicurano che degli esperti hanno effettuato tutte le verifiche e le misurazioni necessarie nel territorio della zona e che inoltre è stata elaborata una serie di itinerari turistici, comprensivi delle principali attrazioni, che passeranno lontano dai territori contaminati pericolosi.

«C’è una grandissima richiesta, la gente vuole andarci, è interessata a sentire, vedere, conoscere, perciò abbiamo preso la decisione di elaborare un meccanismo che permetta di organizzare una visita sistematica della zona», ha dichiarato il direttore di “Cernobyl Interinform” Oksana Nor.

Tuttavia in Ucraina non tutti sono d’accordo con questa posizione. Secondo altolocati collaboratori del Ministero delle Emergenze dell’Ucraina la visita della zona di Cernobyl può essere pericolosa per la vita.

Data: 22.12.2010
Fonte: www.babr.ru
Traduzione: S.F.

IL PROGETTO «RADIMIČI»


Il capo della regione di Brjansk si è incontrato con i dirigenti dell’organizzazione regionale “Radimiči – per i bambini di Cernobyl” di Novozybkov. La principale questione discussa è stato il nuovo grosso progetto dell’organizzazione, che opera con successo nella zona di Cernobyl da oltre 23 anni.

Il progetto prevede la creazione del Centro regionale di supporto al volontariato “Radimici”, il quale porterà avanti programmi già in corso tra cui: aiuto ai bambini vittime di paralisi cerebrale infantile, il campo di risanamento “Novokemp”, i club informatici per la socializzazione degli adolescenti problematici, lo scambio interculturale. Inoltre sono previste la creazione di una scuola regionale per l’attivazione di organizzazioni no-profit e la diffusione della metodologia di lavoro con i volontari (già efficacemente sviluppata) in molte regioni della Russia. «Il progetto permetterà di attrarre nella regione di Brjansk nuove risorse intellettuali e materiali da altre regioni della Russia e dall’estero», – ha detto Pavel Vdovičenko, uno dei fondatori dell’organizzazione. Il governatore Nikolaj Denin ha promesso a “Radimiči” totale collaborazione.

Data: 13.01.2011
Fonte: www.mayak.nvzb.ru
Traduzione: S.F.

20/01/11

IL PRESIDENTE HA PROIBITO AGLI STRANIERI DI COMPRARE TERRE NELLA REGIONE DI BRJANSK


Una parte significativa della regione di Brjansk è finita nell’elenco dei territori nei quali i cittadini stranieri non possono avere in proprietà terreni.

Il decreto «Conferma dell’elenco dei territori vicini ai confini nei quali i cittadini stranieri, le persone senza cittadinanza e le persone giuridiche straniere non possono detenere il diritto di proprietà dei terreni» è stato firmato il 9 gennaio 2011 da Dmitrij Medvedev.

Nell’elenco dei territori per i quali è stato introdotto il divieto d’acquisto della terra da parte degli stranieri rientrano le province di Gordeevka, Zlynka, Kletnja, Klimovo, Krasnaja Gora, Novozybkov, Pogar, Sevsk, Starodub, Suzemka, Suraž, Trubčevsk (tutte nella regione di Brjansk) e la città di Novozybkov.

Data: 10.01.2011
Fonte: www.briansk.ru
Traduzione: S.F.

IL SALARIO MINIMO


In estate verrà aumentato il salario minimo di retribuzione del lavoro.
Dal 1° giugno 2011 il salario minimo di retribuzione del lavoro verrà aumentato del 6,5%. Su questo aumento si sono accordati i sindacato e lo Stato. Va rilevato che il parlamento ha già approvato il bilancio federale 2011-2013, nel quale non sono presenti le risorse per l’aumento del salario minimo di retribuzione del lavoro. Attualmente il salario minimo di retribuzione del lavoro è fissato a 4.330 rubli (108 €) e sono già due anni che non subisce variazioni.

Data: 05.01.2011
Fonte: www.bregion.ru
Traduzione: S.F.

19/01/11

LA PEDIATRIA VIENE DI NUOVO RISTRUTTURATA

All’Ospedale provinciale centrale di Novozybkov sono arrivate delle risorse da uno sponsor straniero per la ristrutturazione del policlinico pediatrico.

10.000 € per la ristrutturazione del policlinico per i piccoli abitanti di Novozybkov e altri 2.000 € per l’acquisto di computer per la registrazione – sono l’ultima somma versata dai mecenati francesi per il policlinico pediatrico di Novozybkov.

Grazie a questo ci sarà la possibilità di portare a termine i lavori di ristrutturazione al secondo piano che erano stati interrotti per mancanza di finanziamenti. I nuovi computer permetteranno di accelerare notevolmente la procedura di registrazione dei piccoli pazienti presso i medici. Attualmente gli addetti alla registrazione lavorano con una tecnologia molto vecchia e superata.

L’associazione francese “Bambini di Cernobyl” ha adottato il policlinico pediatrico nel 2007. Da allora i mecenati stranieri hanno portato aiuti per una somma complessiva di 75.000 €, che ha consentito di ristrutturare una serie di gabinetti, di attrezzare il reparto registrazione e d’iniziare la riparazione del corridoio del primo piano.

La struttura ha cominciato a trasformarsi, tuttavia di punti problematici ce ne sono ancora. C’è bisogno di rifare il tetto e di ristrutturare radicalmente il piano terra dell’edificio. Per il compimento dei lavori di ristrutturazione sono necessari altri 4 milioni di rubli (100.000 €). Gli aiuti dall’estero sono un grosso sostegno, ma non bisognerebbe fare affidamento solo su quelli. Sia i medici che i pazienti da tempo sono ormai stufi di questa ristrutturazione necessaria ma di continuo posposta.

Data: 12.01.2011
Fonte: www.novozybkov.su
Traduzione: S.F.

BUSINESS NEI VILLAGGI

Avviare un’attività in proprio in un villaggio è complicato. E le difficoltà sorgono in diversi campi: la mancanza di un capitale iniziale, la difficoltà a ottenere un credito, la burocrazia cartacea e, non di rado, l’incompetenza giuridica e la scarsità d’informazione riguardo all’attività imprenditoriale.

Come in molte province, anche in quella di Novozybkov il piccolo business si sviluppa piuttosto lentamente. In esso è occupata soltanto una piccola percentuale della popolazione economicamente attiva della provincia. Dei poco più di 12.000 residenti nei villaggi della provincia di Novozybkov la maggior parte sono bambini e pensionati. Nelle piccole imprese di villaggio lavorano circa 700 abitanti. Le sfere d’attività di queste piccole e medie imprese sono l’agricoltura,la vendita al dettaglio, la ristorazione pubblica, i servizi per le abitazioni. Gli imprenditori individuali della provincia, che sono circa 140 secondo i dati del 2010, nella stragrande maggioranza lavorano nella sfera del commercio a Novozybkov.

In realtà i villaggi della provincia avrebbero il potenziale per lo sviluppo della piccola impresa; quello di cui avrebbero maggiormente bisogno sono l’aiuto e il sostegno agli imprenditori di villaggio che iniziano. Alcuni tentativi di sostegno al business rurale vengono intrapresi dalle autorità. Nella provincia è in vigore il programma mirato «Sviluppo e sostegno della piccola e media impresa». Per la verità pare che la sua efficacia non sia molto alta. Nondimeno le autorità provinciali hanno ritenuto necessario prolungarlo fino al 2012. […] Per l’attuazione del programma è prevista la spesa di 570.000 rubli (14.200 €). Per il momento si può dire che il principale business in provincia sia quello di fare bambini. Ogni nuovo abitante della terra di Novozybkov porta un’entrata stabile sotto forma di sussidi e capitale di maternità.

Data: 12.01.2011
Fonte: www.novozybkov.su
Traduzione: S.F.

18/01/11

RADIOATTIVITÀ

Dal sito ufficiale dell’Amministrazione della regione di Brjansk

Nel territorio della regione non si trovano impianti pericolosi per la radioattività, tuttavia nelle immediate vicinanze è ubicata la Centrale nucleare di Smolensk; nel caso di incidente di grossa portata a quest’ultima una parte della provincia di Rognedino della regione di Brjansk potrebbe venire a trovarsi in zona ad elevata contaminazione radioattiva.

Il territorio della regione di Brjansk è stato colpito dalla contaminazione radioattiva in conseguenza della catastrofe alla Centrale nucleare di Cernobyl del 1986. La superficie contaminata è di 11.818 km(33,8%). Con l’ordinanza del Governo della Federazione russa n. 1582 del 18.12.1997 sono state stabilite le seguenti zone di contaminazione radioattiva, nonché le province e i centri abitati appartenenti a esse:

1) zona d’interdizione (densità di contaminazione maggiore ai 40 Cu/km2, superficie di 310 km2). Provincia di Krasnaja Gora;

2) zona di trasferimento (densità di contaminazione dai 15 ai 40 Cu/km2, superficie di 2.130 km2). Province di Gordeevka, Zlynka, Klincy, Krasnaja Gora, Novozybkov;

3) zona di residenza con diritto di trasferimento (densità di contaminazione dai 5 ai 15 Cu/km2, superficie di 2.628 km2). Province di Gordeevka, Klincy, Krasnaja Gora, Novozybkov;

4) zona di residenza con status economico-sociale agevolato (densità di contaminazione da 1 a 5 Cu/km2, superficie di 6.450 km2). Questa zona comprende tutte le province della regione a eccezione di quelle di Brjansk, Žukovka, Žirjatino, Dubrovka, Kletnja, Počep.

Nella zona soggetta a contaminazione radioattiva vivono più di 470.000 persone, di cui più di 100.00 (in 245 centri abitati) sono sottoposte a un’irradiazione annua con dosi superiori a 1 mZv, mentre più di 1.750 persone (in 6 centri abitati) superiori a 5 mZv.

La superficie di suolo con densità di contaminazione superiore a 1 Cu/km2 è di 464.800 ettari (27,7%) nella regione di Brjansk nel suo complesso. Nelle 7 provincie sud-occidentali maggiormente colpite in seguito all’incidente la contaminazione copre il 79,9% del suolo. Il processo di purificazione dai radionuclidi avviene molto lentamente. Allo stato del 1° gennaio 2006 nella zona con contaminazione radioattiva da Cesio-137 superiore a 1 Cu/km2 si trovavano 704 centri abitati della regione di Brjansk.

Hanno una notevole estensione i terreni con livello di contaminazione da Cesio-137 superiore a 5 Cu/km2, per lo più nelle province sud-occidentali. Su questi terreni è praticamente impossibile ottenere una produzione agricola normativamente non contaminata senza provvedimenti di riabilitazione.

Fonte: www.bryanskobl.ru
Traduzione: S.F.

17/01/11

GUASTO


Christa Wolf

Guasto
Notizie di un giorno

Edizioni e/o

1987

126 pagine







Dalla quarta di copertina:

Christa Wolf ha pubblicato "Guasto" contemporaneamente nelle due Germanie, a un anno dall'incidente di Cernobyl. Il titolo originale, "Störfall" indica un fattore di disturbo, un'avaria. E avariato, irrevocabilmente compromesso sembra l'orizzonte dell'esistenza dopo Cernobyl. La crepa imprevista nel dominio della scienza inghiotte ormai l'idea stessa di futuro, travolgendo con sé qualsiasi punto di riferimento. Maggio 1986, prime ore del mattino in una casa di campagna del Meclemburgo. Il cielo è radioso, i ciliegi in fiore, le galline starnazzano come sempre sull'aia. Un paesaggio idillico ormai incrinato nella coscienza di chi guarda: la nube radioattiva ha raggiunto la Germania, le notizie si accavallano confuse e frenetiche, lasciando il soggetto atterrito e disperso. 
Da questa situazione si dipanano le riflessioni della Wolf lungo l'arco di un'intera giornata. Ne nasce una cronaca minuta in cui l'evento pubblico collettivo - il disastro nucleare - si salda con la dimensione privata, determinando un continuo rimando tra biografia e storia.

14/01/11

VOLOGDA COMMEMORA LA MEMORIA DELLE VITTIME DELLA CENTRALE NUCLEARE DI CERNOBYL

Iniziative dedicate al 25° anniversario della catastrofe di Cernobyl si svolgeranno a Vologda nella primavera del 2011. La loro preparazione comincerà già a gennaio 2011. È stato creato un gruppo di lavoro formato da rappresentanti delle autorità cittadine e dell’associazione “Sojuz Cernobyl”, oltre che da medici.

Entro il 26 aprile tutti gli abitanti di Vologda colpiti dalle radiazioni verranno sottoposti a una visita di controllo. In marzo-aprile si svolgeranno dei “subbotniki” (sabati di lavoro volontario) per rimettere in ordine e ripulire i luoghi della memoria e di sepoltura dei cittadini di Vologda deceduti in seguito ai lavori di liquidazione alla centrale di Cernobyl.

Nelle scuole della città si svolgeranno lezioni sul coraggio e delle sfilate a tema “Cernobyl: 25 anni dopo”. Gli scolari prenderanno parte a un concorso di lavori di ricerca, mentre nelle biblioteche cittadine verranno presentate mostre di libri dedicate a quella data nefasta. Ai liquidatori e alle vedove di quelli defunti verrà consegnata l’onoreficenza “In memoria della catastrofe alla centrale nucleare di Cernobyl 1986-2011”.

Il 26 aprile si terrà una funzione in una delle chiese della città, oltre a un meeting celebrativo davanti al monumento ai liquidatori dell’incidente di Cernobyl.

Data: 20.12.2010
Fonte: www.vologda-portal.ru
Traduzione: S.F.

13/01/11

PER ANNI IL TERRENO RADIOATTIVO È STATO GETTATO NEI BOSCHI

Un lavoratore bielorusso che ha raccontato la verità su come venissero “seppellite” le scorie radioattive è stato estromesso dal collettivo. […]


L’operaio Valerij Vasilevskij, nonostante le pressioni da parte della dirigenza dell’impresa “Radon”, si è rifiutato di modificare le sue testimonianze in cui ha descritto come l’impresa si occupava di seppellimento di scorie radioattive in alcune province. […]

«A tutte le domande che mi sono state fatte riguardanti il mio lavoro alla “Radon” ho risposto. L’impresa si occupava di seppellimento di scorie radioattive in alcune province e agli agenti di polizia interessava sapere dove e quanta terra e altri beni radioattivi venissero trasportati. Allora io ho raccontato loro che una parte del terreno radioattivo e di altri beni radioattivi veniva seppellita in speciali “cimiteri”, mentre un’altra parte gli operai la gettavano nei boschi delle province di Slavgorod e di Čerikov, in prossimità dei luoghi dove si svolgevano i lavori di rimozione del terreno radioattivo» – racconta Valerij Vasilevskij.

Dopodiché la polizia di Slavgorod ha convocato alcune volte Valerij per degli interrogatori. […]

È noto che soltanto nel 2002 durante i lavori di bonifica del territorio della scuola del villaggio di Giženo in provincia di Slavgorod rimasero contaminati da radiazione centinaia di ettari di terreno delle province di Slavgorod e di Čerikov. Dal territorio della scuola veniva rimosso il terreno contaminato il quale, invece di essere destinato al punto di seppellimento delle scorie radioattive che si trovava nel villaggio di Pčel’nja, veniva scaricato nei boschi.

Le cause erano di natura economica, il trasporto era molto costoso e complicato. Il punto di seppellimento delle scorie radioattive si trovava a 45 km dal villaggio di Giženka, per questo il terreno radioattivo veniva scaricato nei vicini villaggi di Chodorovo, Usochi, Aleksandrovka e nella cava di sabbia del villaggio di Sokolovka in provincia di Čerikov. Presso il villaggio di Chodorovo la terra radioattiva veniva sparsa lungo la strada del bosco.

Nella cava di sabbia di Sokolovka il terreno radioattivo veniva gettato nei luoghi di estrazione della sabbia. La popolazione non fu avvertita, per questo parte della terra radioattiva venne poi presa e utilizzata per la costruzione di strade e di case private dagli abitanti dei vicini villaggi. […]

Data: 04.12.2010
Fonte: www.charter97.org 
Traduzione: S.F. 

I CASI DI RABBIA TRA GLI ANIMALI NELLA REGIONE DI BRJANSK SONO AUMENTATI

I casi di rabbia tra gli animali selvatici e domestici nella regione di Brjansk nel 2010 sono aumentati di tre volte e mezzo rispetto all’anno precedente. […]


Gli specialisti di Brjansk hanno riscontrato 255 casi di rabbia confermati in laboratorio tra gli animali, numero record per gli ultimi 5 anni.

La situazione epidemiologicamente più allarmante si è verificata in 5 province della regione di Brjansk: Počep: Karačev, Klimovo, Novozybkov e Pogarsk, nelle quali i veterinari hanno registrato la metà di tutti i casi di rabbia tra gli animali, la maggior parte tra quelli selvatici. Uno scoiattolo rabbioso ha morsicato due cacciatori a Kletnja, e nella parte sud-ovest della regione una lupa malata ha morsicato nel corso di alcune settimane 19 abitanti locali.

Nella classifica degli animali rabbiosi più pericolosi nella regione di Brjansk al primo posto – come in precedenza – abbiamo le volpi e i procioni (a loro sono dovuti i tre quarti dei casi accertati). Un caso di rabbia su dieci è causato dai gatti, uno su venti dai cani e dalle mucche. La maggior parte dei casi si verifica nei villaggi, dove le case si trovano in prossimità dei boschi.

Più di 4.300 persone si sono rivolte nel 2010 agli ospedali della regione lamentando morsicature di animali. Una buona parte dei cittadini morsicati che si sono rivolti al pronto soccorso è stata vittima di cani randagi. […] Un po’ meno di 300 persone hanno riportato di essere state vittime della fauna selvatica.

Data: 23.12.2010
Fonte: www.eco.rian.ru
Traduzione: S.F.

07/01/11

LA MEMORIA DI CERNOBYL

Con l'inizio del 2011 prende il via il progetto "LA MEMORIA DI CERNOBYL", pensato come contributo delle Russie di Cernobyl per il 25° anniversario della tragedia nucleare. Si tratta di una raccolta di racconti e testimonianze su come la catastrofe del 1986 ha influito sulla vita delle persone. Inizialmente pensato come una sezione di questo sito, si è poi deciso di aprire uno spazio Internet apposta per il materiale della "Memoria", per dare maggiore risalto e non confonderlo con tutto il resto (news, info sui progetti ecc).

Associazioni, circoli, comitati Cernobyl e singoli volontari sono invitati a contribuire al progetto con propri racconti e testimonianze oppure proponendo il progetto a partner, amici e conoscenti in Bielorussia, Russia e Ucraina.

Ecco il link al sito:

05/01/11

DA PRATO A CERNOBYL

Da qualche mese è attivo il sito Internet "DA PRATO A CERNOBYL" del circolo Legambiente di Prato che a partire dal 1994 organizza il Progetto Cernobyl. Nel sito si trovano la storia delle attività svolte e le informazioni sui progetti attuali. Ecco il link:


Da Prato a Cernobyl

A UŽGOROD SONO STATI COMMEMORATI I LIQUIDATORI DELL’INCIDENTE DI CERNOBYL

Il 14 dicembre presso l’Amministrazione regionale si è tenuta una tavola rotonda per la commemorazione dei partecipanti alla liquidazione delle conseguenze dell’incidente alla Centrale nucleare di Cernobyl. Vi hanno preso parte le principali autorità e i rappresentanti di “Sojuz Cernobyl”.

Per cominciare i presenti hanno onorato la memoria dei liquidatori defunti con un minuto di silenzio. Dopodiché sono stati depositati dei fiori al monumento per i liquidatori di Cernobyl della Transcarpazia (Ucraina).

Quest’anno è la quinta volta che si celebra il Giorno dei liquidatori delle conseguenze dell’incidente di Cernobyl.

Attualmente nella regione della Transcarpazia vivono più di 3 mila liquidatori, tra cui 255 sono invalidi. Più di 500 nostri conterranei liquidatori sono morti nel pieno delle forze, 50 nel solo 2010.

Quest’anno dal budget regionale sono state stanziate 230 mila grivne per le medicine per i liquidatori, e altre 80 mila per aiuti materiali.

In questa giornata una serie di liquidatori della Transcarpazia sono stati insigniti di diplomi d’onore da parte dell’Amministrazione regionale. Ecco i nomi: Stepan Brochun, Vladimir Vasil’ev, Vachtang Vardanov, Vasilij Gladun, Anatolij Očkovskij, Vasilij Cogla.

Data: 14.12.2010
Fonte: www.ua-reporter.com
Traduzione: S.F.

04/01/11

PULIAMO IL MONDO, MONASTERO DI KLINCY, 22.10.2010

Concludiamo con questo video il resoconto di "Puliamo il Mondo a Cernobyl 2010", organizzato e svolto dai ragazzi dell'eko-club del ginnasio di Klincy (Russia). Siamo riusciti a far svolgere Puliamo il Mondo anche in un monastero femminile russo, con la benedizione di Madre Zosima...

L'INGANNEVOLE SPOT A FAVORE DEL NUCLEARE

Link all'articolo pubblicato su italianimbecilli.blogspot.com il 25 dicembre 2010:


L'ingannevole spot a favore del nucleare. La nostra denuncia all'Antitrust

AGLI ABITANTI DI KIEV VENDONO ALBERI DI NATALE DI CERNOBYL

A Kiev si vendono alberi di Natale provenienti dai cimiteri e dalla zona radioattiva di Cernobyl.

Lo comunica Kiev.Kommentarii basandosi su un’informazione ricevuta da degli ambientalisti.

Come hanno raccontato al Comitato statale forestale, l’anno scorso sono stati venduti 870 mila alberi di Natale per una somma di 18,5 milioni di grivne. Si tratta tuttavia soltanto delle entrate ufficiali. Secondo gli ambientalisti, tale somma non sfiora neanche lontanamente i guadagni portati dalla vendita illegale di abeti.

Inoltre gli alberi di Natale finiscono nelle case degli abitanti della capitale direttamente dalla zona contaminata di Cernobyl. Là è abbastanza agevole abbatterli, tanto più che costano meno rispetto agli abeti abbattuti presso le aziende forestali.

Data: 27.12.2010
Fonte: www.stolitsa.glavred.info
Traduzione: S.F.

03/01/11

PULIAMO IL MONDO, OL'CHOVKA, 02.10.2010

2 ottobre 2010. Scuola del villaggio di Ol'chovka, provincia di Klincy, zona di Cernobyl russa. I volontari del club ecologico "Costellazione" svolgono il loro programma di interventi nelle scuole: propaganda antinarcotici; presentazione sui problemi legati alle conseguenze di Cernobyl; campagna ambientale Puliamo il Mondo.

SEMINARIO “LA FORMAZIONE TRA I GIOVANI DI UNA POSIZIONE CIVILE ATTIVA”

Il 23-24 dicembre l’organizzazione no-profit «Radimiči – per i bambini di Cernobyl» di Novozybkov ha tenuto il seminario di studio “La formazione tra i giovani di una posizione civile attiva”. L’iniziativa, facente parte del progetto “Radimiči – centro di risorse pilota per lo sviluppo del settore no-profit”, è stata realizzata con il finanziamento del Fondo di sostegno per i bambini che si trovano in situazioni di vita difficili.

Al seminario sono stati invitati i rappresentanti di organizzazioni no-profit, i leader di iniziative di volontariato, studenti con profili di sociologia e pedagogia.

I partecipanti al seminario hanno svolto uno studio interattivo sui temi: “Lavoro con i giovani”, “Volontariato”, “Tecnologie di comunicazione nel lavoro con i volontari”, “Fund raising. Fondazioni, concorsi, sovvenzioni”.

Obiettivi del seminario:

- Dare le informazioni necessarie nella sfera della società civile;
- Istruire i volontari al coinvolgimento di bambini, adolescenti e giovani in attività socialmente significative;
- Formare capacità e attitudini nei diversi campi del lavoro con i bambini mirato a un positivo inserimento sociale:
- Implementare la formazione di capacità organizzative per la realizzazione di progetti socialmente significativi a lungo termine basati sull’impegno dei volontari.

Data: 27.12.2010
Fonte: www.civitas.ru
Traduzione: S.F.