Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

31/01/14

LA VODKA UCCIDE UN RUSSO SU QUATTRO


Secondo uno studio pubblicato da The Lancet il 25 per cento dei maschi russi muore prima di aver compiuto 55 anni, e nella maggior parte dei casi la causa principale è l’alcol, scrive la Bbc. Oltre alle malattie direttamente legate all’abuso di alcolici, in particolare di vodka, su questo dato incidono anche i suicidi, gli incidenti stradali e le risse provocate dall’alcolismo.

Lo studio è stato condotto su 151mila cittadini di Barnaul, Byisk e Tomsk tra il 1999 e il 2008. In questo periodo circa ottomila dei soggetti sono morti. Il 35 per cento di quelli che bevevano più di tre bottiglie di vodka alla settimana sono deceduti prima dei 55 anni, contro solo il 16 per cento di quelli che bevevano meno di una bottiglia alla settimana.

Secondo gli autori dello studio negli ultimi trent’anni l’aspettativa di vita in Russia, che a 64 anni è una delle cinquanta più basse al mondo, ha mostrato un’elevata correlazione con l’andamento del consumo di vodka, che a sua volta ha seguito le vicende politiche del paese.



Data: 31.01.2014
Fonte: www.internazionale.it

«VIBURNO ROSSO» - SCUOLA DELL'INFANZIA DI VEZZO (VB) - 03.10.2013



PROGRAMMA - ПРОГРАММА:

1. Как прекрасен этот мир - Com'è bello questo mondo
2. Параня - Paranja
3. Курочка - La gallinella
4. Ябеда-корябеда - Lagnone spione
5. Детство - Infanzia
6. Подай балалайку - Portami la balalajka
7. Benvenuto - Добро пожаловать
8. Girotondo degli amici - Хоровод друзей
9. Fratelli d'Italia - Гимн Италии
10. The Lion - Лев


Gruppo folkloristico «Viburno Rosso»
Da: scuola di Vyshkov (regione di Brjansk, Russia)
Fisarmonica: Aleksandr Zencenko
Cantano: Iolanta, Karina, Arina, Arina, Lena, Irina, Nastja, Nastja
Data: 03.10.2013
Luogo: Scuola dell'infanzia di Vezzo (Vb)
Iniziativa: incontro e scambio musicale con i bambini
Promotori: Circolo Legambiente «Il brutto anatroccolo» (Vb), Le Russie di Cernobyl, Scuola dell'infanzia di Vezzo (Vb)

Фольклорный ансамбль «Калина красная»
Из: Вышковской школы (Брянская область, Россия)
Баян: Александр Зенченко
Поют: Иоланта, Карина, Арина, Арина, Лена, Ирина, Настя, Настя
Дата: 03.10.2013
Место: Детский сад п. Веццо (р-н Вербания, Италия)
Мероприятие: встреча и музыкальный обмен с детьми садика
Организаторы: круг Легамбьенте «Гадкий утёнок», ДС п. Веццо

GB: RADIOATTIVITA', STOP PARTE SITO NUCLEARE


La centrale nucleare di Sellafield, nel nord ovest dell'Inghilterra, è stata parzialmente chiusa dopo che sono stati rilevati livelli alti di radioattività. Lo scrive la Bbc. La struttura è la più vecchia e più grande d'Europa. Al personale è stato chiesto di rimanere a casa. Lo scrive la Bbc. Nella centrale rimangono comunque i tecnici che stanno lavorando "normalmente" per permettere alla centrale di continuare a funzionare. Al personale della centrale nucleare di Sellafield, nel nord ovest dell'Inghilterra - in parte chiusa dopo che sono stati rilevati alti livelli di radioattività - è stato chiesto di rimanere a casa. Lo scrive la Bbc. Nella centrale rimangono comunque i tecnici che stanno lavorando "normalmente" per permettere alla centrale di continuare a funzionare.

Data: 31.01.2014
Fonte: www.ansa.it

30/01/14

IN RUSSIA VERRA' CREATO UN REGISTRO DEI DONATORI STRANIERI "NON PERICOLOSI" DELLE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT RUSSE


In Russia già dal 2014 potrebbe esser creato un registro di fondi e associazioni stranieri, i finanziamenti ricevuti dai quali non minaccerebbero le organizzazioni non profit russe di essere tacciate come "agenti stranieri".

L'elenco dovrebbe comparire in seguito agli esiti del Forum investigativo nel campo della beneficenza, che sarà condotto su iniziativa del Consiglio per i diritti dell'uomo e dell'amministrazione presidenziale.

Il registro dei donatori finanziari "non pericolosi" per le ONG russe sarà creato per bloccare l'accesso in Russia a quelle fondazioni straniere che hanno sponsorizzato le forze d'opposizione antigovernative e concesso risorse al fine di destabilizzare la situazione politica.


Data: 30.01.2014
Fonte: www.top.rbc.ru
Traduzione: S.F.

29/01/14

CERNOBYL LA FARANNO SCOPPIARE GLI USA...


In Russia verrà mandato in onda un telefilm che racconta come un agente della CIA avrebbe fatto esplodere il reattore nucleare il 26 aprile 1986.


L'idea degli autori è quella che ci fu un atto terroristico con l'obiettivo di seminare il caos e mettere in ginocchio l'economia dell'odiata Unione Sovietica. Il soggetto è menzognero dall'inizio alla fine, ma a qualcuno evidentemente fa brodo una simile ricostruzione dei fatti...

Nella realtà il reattore saltò in aria a causa di difetti nella progettazione. Lo stesso progetto adottato in altri 11 reattori ancora in funzione, tra cui quello vicino a San Pietroburgo.

Alla fine del film l'agente americano s'incontra con il suo antagonista sovietico e chiede perdono a nome di tutto il popolo americano per la crudeltà nei confronti di migliaia di persone innocenti.

Data: 18.01.2014
Fonte: www.roan.ru
Traduzione: S.F.

DISTANZA DI SICUREZZA


Spettacolo teatrale per non dimenticare Cernobyl

© 2014 Riccardo Vannellidi Kety Di Basilio

da una testimonianza di Piotr, Galia e Iryna Baturka
drammaturgia e regia Kety Di Basilio, Sergio Giannini
assistenza alla regia Silvia Ceccarelli
con Ilaria Domenici, Chiara Emiliozzi, Sylwia
Simonetti, Francesco Capocchi, Desirèe Bechelli,
Caterina Pieraccini, Annalisa Satler, Paolo Scardigli,
Iryna Baturka, Lucia Marchese, Giulia Pollastrini,
Chiara Leone, Giulia Santini, Francesca Colombini,
Serena Davini, Leonardo Maccanti, Laura Pierotti,
Elisabetta Barsetti, Sara Vitolo.

Una storia taciuta, quella di Chernobyl, dimenticata dalla maggioranza, una storia che continua ad aleggiare nell’aria nostro malgrado. Un racconto che riemerge da una memoria infantile che ricorda le tinte in bianco e nero di quei giorni, quei mesi, quegli anni. Una vicenda che ha toccato, intaccato, annullato, tante, troppe, esistenze. La testimonianza di una reale protagonista che ha scelto di dare voce al proprio vissuto e condividerlo. Un susseguirsi di immagini e ricordi, a volte confusi e spezzati, a volte chiari e nitidi, di una bambina e di tante bambine, di una donna e di tante donne, di una famiglia e di tante famiglie che hanno saputo perdonare, sperare, ricominciare.

Data: gennaio 2014
Fonte: www.toscanaspettacolo.com

UN ALTRO PORTO NELL'ARTICO APERTO ALLE NAVI NUCLEARI


Il premier russo Dmitrij Medvedev ha firmato una disposizione che consente l'attracco a navi e altri mezzi naviganti trasportanti impianti energetici nucleari e fonti radioattive nel porto di Sabetta, nella penisola di Jamal.


Data: 27.01.2014
Fonte: www.bellona.ru
Traduzione: S.F.

SECONDO INCIDENTE IN UN MESE PER LA STATOIL SU UNA PIATTAFORMA NORVEGESE


La Statoil ha avuto due incidenti nell'ultimo mese su una piattaforma petrolifera, fatto che evidenzia come anche le compagnie più all'avangiardia dei paesi sviluppati non sono in grado di garantire la sicurezza lavorando nelle condizioni estreme dei mari del nord. Anche per questo la Statoil ha in progetto di trivellare nell'Artico russo, dove i controlli statali sono molto più blandi.



Data: 27.01.2014
Fonte: www.greenpeace.org/russia
Traduzione: S.F.

28/01/14

LE COMPAGNIE RUSSE "GAZPROM", "LUKOJL" E "ROSNEFT" FANNO PARTE DELLA LISTA DEI RESPONSABILI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI


Le compagnie petrolifere e del gas russe si sono di nuovo distinte agli occhi della comunità internazionale. Tre di esse sono finite in un colpo solo nella lista delle compagnie responsabili dei cambiamenti climatici. In questo elenco rientrano 90 compagnie, responsabili dei due terzi delle emissioni industriali di CO2 e di metano nel mondo dal 1751 al 2010.

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Abbiamo superato la Cina. Leader della classifica sono gli USA: Chevron (3,52% delle emissioni totali) e ExxonMobil (il 3,22%). Ai primi posti si trovano poi la Saudi Aramco (3,17%) dell'Arabia Saudita e la britannica British Petroleum (2,47%). Gazprom è responsabile del 2,22% delle emissioni totali, Lukojl dello 0,27%, la ex Jukos dello 0,20%, Rosneft dello 0,19%.


Data: 28.01.2014
Fonte: www.bellona.ru
Traduzione: S.F.

VIBURNO ROSSO 2014 - PROPOSTA DI PROGETTO


Anche quest'anno, per il quarto anno consecutivo, il circolo Legambiente «Il brutto anatroccolo» (Vb) propone il progetto «Viburno rosso», il soggiorno in Italia nel mese di settembre 2014 di un gruppo folkloristico di bambini della provincia russa colpita da Cernobyl. L’obiettivo principale è l’interazione, attraverso la musica, del gruppo russo con le comunità locali italiane, specialmente con i ragazzi delle scuole e di altre realtà giovanili.

Da qui a un mese, a seconda delle risorse a disposizione e delle collaborazioni, confermeremo o meno l'attuazione del progetto.


Come da tradizione il progetto, oltre al periodo nella struttura collettiva a Baveno (Vb), vorrebbe essere in parte itinerante ed è quindi aperto e in cerca di collaborazioni per il mese di settembre 2014. Per i soggetti interessati (circoli, comitati, associazioni, comuni o enti) sono previste due modalità di partecipazione:

  • Ospitalità del gruppo (meglio se in struttura collettiva) nel proprio paese per più giorni (da tre a dieci) con una serie di eventi musicali sul territorio locale.

  • Organizzazione di singole giornate, serate, eventi con esibizione del gruppo folkloristico. Il gruppo può fare concerti di diversa durata in teatri, piazze, scuole, asili, festival, sagre di paese, circoli ecc. (praticamente ovunque!).

Quest’anno – dopo i due splendidi anni con il gruppo «Souvenir» di Vyškov – si sta pensando di invitare l’ensemble folkloristico “Lučinuška” del villaggio di Chaleeviči (provincia di Novozybkov). Il gruppo esegue canti popolari russi, con i costumi tradizionali, accompagnato dal vivo da un maestro fisarmonicista.

«VIBURNO ROSSO» - SUL LUNGOLAGO DI STRESA - 14.09.2013



Gruppo folkloristico «Viburno Rosso»
Da: scuola di Vyshkov (regione di Brjansk, Russia)
Fisarmonica: Aleksandr Zencenko
Cantano: Iolanta, Karina, Arina, Arina, Lena, Irina, Nastja, Nastja
Data: 14.09.2013
Luogo: Lungolago di Stresa (Vb)
Iniziativa: improvvisazione
Promotori: Circolo Legambiente «Il brutto anatroccolo» (Vb), Le Russie di Cernobyl

Фольклорный ансамбль «Калина красная»
Из: Вышковской школы (Брянская область, Россия)
Баян: Александр Зенченко
Поют: Иоланта, Карина, Арина, Арина, Лена, Ирина, Настя, Настя
Дата: 14.09.2013
Место: Набережная озера г. Стреза (р-н Вербания, Италия)
Мероприятие: экспромт
Организаторы: круг Легамбьенте «Гадкий утёнок»

PROGRAMMA - ПРОГРАММА:

1. Параня - Paranja
2. Курочка - La gallinella
3. Сударушка-девушка - Mia amata ragazza
4. Подай балалайку - Portami la balalajka

24/01/14

«VIBURNO ROSSO» - IN PIAZZA A STRESA - 14.09.2013



Gruppo folkloristico «Viburno Rosso»
Da: scuola di Vyshkov (regione di Brjansk, Russia)
Fisarmonica: Aleksandr Zencenko
Cantano: Iolanta, Karina, Arina, Arina, Lena, Irina, Nastja, Nastja
Data: 14.09.2013
Luogo: Piazza Cadorna, Stresa (Vb)
Iniziativa: improvvisazione in piazza
Promotori: Circolo Legambiente «Il brutto anatroccolo» (Vb), Le Russie di Cernobyl

Фольклорный ансамбль «Калина красная»
Из: Вышковской школы (Брянская область, Россия)
Баян: Александр Зенченко
Поют: Иоланта, Карина, Арина, Арина, Лена, Ирина, Настя, Настя
Дата: 14.09.2013
Место: площадь Кадорна, г. Стреза (р-н Вербания, Италия)
Мероприятие: экспромт на площади
Организаторы: круг Легамбьенте «Гадкий утёнок»

PROGRAMMA - ПРОГРАММА:

1. Как здорово - Che bello
2. Как прекрасен этот мир - Com'è bello questo mondo
3. Параня - Paranja
4. Курочка - La gallinella
5. Сударушка-девушка - Mia amata ragazza
6. Катюша - Katjusha
7. Мама чао - Mamma ciao
8. Давай споём - Cantiamo
9. Замыкая круг - Chiudendo il cerchio

NEL NOSTRO INTERNAZIONALISMO – LA FORZA, IL DOMANI DELLA RUSSIA

«I FATTI AL POSTO DELLE PAROLE»:
NEL NOSTRO INTERNAZIONALISMO – LA FORZA, IL DOMANI DELLA RUSSIA



Intervista a Pavel Vdovičenko (parte 2)


L’organizzazione non-profit «Radimici per i bambini di Cernobyl», nonostante siano passati 26 anni dal giorno della sua fondazione, rimane tuttora un’organizzazione giovanile: ben l’80% dei suoi volontari e collaboratori sono infatti giovani sotto i 30 anni. Ogni anno a Radimici operano dagli 80 ai 200 volontari, a seconda delle attività svolte. Pavel Ivanovič, fondatore dell’organizzazione, ci ha raccontato la storia e le peculiarità dello sviluppo di Radimici nella prima parte della sua intervista, pubblicata nello scorso luglio. Ora ci parlerà invece della sua esperienza nella realizzazione di progetti sociali, concentrando l’attenzione sugli indispensabili cambiamenti che bisognerebbe attuare per lo sviluppo del terzo settore in Russia.


– L’organizzazione «Radimici per i bambini di Cernobyl» presta grande attenzione ai problemi di salute delle persone? Che cosa fate esattamente? – Nei primi anni di lavoro eravamo molto appassionati di progetti “pedagogici” di volontariato, che noi stessi inventavamo e (cosa naturale) dovevamo mettere in pratica. Col tempo però si cominciò a parlare di noi in citta e nella regione. Arrivarono persone adulte, tra cui anche specialisti riconosciuti. E con loro giunsero anche nuove idee. E così, nel 1993, su iniziativa di alcuni pediatri volontari e con l’aiuto di un gruppo di specialisti tedeschi fu creato il Gabinetto di riabilitazione e cura per i bambini affetti da paralisi cerebrale.

Tra le particolarità distintive del lavoro del nostro gabinetto si possono citare: l’utilizzo di metodi di cura non medicamentosi; la formazione dei genitori sui metodi di cura che prevedono elementi delle terapie di Voit, Bobat e altre; l’accompagnamento dei pazienti nel corso degli anni. Radimici è una delle prime organizzazioni non profit russe che è riuscita a creare uno schema alternativo di servizi sanitari per i bambini malati. Ogni anno il nostro corso di riabilitazione è seguito da più di 350-400 bambini provenienti dalle più diverse regioni della Russia. Tra i visitatori frequenti ci sono anche cittadini dei paesi confinanti.

Un altro problema: in seguito all’incidente alla centrale nucleare di Cernobyl nella regione di Brjansk ha avuto luogo una brusca impennata dei casi di cancro e di altre patologie della tiroide. Nel 2004, abbiamo creato un gabinetto per il check-up della tiroide. Questo programma (in forza della specificità degli effetti delle radiazioni e dei problemi che ne conseguono per la popolazione) è destinato agli abitanti della “regione di Cernobyl”. Nel corso di questi anni sono stati visitati più di 13.000 pazienti. Più del 70% dei visitati presenta alterazioni rispetto al normale stato della tiroide e parte di loro problemi molto seri. Perché il lettore possa farsi un’idea della portata: nella nostra città di Novozybkov, su una popolazione di 42.000 abitanti, a circa 200 negli anni postcernobyliani è stato diagnosticato un cancro della tiroide.

Inoltre abbiamo cercato di migliorare le vacanze estive di risanamento dei bambini. Verso la metà degli anni Novanta, gli studenti di Radimici decisero di destinare i soldi degli sponsor stranieri all’organizzazione di un campo estivo per i bambini delle zone di Cernobyl in un luogo non contaminato della regione di Brjansk. E così nel 1994 sulla carta della Russia ha fatto la sua comparsa il campo estivo di risanamento “Novokemp”, che presto è diventato internazionale.

Ogni anno fino a 600 bambini di diverse categorie sociali di Russia e Bielorussia trascorrono le vacanze al campo. Nei diversi anni, scolari ucraini, svizzeri e tedeschi hanno visitato Novokemp. All’organizzazione delle attività partecipano tanto gli studenti russi quanto quelli tedeschi, italiani, svizzeri e francesi. Noi siamo convinti che l’amore per la Russia, per la nostra Patria multinazionale, è inscindibile dall’idea della cooperazione internazionale. Nel nostro internazionalismo non c’è soltanto la nostra forza, in esso c’è anche il domani della Russia.

– La legge sugli “agenti stranieri” ha influito sul vostro lavoro?

– Questa è una delle domande a cui rispondere è difficile, amaro e doloroso. Per più di 25 anni ho insegnato discipline sociali e non mi sarei mai immaginato che sarebbe giunto il giorno in cui avremmo dovuto, su disposizione di un impiegato della procura, fotocopiare per la polizia, l’FSB e la procura gli elenchi degli studenti e degli scolari volontari che fanno attività nella nostra organizzazione giovanile insieme a coetanei europei.

Senz’alcun dubbio, a dirla francamente, noi e i nostri partner stranieri da più di 20 anni siamo degli “agenti”. Anzi, per tutta una serie di indizi possiamo benissimo essere smascherati come doppi o tripli agenti. Capita anche che s’infiammi la scintilla dell’amore. (Sì, noi abbiamo famiglie russo-tedesche, russo-svizzere, russo-svedesi.)

E indubbiamente tutti quei funzionari di vario livello hanno ragione: è vero, nell’interazione tra giovani volontari di paesi diversi nasce immancabilmente qualcosa di difficile da controllare. Vengono alla luce nuove idee, si fanno cose non previste in partenza. Una vera disgrazia per gli agenti del controspionaggio.

Certamente, lavorando insieme per i nostri programmi, noi aiutiamo gli studenti stranieri (e non soltanto) a conoscere il nostro paese, la nostra Causa. E proprio con questo noi lavoriamo per l’idea di un’Europa comune, e dunque anche per italiani, francesi, tedeschi. E loro – per la nostra organizzazione. E tutti insieme – per i bambini (benestanti e non; sani e malati; forti e deboli). I bambini e i giovani (in qualità di volontari) sono il nostro vessillo, il nostro dolore e la nostra gioia. Cerchiamo di formarli, di abituarli al fatto che siamo molto diversi tra di noi, ma che soltanto insieme siamo forti. E ci riusciamo. Il nostro operato è riconosciuto dall’ONU. Dal 2001 siamo partner del Programma di Sviluppo dell’ONU sul tema di Cernobyl.

Nel 1989, gli studenti di Radimici iniziarono a recare aiuto ai bambini con capacità limitate. Poi venne creato il Club d’interazione, e in seguito il Centro socio-riabilitativo “Radimici” per i bambini con capacità mentali limitate. A lungo abbiamo portato avanti l’istruzione e l’integrazione sociale dei bambini con capacità limitate (sindrome di Down, ritardo dello sviluppo mentale, autismo, oligofrenia ecc.) nel mondo delle persone sane. Oggi, dopo che la nostra organizzazione è rientrata nel novero degli agenti occidentali, il problema del finanziamento delle nostre attività si è fatto tanto complesso che circa un anno fa siamo stati costretti a ridurre la nostra squadra di cinque specialisti, tra cui insegnanti speciali. Attualmente il Centro socio-riabilitativo “Radimici” funziona solo due volte alla settimana. Il lavoro con i bambini e i loro genitori è sostenuto – come d’altronde lo era agli inizi – dagli sforzi degli specialisti volontari e dei genitori più attivi.

Radimici ha organizzato 10 club informatici nelle scuole di villaggio della regione ai tempi in cui i nostri insegnanti rurali potevano solamente sognarselo... Allora acquistammo i computer, formammo un gruppo di insegnanti entusiasti, indicemmo concorsi annuali tra gli scolari. Nella sfera dei nostri interessi rientrano più di 300 scolari appassionati di tecnologia informatica, tra i quali anche ragazzi ucraini e bielorussi. Il concorso è diventato internazionale. Per i vincitori organizziamo i turni “informatici” a Novokemp.

Negli ultimi due-tre anni lavoriamo al programma “In Internet con tutta la famiglia”. Vale a dire che agli scolari membri del Club informatico viene da noi assegnato il compito di venire alle lezioni assieme alla nonna, al nonno, alla mamma, al papà. A questo modo la formazione informatica della vecchia generazione avviene attraverso l’aiuto dei nipoti, dei figli. L’esperienza si è dimostrata splendida.


Dove abbiamo preso i soldi per i computer? I businessmen russi, purtroppo, non ci hanno aiutato. Non ci è rimasto altro da fare che promuovere insieme ai nostri partner tedeschi iniziative di raccolta fondi in Europa.

– Dunque, molti vostri programmi e progetti sono diventati internazionali?


– È proprio così. Per fare un esempio, nel 2000 Radimici appoggiò l’iniziativa di Andrej Taloverko, un’insegnante di disegno (poi direttore della scuola d’arte) che aveva proposto di organizzare un concorso di disegno per bambini. L’iniziativa consente ai bambini di sentirsi partecipi di una comunità di giovani artisti, di imparare a creare e a migliorarsi. Con il nostro aiuto il concorso è cresciuto fino a diventare un festival internazionale per bambini. Centinaia di bambini di Russia, Bielorussia, Brunei, India, Indonesia, Canada, Usa, Serbia, Svizzera, Italia, Ucraina e altri paesi ogni anno partecipano al progetto. Noi pubblichiamo i calendari con i disegni dei bambini, organizziamo mostre ed esposizioni delle opere, e facciamo i turni dei giovani artisti a Novokemp. Il concorso è ormai diventato un importante evento indipendente nella vita culturale della regione.

Molto interessante è poi il programma di scambi internazionali culturali e di volontariato tra Radimici e organizzazioni non-profit tedesche, svizzere, italiane, francesi, giapponesi, sudcoreane e di altri paesi. Dai 60 ai 100 tra specialisti, giovani volontari, studenti e scolari partecipano tutti gli anni, nell’ambito di questo programma, a seminari e campi di volontariato internazionale (per bambini, ecologici ecc.) oltre i confini del loro paese.

Più di una volta i collaboratori di Radimici hanno rappresentato il popolo di Cernobyl alle conferenze dell’ONU in Europa e a iniziative contro il nucleare a Hiroshima, Nagasaki, Fukushima, in Corea del Sud e in Sudafrica.

Con la nostra attività siamo riusciti a dimostrare ai burocrati russi, applicando le esperienze europee più avanzate nel campo dell’istruzione e dell’integrazione dei bambini invalidi, di poter creare una magnifica scuola per bambini che in Russia per lungo tempo sono stati considerati non scolarizzabili. A tal scopo abbiamo sottoscritto un accordo di collaborazione con una scuola speciale della città tedesca di Wuppertal, abbiamo introdotto nuove metodologie terapeutiche nella cura dei bambini affetti da paralisi cerebrale e siamo una delle poche organizzazioni non-profit in possesso di una licenza statale per svolgere attività sanitaria. Noi cerchiamo di assimilare il lavoro dei volontari stranieri, tra cui alcuni specialisti di prima classe, dottori in medicina.

Ritengo che la cooperazione internazionale per le organizzazioni non-profit russe nella schiacciante maggioranza dei casi sia di grande utilità. Essa inoltre influisce positivamente sull’immagine di tutto lo stato. Tutti gli anni vengono da noi decine di delegazioni straniere e rimangono tutte molto affascinate dall’energia di una squadra internazionale che lavora nell’interesse dei bambini russi. La Russia è rimasta isolata troppo a lungo. E ritornare in uno stato di isolamento sarebbe rovinoso per il nostro paese nella situazione odierna.

Ricordo bene quando a Mosca la “squadra” di governo iniziò a strombazzare proclami sul fatto di far ispezionare tutte le organizzazioni non-profit. Dopo un po’ di tempo sono venuti anche da noi. All’inizio il procuratore regionale con un’assistente. Senza documenti relativi all’ispezione, così, tanto per conoscersi e per avvertire che l’indomani tutti si trovassero al proprio posto, perché era atteso l’arrivo di una commissione ispettiva da Brjansk. Arrivarono. In otto, mi sembra. Lo spettacolo fu sconsolante perché i controllori non avevano alcun mandato per l’ispezione. È stato umiliante per Radimici. Ma penso che lo sia stato anche per i procuratori, per gli agenti dell’FSB e della polizia, per i funzionari di giustizia e quelli tributari. Ma non ci mettemmo a cacciar via tutte quelle persone che s’erano fatte 200 chilometri su strade improbabili... E in fin dei conti noi non abbiamo paura dei controlli. Sa quanti ne abbiamo avuti in passato... Lavorarono un giorno intero, e se ne andarono affascinati dall’attività della nostra organizzazione. Anche se poi, a dire il vero, non ci hanno mandato alcun certificato sugli esiti dell’ispezione.

– Quali cambiamenti devono avvenire in Russia affinché il terzo settore si sviluppi e cresca la fiducia della società nei confronti delle organizzazioni non-profit?

– C’è bisogno di cambiare il corso intrapreso dalla dirigenza del paese. Bisogna rinunciare allo stile autoritario di governo, al sistema di gestione addomesticata dei processi nelle sfere economica e sociale. Perché questo c’è già stato. Nella nostra vita precedente.

Se parliamo della vita delle organizzazioni non-profit, allora va detto che senza tali cambiamenti nel sistema di governo e nella gestione economica non ci si deve aspettare molte trasformazioni neanche nel terzo settore. Tutte le rimanenti circostanze sono secondarie e oggi non ne parlerei nemmeno. I processi di maturazione della società civile, se affrontati in modo assennato, non possono che essere impetuosi. L’energia interiore del popolo (della sua parte migliore) è piuttosto grande e ha bisogno di uno sbocco, di autorealizzarsi. Se noi sapremo gestire uno sbocco positivo di tale energia, ce ne potremo rallegrare tutti. In caso contrario ci aspettano processi assai più complessi.


Fonte: www.радимичи.рф
Fonte: www. гражданскоедостоинство.рф
Data: 16.08.2013
Traduzione: Stefano Fronteddu

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