Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

23/03/11

TRIBUTO A FABRIZIO DE ANDRE' A STRESA

Il 9 aprile al Palazzo dei Congressi di Stresa  avrà luogo il concerto di Damiano e la Nuova orchestra della Città Vecchia "Tributo a Fabrizio De André", organizzato dal Circolo Legambiente Il Brutto Anatroccolo.

Inizio: ore 21.00. Il biglietto d'entrata costa 15 €.

L'incasso sarà interamente devoluto al Progetto Cernobyl 2011 de Le Russie di Cernobyl.

21/03/11

LA TRISTE FINE DEI LIQUIDATORI

Link all'articolo pubblicato sul sito del Fatto Quotidiano del 19 marzo 2011:

La triste fine dei liquidatori


Cernobyl, monumento ai liquidatori (foto S.F.)

LA TRAPPOLA RADIOATTIVA


16 marzo 2011 - Corriere della Sera
 
Caro Direttore,

settantamila case distrutte, un milione di sfollati e cinquemila dispersi in quel florido Giappone che nel giro di 6 minuti è improvvisamente precipitato nel buio più scuro. Ma soprattutto migliaia di radiazioni sulla testa dei giapponesi.
 
Ora io non vorrei neanche parlare del clamoroso fuori-tempo (non solo musicale) esternato da Chicco Testa, ospite della bravissima Lilli Gruber dalla voce affascinante. Non vorrei ma come si fa, poi la gente pensa davvero che lui parli per il bene dei cittadini. «Gli impianti nucleari hanno dimostrato di tenere botta». Ha detto il nostro Chicco ormai appassito per mancanza di clorofilla e quindi non più in grado di catturare quell' ENERGIA SOLARE di cui un tempo si nutriva. «Chi trae spunto dalla tragedia del Giappone per dare vita a una polemica politica è uno sciacallo». Ha sentenziato. Dopo neanche un' ora esplode la centrale nucleare di Fukushima. Un tempismo davvero sorprendente quello del Chicco.
 
Ma la cosa più incredibile che più di tutti impressiona, è lo stato di ipnosi in cui versano gli italiani di fronte ai fatti sconcertanti di una politica che non è più neanche politica. Ma piuttosto un qualcosa di maleodorante e che di proposito vorrebbe trastullarci in uno stato confusionale. Dove sempre di meno si potrà distinguere il bene dal male, le cose giuste da quelle ingiuste. Sparisce quindi quel campanello d' allarme che ci mette in guardia quando c' è qualcosa che non quadra nei comportamenti di un individuo. Un qualcosa che detto in una parola si chiama SOSPETTO. E di sospetti sul nostro presidente del Consiglio, tanto per fare un esempio, ce ne sono abbastanza.
 
E così nel bel mezzo di una tragedia come quella che sta vivendo il Giappone, dove fuoco e acqua stanno distruggendo tante vite umane, senza contare l' aspetto più insidioso dovuto alle radiazioni liberatesi nell' aria, il nostro presidente del Consiglio non demorde. Ha subito fatto annunciare dai suoi «CicchittiPrestigiacomini» e dai piccoli insidiosi Sacconi, che il progetto sul nucleare in Italia andrà avanti. L' orientamento popolare contro le centrali nucleari decretato dal referendum fatto 24 anni fa, fu chiarissimo.
 
Ma per Berlusconi non basta: «Chi se ne frega della SOVRANITÀ POPOLARE!». L' unica sovranità che conta per lui è il Potere di guidare gli uomini in una sola direzione come se fossero degli automi. Tra i vari tg, talk show e quello che si legge sui giornali, ho seguito con un certo interesse il cammino politico del terzo polo. Si spera sempre di intravedere quel «CHE» di trasparenza mai assaporata che per ora, a quanto pare, possiedono in pochi. Uno di questi è Antonio Di Pietro.
 
Ma il governo cerca di ostacolarlo. Le ottocentomila firme raccolte da Di Pietro contro le centrali atomiche e il legittimo impedimento, saranno oggetto di un referendum che «si farà», ha detto il ministro Maroni allievo di Berlusconi. Ma a giugno. Quando la gente va al mare. E questo naturalmente vale anche per il milione e quattrocentomila firme raccolte dal Forum italiano Movimenti per l' acqua, di cui nessuno parla tranne il loro sito che gentilmente vi indico - www.acquabenecomune.org - per i due quesiti referendari contro la privatizzazione di questo prezioso bene comune. Una trappola radioattiva quindi per chi non vuole essere schiacciato dalla bevanda nucleare.
 
Ora il mio potrebbe sembrare un appello, ma non lo è. È una preghiera. Una preghiera che non è rivolta ai politici. «LORO NON SANNO QUELLO CHE FANNO». Per cui mi rivolgo a tutti quelli che invece li votano i politici. Di destra, di sinistra, «STUDENTI», leghisti, fascisti e comunisti, per il vostro bene, non disertate il referendum. Questa volta sarebbe un suicidio.
 
Dobbiamo andare a votare anche se il governo spostasse la data del referendum al giorno di Natale.
 
Non sia mai che prendiate sotto gamba questi referendum: saremmo spacciati. La natura, come vedete, si è incazzata. Gli esperimenti nucleari nel Pacifico, le trivellazioni nei fondali del Golfo del Messico, milioni di ettari di bosco incendiati per favorire la cementificazione abusiva, i tagli alla cultura ridotta ormai in pezzi. Tutte cose, per cui la NATURA «sta perdendo la pazienza».
 
Come vi dicevo ho seguito con un certo interesse il cammino politico del terzo polo. E Casini che fino a prima della tragedia di questi giorni ha sempre parlato in modo equilibrato, subito dopo il terremoto, intanto che le radiazioni cominciavano a liberarsi nell' aria e trecentomila persone venivano evacuate dalle loro case, ci ha tenuto a ribadire, con una certa fierezza, il suo parere favorevole al nucleare, facendo quasi un rimprovero al governo per non aver ancor iniziato i lavori.
 
Caro Casini, che tu fossi un nuclearista convinto lo sapevamo tutti e io rispetto la tua opinione, anche se è orribile. Ma dirlo proprio in questo momento, non pensi che tu abbia dato una sberla sui denti al tuo elettorato? Tralasciando il piccolo particolare che l' Italia è uno dei Paesi a maggior rischio sismico, come tu sai, le radiazioni sono pericolose non soltanto perché si muore, ma per il modo di come si muore. Una sofferenza di una atrocità inimmaginabile. E poi non si è mai in pochi a morire. Specialmente quando la catastrofe raggiunge dimensioni come quella che sta vivendo la povera gente in Giappone. E non venirmi a dire che le centrali nucleari di terza generazione sono più sicure della seconda, e che ancora più sicure della terza saranno quelle di quarta, disponibili per altro nel lontano 2030.
 
La verità è che tu e Berlusconi siete degli IPOCRITI MARCI.
 
Lo sapete benissimo che per quanto sicure possono essere le centrali atomiche, anche di decima o di undicesima generazione, il vero pericolo sono soprattutto le SCORIE RADIOATTIVE, che nessuno sa come distruggere e che già più di mezzo mondo ne è impestato.
 
SCORIE collocate in contenitori sui piazzali delle centrali, a cui, tra l' altro, si aggiungono elevatissimi costi economici, sociali e politici richiesti dalla necessità di sorvegliare questo micidiale pericolo per un tempo praticamente INFINITO.
 
 Lo sapete benissimo e ciò nonostante continuate a INGANNARE i popoli promettendo loro quel falso benessere che serve solo a gonfiarvi di Potere e ad arricchire le vostre tasche. Mi dispiace ma non c' è niente da imparare dal terzo polo, come non c' è niente da imparare da tutta la classe politica.
 
L' unica buona notizia che galleggia in questo mare di annegati e che mi ha sorprendentemente colpito, è ciò che di veramente buono sta facendo il sindaco Matteo Renzi nella sua Firenze. Finalmente uno che ha intuito cosa c' è nel cuore della gente. E che ha il coraggio di dire no alla cementificazione facile con la quale, secondo i malvagi, si costruirebbe per il bene dei cittadini. Bravo Matteo! Forse tu hai capito tutto e magari ancora non ti rendi conto di quanto sia importante ciò che hai capito.
 
Celentano Adriano

18/03/11

UN SARCOFAGO PER FUKUSHIMA

Ritornano le stesse parole, come 25 anni fa: "zona", "sarcofago", "liquidatori"...

Un sarcofago per Fukushima

Al link sopra la cronaca aggiornata degli ultimi avvenimenti sul disastro nucleare in Giappone riportati dal sito del Fatto Quotidiano.

GIAPPONE, RADIAZIONI: RISCHIO ANCHE PER GENERAZIONI FUTURE

Link all'articolo pubblicato sul sito www.tmnews.it il 14 marzo 2011:

LA GRANDE «MASLENICA» A DOBRODEEVKA!!!


Il 6 marzo si è svolta alla scuola del villaggio di Dobrodeevka la festa d’addio all’inverno, la “Grande Maslenica”. I ragazzi, sotto la guida dell’insegnante di musica Elena Evdošenko, hanno mostrato un pittoresco spettacolo per i genitori e per gli ospiti.


Nel programma ci sono stati molti concorsi, canzoni, scenette. I concorsi sono stati svolti anche all’aperto. I ragazzi e i genitori hanno scivolato sulla neve dentro catini da bagno, con gli occhi bendati hanno cercato di centrare i vasi con un bastone, sono andati su uno sci solo….

Il culmine della festa è stato il rogo della Maslenica, simbolo dell’inverno. Tutti cantando in coro hanno detto addio alla Maslenica.

Poi, dentro la scuola, si è svolto il concorso “Lakomka” (goloso) di degustazione dei bliny (le frittelle russe) preparati dagli insegnanti e dai genitori degli scolari. Gli ospiti della festa e i ragazzi con gusto hanno mangiato i bliny e bevuto il tè caldo. Nel concorso “Lakomka” al primo posto si è piazzata la famiglia Andres, al secondo a pari merito la famiglia Filippenko e la famiglia Dobrodej. Tutti sono stati premiati con piccoli souvenir. Addio Maslenica-inverno, benvenuta Primavera!!!

Link alle foto della Festa della «Maslenica» a Dobrodeevka sul sito della scuola

Data: 13.03.2011
Fonte: www.dobrodoosh.ucoz.ru
Autore: Ivan Burakov (direttore della scuola)
Traduzione: S.F.

Il villaggio di Dobrodeevka è gemellato con il Comune di Baveno nell’ambito del progetto “Villaggi-Amici” de Le Russie di Cernobyl. Tali notizie sulla vita del paese fanno dunque parte di uno scambio d’informazioni sulla cultura e le tradizioni locali.

I FUNGHETTI CON LA «DOSE»


L’Ente russo di controllo alimentare ha effettuato dei controlli sui prodotti nelle province contaminate dalle radiazioni. La maggior parte dei campioni non rispondenti alle norme quanto a contenuto di cesio-137 è stata registrata nelle province di Zlynka (14,7%) e Gordeevka (14%). Gli specialisti hanno inoltre rilevato che il latte prodotto nelle aziende organizzate è diventato più “pulito”, cosa che invece non si può dire del latte delle fattorie private, in quanto i cittadini comuni non utilizzano additivi ferro cianurici nel mangime degli animali. La massima incidenza di attività del cesio-137 nei campioni di latte è stata riscontrata, come nel 2009, a Vyškov in provincia di Zlynka: 1150,0 Bq/l.

Le patate e le verdure coltivate nel sud-ovest della regione erano conformi alle norme. Al contrario gli specialisti consigliano vivamente di escludere funghi e frutti di bosco dalla dieta alimentare – in essi è stato trovato cesio-137 che supera di decine e centinaia di volte la norma stabilita.

Data: 11.03.2011
Fonte: www.bregion.ru
Traduzione: S.F.

16/03/11

IL TRABOCCHETTO - ВОЛЧЬЯ ЯМА




Vasil' Bykov

Il trabocchetto (Волчья яма)
Dalla raccolta di racconti "La disfatta"

Spirali Edizioni

2000

197 pagine






Dalla quarta di copertina:

Nei quattro racconti brevi di questo libro sono delineati i momenti cruciali della vicenda storica e morale della Bielorussia.
Le tappe di tale vicenda sono drammatiche alle loro radici, colme di speranze irrealizzate e grondanti del sangue del popolo. Quanto è avvenuto in terra bielorussa nel ventesimo secolo basterebbe per scrivere l'intera storia di un altro popolo e gli guadagnerebbe per secoli l'autodeterminazione e la sovranità.
Per i bielorussi non è stato così, nonostante la loro ferma devozione alle cause della libertà e dell'indipendenza, nonostante la loro antica cultura e la secolare appartenenza alla famiglia dei popoli europei. I loro nemici, in occidente come in oriente, si sono sempre dimostrati più forti, più scaltri e più cinici, e tutto si è sempre risolto in un disastro e in un bagno di sangue. Tale è stato l'esito della rivolta antibolscevica di Sluck del 1920, una disfatta che ha reso possibili settant'anni di dominio bolscevico su un territorio pari a un sesto della terra, abitato prevalentemente da 'povera gente' di ogni età e di ogni ceto, irrigidita dalla paura di repressioni senza fine da parte del regime forse più repressivo del mondo.
Allorché quel regime, saziatosi di sangue umano, cominciò a farsi decrepito e a perdere vigore, s'innescarono le sue fatali conseguenze, la più spaventosa delle quali fu la catastrofe nucleare di Černobyl' del 1986. [...] Il vento di sudovest spinse sulla Bielorussia la nube radioattiva, che scaricò su decine di province stronzio, cesio e plutonio. Quindi l'enorme nube tossica si diresse verso Mosca e le autorità fecero levare in volo l'aeronautica militare. Gli aerei dispersero nell'aria sostanze speciali per difendere la capitale, e la nube tossica andò a scaricare la sua pioggia radioattiva sulle regioni orientali della Bielorussia, distruggendone di fatto la vita. Mosca venne salvata al prezzo della salute e della vita di migliaia di bielorussi [...]
Vasil' Bykov

DUBRAVA - GALLERIA FOTOGRAFICA - FEBBRAIO 2011

Al seguente link, nel nuovo spazio su Facebook de Le Russie di Cernobyl, trovate la galleria fotografica del turno di risanamento di febbraio 2011 al sanatorio Dubrava da poco concluso.

15/03/11

DA CERNOBYL A FUKUSHIMA. L'INCUBO CONTINUA...


Al link sopra la cronaca degli ultimi tragici avvenimenti in Giappone del nucleare "sicuro" riportati dal sito del Fatto Quotidiano.

RICORDI DEGLI EROI-LIQUIDATORI, VIVI E MORTI


L’impresa dei liquidatori deve essere celebrata con un riconoscimento di Stato

Per tutti noi il 26 aprile è una delle date più tragiche e dolorose. In quel giorno quest’anno ricorrerà il 25° anniversario della catastrofe di Cernobyl. Molto è stato scritto, ancor più sono stati espressi pareri e giudizi, ma in una cosa tutti sono concordi: questa è stata la catastrofe del secolo. È possibile che se ne scriverà ancora a lungo e che qualche scrittore proverà a raccontare ai posteri le origini dell’eroismo e dell’abnegazione di coloro che sacrificarono la propria vita e la propria salute per preservare la vita degli altri.


I liquidatori davanti al monumento commemorativo nel giorno del 20° anniversario
Oggi è difficile dare la responsabilità di quel che è accaduto a qualcuno, sia il governo di uno stato non più esistente, o gli scienziati che non avevano messo in conto la possibilità di un’avaria e le sue conseguenze nell’utlizzo di centrali nucleari di quel tipo, o qualche d’un altro. Una cosa però è chiara: l’impresa dei liquidatori non dovrà essere sminuita da nessuno, nemmeno dal tempo.

Chi sono dunque i liquidatori? Che cosa sappiamo di loro? Innanzitutto, sono persone comuni che hanno preso parte alla liquidazione delle conseguenze di quella terrificante tragedia. Sono persone con un elevato senso del dovere e di responsabilità davanti al destino delle nazioni, dei popoli che vivono nei territori dell’ex Unione Sovietica, le quali si gettarono nell’inferno delle radiazioni – con tutte le loro forze, ai limiti del possibile – per tamponare la breccia della diffusione della morte tra la gente nel mondo pacifico.

Sono persone che vivono tra di noi, ma che la società non conosce e viene a sapere di loro casualmente nel giorno dell’anniversario della tragedia, quando essi tirano fuori con modestia il distintivo di liquidatore e lo indossano sul loro vestito in memoria di coloro che anzitempo, nel fiore degli anni, se ne sono andati.

Centinaia di giovani di Klincy che facevano il servizio militare nelle Forze armate, nel Ministero degli Interni, nonché i richiamati della riserva dal Comando militare di Klincy, passarono attraverso la dura prova di Cernobyl. Tutti loro – dall’aviatore all’autista-meccanico al soldato semplice all’ufficiale, tutti insieme e ognuno individualmente – sono degli eroi. Senza la loro partecipazione, senza la loro abnegazione sarebbero state imprevedibili le conseguenze della catastrofe. Fu eroismo di massa. Sì, loro non versarono sangue sul campo di battaglia, non si trovarono sotto le mitraglie e i bombardamenti aerei, e tuttavia sono diventati invalidi, non più atti al lavoro, e oggi muoiono a causa delle radiazioni, invisibili e inudibili, di quella dose d’irradiazione ricevuta in quei terribili giorni. Le statistiche regionali della Russia indicano che ogni anno muoiono migliaia di liquidatori, tra i quali anche coloro che erano stati candidati a un’onorificenza statale ma che non hanno fatto in tempo a riceverla in vita. Secondo la dicitura della Direzione del Presidente della Federazione Russa per le onorificenze statali a essere insigniti dell’ordine del Coraggio hanno diritto i liquidatori divenuti invalidi, ammalatisi per cause correlate all’espletamento delle funzioni del servizio militare durante la liquidazione dell’incidente alla Centrale nucleare di Cernobyl.

Stando così le cose, si può pronosticare che molti liquidatori, soprattutto tra coloro che furono nella zona dei 30 km negli anni tra il 1986 e il 1987, non vivranno fino al prossimo anniversario della catastrofe di Cernobyl’. Ma cosa cambia nella vita di queste persone con il venire insigniti di un’onorificenza statale della Russia? Quest’onorificenza serve ai liquidatori perché siano visibili la stima e il riconoscimento della loro impresa, come soddisfazione morale dei meriti di coloro che hanno sacrificato la propria salute e le proprie forze per la salute degli altri.

Alla liquidazione dell’avaria di Cernobyl presero parte anche alcuni abitanti della nostra città, i quali diedero prova di coraggio ed eroismo senza precedenti, compiendo il proprio dovere con abnegazione e senza risparmiare la propria vita. Tornati nella loro città dalla liquidazione, chi subito chi dopo un po’ di tempo, molti sono diventati invalidi, ammalandosi di patologie correlate all’adempimento del servizio alla centrale nucleare di Cernobyl.

La nostra organizzazione cominciò allora a rivolgersi all’amministrazione cittadina e al sindaco A.V. Dolgov per la premiazione dei liquidatori, ma dagli elenchi dei candidati da noi presentati solo pochissimi di loro hanno ricevuto l’onorificenza, mentre tutti i rimanenti premi sono finiti in qualche cassetto o sono andati persi. E così molti dei liquidatori che erano candidati all’onorificenza sono scomparsi prima d’averla ricevuta. Per la prima volta riuscimmo a ottenere dei riconoscimenti per i liquidatori nel 1996.

Ecco i liquidatori che sono stati insigniti nei 24 anni successivi alla tragedia di Cernobyl:

Pavel Tichonovič Vlasenko – invalido, patologia correlata all’incidente di Cernobyl: insignito dell’ordine del Coraggio nel 1997;
Boris Efimovič Šterenberg – invalido, patologia correlata all’incidente di Cernobyl: insignito dell’ordine del Coraggio nel 1997;
Vladimir Dmitrievič Bujnyj – invalido, patologia correlata all’incidente di Cernobyl: insignito della medaglia “Per aver salvato chi stava morendo” nel 1996;
Michail Vasil’evič Černenok – liquidatore: insignito della medaglia “Per aver salvato chi stava morendo” nel 1997;
Nikolaj Nikolaevič Ivanjuško – nel 1997 è stato insignito dell’ordine del Coraggio, è morto nel 2006;
Nikolaj Fomič Koroed – nel 1997 è stato insignito dell’ordine del Coraggio, è morto nel 2006;
Vladimir Nikolaevič Marzjuk – nel 1996 è stato insignito dell’ordine del Coraggio, è morto nel 2010;
Sergej Ivanovič Kukšinov – è stato insignito dell’ordine del Coraggio, è morto nel 2010;
Anatolij Ivanovič Michal’čenko – è stato insignito dell’ordine del Coraggio, è morto;
Viktor Nikolaevič Azbukin – nel 1996 è stato insignito della medaglia “Per aver salvato chi stava morendo”, è morto.

Alla vigilia del 25° anniversario della catastrofe di Cernobyl la nostra Direzione si è rivolta al nuovo capo della città affinché i liquidatori vengano insigniti di onorificenze statali e dell’anniversario. Riteniamo che la nuova amministrazione si dimostrerà più magnanima con i liquidatori della propria città e presterà maggiore attenzione nei loro confronti.

Riteniamo anche che l’amministrazione della nostra città debba risolvere la questione dell’assegnazione delle onorificenze statali ai liquidatori invalidi e ai liquidatori, senza farsi da parte o cercare delle motivazioni per la non premiazione – che sarebbe una vergogna. La Direzione di “Sojuz Cernobyl” confida nel nuovo governo cittadino, nel fatto che esso presti attenzioni ai liquidatori, alle loro imprese e alla loro salute, rimasta a Cernobyl negli anni della liquidazione delle conseguenze della catastrofe, e che cambi orientamento riguardo alla loro premiazione.

Ritengo opportuno ala vigilia del 25° anniversario di Cernobyl di premiare i liquidatori invalidi di Klincy per il coraggio e l’eroismo durante la liquidazione della catastrofe alla centrale nucleare. E anche in futuro di candidare a ogni anniversario dei liquidatori alla premiazione. In modo che in un breve periodo di tempo si possano insignire tutti i liquidatori.

Anatolij Roslovec
Presidente della direzione di “Sojuz Cernobyl” di Klincy

Data: 10.02.2011
Fonte: www.vashedelo.net
Traduzione: S.F.

Link al file PDF dell'articolo: Ricordi degli eroi-liquidatori, vivi e morti


14/03/11

UN LIQUIDATORE DELL’INCIDENTE DI CERNOBYL DA 15 ANNI VIVE SENZA SERVIZI

Un abitante della regione di Rostov, il liquidatore di Cernobyl Sergej Pančenko, da 15 anni è in attesa del miglioramento delle condizioni abitative che gli spetta. E nella sua stessa situazione nella regione ce ne sono circa altri 4.000. Alcuni liquidatori sono morti prima di aver ricevuto il nuovo appartamento. La stufa a legna – fonte di caldo, tè, caffè, pasti caldi, acqua per lavarsi – è l’arredo più grosso e occupa quasi la metà del già minuscolo appartamento in cui vivono il liquidatore Sergej Pančenko e sua mamma. A prendere l’acqua bisogna andare a mezzo chilometro, mentre il bagno è a 200 metri.

Sergej venne riconosciuto come bisognoso del miglioramento delle condizioni abitative già nel 1995. Venne inserito nella graduatoria di Cernobyl per l’assegnazione degli appartamenti, e da allora ebbero inizio le sue peregrinazioni per i gironi dell’inferno burocratico. Più volte era sembrato che il traguardo fosse vicino, ma poi subentrava sempre qualche ostacolo. E rimane tuttora in attesa come “primo della lista”. […]

«L’assegnazione effettiva delle abitazioni – o la corrispondente compensazione in denaro – è talmente limitata che con la procedura vigente i cernobyliani rischiano di poter ricevere un appartamento tra più di 100 anni» – dice il presidente di “Sojuz Cernobyl” della regione di Rostov Aleksandr Filipenko.

Secondo i dati di “Sojuz Cernobyl” nella regione di Rostov i liquidatori in coda per il miglioramento delle condizioni abitative sono 3.500. Nel 2010, senz’aver fatto in tempo a ottenere un appartamento, sono morte 217 persone. Negli ultimi due anni in tutta la regione di Rostov per l’acquisizione di un’abitazione per i cernobyliani sono stati rilasciati in tutto quattro certificati.

Data: 04.02.2011
Fonte: www.vesti.ru
Traduzione: S.F.

11/03/11

25 ANNI DI CERNOBYL A KLINCY

Il 26 aprile fanno 25 anni dalla catastrofe di Cernobyl che secondo la classificazione dell’OMS è annoverata come “globale”.


Villaggio evacuato di Novyj Mir (Klincy) - foto S.F.

La realizzazione negli anni di un complesso di iniziative di riabilitazione ha permesso di alleggerire le conseguenze della catastrofe nella nostra città.

Questo è confermato anche dal «Programma complessivo 1990-1995 per la liquidazione delle conseguenze di Cernobyl e della situazione collegata a codesto incidente nella città di Klincy e nei villaggi di Zajmišče e Ardon’» approvato dal Soviet cittadino nel 1990. In esso era riportata la caratteristica economica della nostra città. Il numero degli abitanti era allora di 79.678. Ma a quei tempi funzionavano tutte le imprese industriali della città. La densità media di contaminazione del territorio cittadino riportata era di 2,64 Cu/km². Come tutti ci ricordiamo, quella cifra era stata abbassata di molto. Si dovette difendere le nostre istanze. Venne creato un laboratorio radiologico.

Vennero effettuate 343 misurazioni della densità della contaminazione del terreno da cesio-137 insieme al primario dell’Istituto scientifico I. Novosël’skij e al capo della città M. Lerner. I risultati ottenuti erano del tutto diversi, la densità di contaminazione del territorio della città e del villaggio di Zajmišče era di più di 6 Cu/km², valore che corrispondeva alla zona di residenza con diritto al trasferimento. Ma questo bisognava dimostrarlo a livello federale. La nostra missione insieme a M. Lerner all’Ente statale di controllo idro-ambientale e all’istituto per il monitoraggio ambientale Tajfun di Obninsk fu coronata da successo.

Il mio appello del 2 dicembre 1996 al presidente della Russia Boris El’cyn, al capo del Governo Viktor Černomyrdin, al presidente della Duma di Stato Gennadij Seleznëv, al Ministero delle emergenze e all’Ente statale di controllo sanitario, anch’esso ebbe il suo effetto positivo. Il 28 gennaio 1997 ricevemmo la conclusione della Commissione scientifica (RNKRZ). Questo materiale arrivò a mio nome, in quanto presidente del Comitato della Duma della regione di Brjansk per le questioni di Cernobyl. Il 26 marzo 1983 fu siglato un accordo tra il capo della città e il direttore dell’istituto Tajfun di monitoraggio ambientale per una ricerca più approfondita della situazione radioattiva nella città di Klincy. Il lavoro era capeggiato da V. Martynenko.

Venne effettuato un rilevamento approfondito della radioattività, vennero presi campioni di terreno, misurata la potenza della dose dei raggi gamma nei punti scelti, fatta l’analisi spettrometrica gamma dei campioni. Il prelievo dei campioni di terreno veniva effettuato nelle intersezioni di una rete di quadrati di 400 metri. La densità media di contaminazione del terreno da cesio-137 dai dati del 1993 a Klincy era di 7,33 Cu/km², ad Ardon’ di 4,42. In totale furono prelevati 424  campioni.

Dai risultati della spettrometria gamma la densità media di contaminazione da cesio-137 a Klincy era di 7,33 Cu/km². In città la concentrazione minima era di 1,33 Cu/km², quella massima di 32,39 Cu/km². A questo modo ottenemmo la “zona con dritto al trasferimento” nella nostra città, e altrettanto nel villaggio di Zajmišče.

Il successivo lavoro per la salvaguardia dello status di zone contaminate e per la protezione della gente, per il perfezionamento della Legge federale di Cernobyl è descritto nel libro Bol’ naša Černobyl (Il nostro dolore Cernobyl) edito in 5 volumi. Lo si può trovare nelle biblioteche cittadine.

Un grosso impegno in città è stato messo per la tutela dei diritti dei liquidatori e dei liquidatori-invalidi. Per la prima volta in tutta la Russia nella nostra città venne fondata, con la partecipazione attiva di V. Šlyk e N. Vyšnjakov, un’associazione dei liquidatori. Loro stessi istituirono ed elaborarono l’attestato di liquidatore, il quale rimase in vigore fino a quando venne omologato il modello nazionale russo. Ce ne sono di cose da ricordare…

Il controllo della situazione radioattiva in città e nei villaggi di Ardon’ e Zajmišče continua. Purtroppo, per il 2011 non è stato però approvato il programma finalizzato “Riabilitazione della popolazione e del territorio del distretto di Klincy della regione di Brjansk, colpito dall’effetto delle radiazioni in conseguenza della catastrofe di Cernobyl per gli anni 2011-2013”. E come se non bastasse, è stato soppresso il Comitato Cernobyl. Che cosa succederà in seguito, lo vedremo.

S.G. Kovalëv (presidente del Comitato per le politiche sociali e i problemi delle conseguenze della catastrofe di Cernobyl)

Data: 27.01.2011
Fonte: www.vashedelo.net
Traduzione: S.F.

Link al file PDF dell'articolo: 25 di Cernobyl a Klincy

Link all'articolo originale: 25 лет Чернобылю

LE PATATE ALIMENTO DI LUSSO…

I prezzi delle patate a Novozybkov continuano ad aumentare. E che le carote nei negozi costino più degli ananas da tempo ormai non fa più notizia. Il prezzo spropositato delle carote non ha tuttavia suscitato grande agitazione tra la gente, in quanto non è un alimento fondamentale, e inoltre le si può trovare a meno al mercato. I prezzi delle patate volati alle stelle invece non hanno lasciato indifferente nessuno. È incredibile ma è un fatto: nella regione di Brjansk il prezzo delle patate ha praticamente raggiunto quello dei frutti tropicali. Rispetto allo scorso anno, a Novozybkov sono schizzate da 10 a 30 rubli al kg (da 0,25 a 0,75 €). […]

Data: 16.02.2011
Fonte: www.novozybkov.su
Traduzione: S.F.

08/03/11

CI SI SPOSA DI MENO

All’Ufficio del registro civile si è fatto il bilancio del 2010. L’anno passato a Novozybkov si sono formate 337 nuove cellule famigliari, 52 in meno rispetto al 2009. Come pure negli anni scorsi non pochi neomariti e neomogli non sono di Novozybkov. Il valzer di Mendelssohn è risuonato all’Ufficio matrimoni per 45 coppie provenienti da fuori.

La stragrande maggioranza dei neosposi è convogliata a nozze per la prima volta. E tra loro primeggiano i rappresentanti del sesso femminile. Le ragazze che si sono sposate per la prima volta sono quasi tre volte tanto rispetto a quelle che hanno celebrato le seconde nozze, mentre i fidanzati sono all’incirca il doppio. Più di 300 persone si sono sposate in età tra i 18 e i 24 anni, 140 tra i 24 e i 34. Le ragazze più frequentemente si sposano tra i 18 e i 24 anni, mentre i ragazzi tra i 24 e i 34. In un’età più avanzata hanno detto addio alla vita da scapoli 124 persone. Il fidanzato più anziano aveva 78 anni, la sua sposa 75. Soltanto una coppia di neosposi non aveva ancora compiuto 18 anni.

Nel 2010 non soltanto ci si è sposati di meno rispetto al 2009, ma ci sono stati anche meno divorzi. Se nel 2009 erano stati registrati 237 divorzi, nel 2010 solamente 211. L’età in cui si divorzia di più va dai 25 ai 39 anni.

Data: 09.02.2011
Fonte: www.novozybkov.su
Traduzione: S.F.

07/03/11

PROGETTO DUBRAVA 2011 - MATERIALI

PROGETTO DUBRAVA 2011 - CAMPAGNA ADESIONI


Si apre la campagna adesioni al progetto Dubrava 2011.

Anche nel 2011 la situazione del risanamento dei bambini di Cernobyl in Russia rimane molto precaria. Il comitato per le politiche giovanili della regione di Brjansk – che gestisce l’organizzazione attraverso fondi regionali – al momento riesce a garantire la campagna di risanamento nei vari sanatori della regione fino a fine maggio 2011, quindi solo per una piccola parte dei bambini che ne dovrebbero usufruire. Dopodiché, da giugno in avanti, non si sa se ci saranno fondi o meno per i programmi di risanamento dei bambini.

Tra i tanti bambini russi che non riescono ad andare in sanatorio (a differenza della Bielorussia dove tutti i bambini residenti in zona contaminata hanno diritto ad almeno un periodo di risanamento all’anno) cerchiamo quindi di selezionare quelli più svantaggiati.


OBIETTIVO DEL PROGETTO: Risanamento terapeutico, nel corso del 2011, di bambini e adolescenti russi residenti nelle province rimaste fortemente contaminate in seguito all’incidente nucleare di Cernobyl del 1986.

CENTRO D’ACCOGLIENZA: Sanatorio Dubrava, situato in zona non contaminata, in località Beloberežskaja Pustoš’, a 30 km dal capoluogo regionale Brjansk, nella Federazione Russa.


NUMERO BAMBINI: 50-70

PERIODI DI RISANAMENTO:
Maggio-giugno (50 bambini) e dicembre (20 bambini) 2011

CATEGORIE DEI BAMBINI BENEFICIARI:
  • Bambini e adolescenti in età scolastica (classi 1-9, età 7-15 anni) delle scuole rurali delle province contaminate di Novozybkov e Zlynka.
  • Si privilegiano i bambini di salute più cagionevole o segnalati con particolari patologie e quelli provenienti da famiglie con forte disagio socio-economico.
La selezione verrà effettuata dagli assessorati all’Istruzione della province di Novozybkov e di Zlynka in collaborazione con la nostra referente Marija Burceva, che si occuperà della raccolta delle schede informative dei bambini e del materiale di rendicontazione.

COSTO QUOTA RISANAMENTO: 400 € per ogni bambino
La quota comprende:
350 € per il pacchetto-risanamento: viaggio in pullman a/r dal capoluogo di provincia di residenza, vitto (5 volte al giorno), alloggio in stanze da 3-4 posti, procedure terapeutico-riabilitative, misurazione della radioattività, programmi ricreativi e sportivi quotidiani, spettacoli, gite nei dintorni;
50 € di spese organizzative (sostegno referenti in Russia, costi delegazioni in loco, lavoro del coordinatore).

EDUCATORI E VOLONTARI:
I bambini, a prescindere dalla loro provenienza, nel sanatorio vengono divisi per gruppi d’età; ogni “squadra” viene affidata a due educatori-animatori.
È prevista la presenza di nostri volontari italiani durante il soggiorno dei bambini. I gruppi interessati a inviare volontari lo comunichino.
Nei limiti del possibile (dipenderà sia dal numero dei volontari che da quello delle quote-bambino che saremo in grado di garantire al sanatorio) faremo in modo che la permanenza dei volontari nel sanatorio sia gratuita o con un costo basso.
La figura del volontario, pur non avendo responsabilità nei confronti dei bambini, dovrà essere una figura attiva e integrata nei programmi ricreativi del sanatorio. Per questo si privilegiano volontari giovani, con precedenti esperienze educativo-pedagogiche. Essendo un sanatorio per statuto atto esclusivamente al soggiorno di bambini, non è possibile il soggiorno di adulti in qualità di osservatori-villeggianti.
Sarebbe meglio che i volontari parlassero almeno un po' di russo, questo per rendere meno problematica la loro integrazione nel sanatorio e interazione con bambini ed educatori locali. L'inglese è poco parlato nella regione di Brjansk.
In ogni caso per agevolare la presenza dei volontari cercheremo di garantire la presenza di un nostro referente-interprete (o italiano o russo) per ogni turno.

MATERIALE INFORMATIVO E DI RESOCONTO:
I soggetti (circoli, comitati, enti, comuni, persone) che sponsorizzano le quote risanamento dei bambini riceveranno:
-        una scheda informativa bilingue con fotografia e con informazioni socio-sanitarie per ogni bambino (prima del periodo di risanamento);
-        un resoconto sanitario da parte del sanatorio (dopo il periodo di risanamento);
-        una relazione riassuntiva sullo svolgimento del turno (dopo il periodo di risanamento).
-        Materiale video e fotografico di testimonianza sullo svolgimento del turno.

PER ADERIRE AL PROGETTO:

BANCA BL – ag. STRESA
IBAN - IT 23 E 03204 45680 000000000246
intestato a: LEGAMBIENTE CIRCOLO IL BRUTTO ANATROCCOLO

Causale: circolo di ________________ per progetto Dubrava

SITO INTERNET DELLA SCUOLA DI DOBRODEEVKA

La scuola del villaggio russo di Dobrodeevka - gemellata con il Comune di Baveno nell'ambiti del progetto "Villaggi Amici" - ha un suo nuovo sito Internet. Lo annuncia il giovane direttore Ivan, che lo ha appena creato. Il sito è in russo.
Ecco il link: www.dobrodoosh.ucoz.ru

A LUGANSK SI È TENUTA UN’INIZIATIVA DI PROTESTA DI MASSA CONTRO LA RIDUZIONE DEI BENEFICI PER I CERNOBYLIANI

Il 16 febbraio si è tenuto un meeting al quale hanno partecipato 400 abitanti di Lugansk (Ucraina) che protestano contro la riduzione degli assegni sociali.

I promotori della protesta sono il Soviet regionale dei veterani, l’organizzazione regionale ucraina dei veterani dell’Afghanistan, “Sojuz Cernobyl”, il Partito comunista d’Ucraina e rappresentanti di altre organizzazioni pubbliche e di partito delle varie province.
I partecipanti esigono di lasciare i benefici come sono oggi. Tutti i presenti hanno votato perché il progetto di legge venga respinto.

Ricordiamo che il 14 gennaio 2011 il Gabinetto dei ministri dell’Ucraina ha preso in esame il progetto di legge 7562, con il quale si ridurrebbero significativamente gli assegni sociali a favore dei cernobyliani e dei veterani di guerra. […]

Data: 16.02.2011
Fonte: www.cxid.info
Traduzione: S.F.

04/03/11

LA VEGETAZIONE CONTINUA AD ACCUMULARE RADIONUCLIDI

Nonostante la catastrofe di Cernobyl risalga a più di vent’anni fa, il livello di accumulo di radionuclidi della vegetazione delle province colpite rimane piuttosto elevato e pericoloso per la salute dell’uomo. Lo hanno affermato in una conferenza a Černigov i botanici di Ucraina, Russia e Bielorussia, che partecipano al progetto congiunto “Flora e vegetazione dei territori contaminati da radiazioni delle regioni di Brjansk (Ru), Černigov (Ua) e Gomel’ (By) nel periodo postcernobyliano”.

I dottori in scienze biologiche – e professori delle università di Gomel’ e Brjansk – Leonid Sapegin e Aleksej Bulochov riferiscono che le ricerche effettuate hanno dimostrato che nei territori contaminati dalle radiazioni di queste tre regioni confinanti in tutti i tipi di piante – medicinali, foraggere e alimentari – il livello di concentrazione di cesio-137, cesio-134 e stronzio-90 supera significativamente i limiti normativi ammessi, in alcuni posti di parecchie volte. Secondo gli scienziati, sono proprio tali dosi – ma anche minori – a stimolare lo sviluppo delle malattie oncologiche, il numero delle quali in tutti e tre i paesi è in aumento.

«Sia noi, geobotanici bielorussi, che quelli di Černigov, siamo giunti a una conclusione poco consolante: è necessario prendere provvedimenti speciali, per cui in ogni centro abitato deve essere compilata una carta di grosse dimensioni con riportati il livello della radioattività e i luoghi contaminati. Inoltre, in ogni famiglia ci deve essere un dosimetro domestico per la misurazione dei prodotti naturali. In molti posti funghi, frutti di bosco e piante medicinali non li si deve categoricamente raccogliere» – ha detto Bulochov.

Secondo gli studiosi, è tuttora contaminata anche una serie di prati che vengono utilizzati per l’ammasso del fieno e il pascolo del bestiame. Per il momento gli studiosi non hanno ancora stabilito in quali periodi della loro vegetazione le piante accumulino i radionuclidi con particolare intensità e perché nei terreni poveri sabbiosi l’accumulo avvenga in misura significativamente maggiore che non in quelli ricchi; per questo ritengono che sia indispensabile proseguire le ricerche.

«Nella zona di Černigov la situazione è migliore che nelle regioni di Brjansk e di Gomel’. La superficie di appezzamenti contaminati lì è minore ed è composta a mosaico. Essi sono stati localizzati e si trovano sotto controllo. Ma io ritengo che sia necessaria un’istruzione generale della popolazione e un dosimetro in ogni famiglia. Il fatto è che nei boschi contaminati la gente non passa solamente dove sono stati messi gli appositi cartelli», – fa notare Aleksandr Lukaš, dottore in scienze biologiche e professore della cattedra di ecologia e tutela ambientale dell’università di Černigov.

Il progetto biennale “Flora e vegetazione dei territori contaminati da radiazioni delle regioni di Brjansk (Ru), Černigov (Ua) e Gomel’ (By) nel periodo postcernobyliano” è realizzato con il sostegno dei fondo delle ricerche fondamentali di Ucraina, Russia e Bielorussia. I risultati verranno pubblicati nel marzo del 2011.

Data: 23.12.2010
Fonte: www.ukrinform.ua
Autore: Natalja Potapčuk
Traduzione: S.F.

02/03/11

DIARIO DI ALINA DA DUBRAVA - 3

Il 21 febbraio si è positivamente concluso il turno al sanatorio a Dubrava dove c'erano 15 bambini inviati tramite la nostra organizzazione. Ecco qui di seguito la terza e ultima parte del diario di Alina.

Controllo delle radiazioni - Dubrava, febbraio 2011

DIARIO DI ALINA - 3

14 febbraio (lunedì) Al mattino le procedure sanitarie, il cocktail d’ossigeno alle 12.00. Poi con la nostra squadra abbiamo preparato il nostro numero per il concorso “Soap opera”. Alle 16.30 al sanatorio si è esibito il circo. Alle 19.30 si è tenuto il concorso “Epidemia d’amore”. E la sera, dopo la discoteca, siamo andati al “caffè notturno”. Là abbiamo preso il tè con la torta e abbiamo giocato a giochi vari.

15 febbraio (martedì) Al mattino le procedure e il cocktail d’ossigeno. Passeggiata all’aperto. Con la nostra squadra il concorso a quiz «Indovina un po’!». Alle 16.30 il concorso “Soap opera”, in cui siamo arrivati terzi. E alla sera il programma d’improvvisazioni teatrali, ci siamo divertiti molto.

16 febbraio (mercoledì) La giornata è cominciata come sempre con le procedure, dopodiché abbiamo provato le canzoni per il Giorno dei festeggiati. Con la squadra il quiz “Grandi e celebri”. Alle 16.30 lo spettacolo dedicato al “Giorno del festeggiato”. E alle 19.30 si è tenuta l’asta, nella quale abbiamo speso i gettoni guadagnati nei vari giochi (indovinelli, sportivi, danzanti ecc.).

17 febbraio (giovedì)  Al mattino le procedure, il cocktail. Nella nostra squadra ci hanno raccontato “cosa c’è d’interessante al mondo”. Alle 16.30 il teatro delle bambole “Potecha” con lo spettacolo “Allegro carnevale”. E alla sera la discoteca.

18 febbraio (venerdì) Le procedure sono terminate quasi per tutti. Alle 11.00 le prove per il concerto finale. Nella squadra ci hanno raccontato “I nuovi miracoli del mondo”. Alle 16.30 abbiamo guardato il programma di danze del collettivo “Elegia”. Alle 19.30 c’è stato il film «L’apprendista dello stregone».

19 febbraio (sabato) Alle procedure sono andati soltanto quelli che ne avevano ancora. Alle 13.00 la gita al cinema 3D. È piaciuto molto a tutti. Più tardi abbiamo giocato al quiz “Ci credo – non ci credo”. Alla sera la discoteca.

20 febbraio (domenica) Giorno festivo. Oggi era in programma l’uscita al circo di Brjansk. Più tardi le prove per lo spettacolo. Alle 19.30 lo “Spettacolo d’addio” e la discoteca d’addio.

21 febbraio (lunedì) È arrivato il giorno della partenza. Dispiace tantissimo separarsi da Dubrava. Ci hanno fatto salire su dei pullman molto comodi e siamo partiti per tornare a casa.