Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

30/09/16

RICORDI DI UNA TESTIMONE - ВОСПОМИНАНИЯ ОЧЕВИДЦА

 
Abbiamo tenuto un dibattito assai interessante – “I ricordi di Cernobyl” – tra gli insegnanti del nostro ginnasio, durante il quale è venuta fuori una lettera (datata maggio 1986) di un’insegnante della città di Pripjat’. Te la mando, l’unica cosa è che non mi hanno dato le iniziali dell’autore, tutto in via confidenziale, così l’ho chiamata Ricordi di una testimone.
Elena Ginzburg
(eko-club “Costellazione”, Klincy)
Мы проводили очень интересную дискуссию “Воспоминание о Чернобыле” среди учителей нашей гимназии, где нам прочитали письмо (май 1986 года) учительницы города Припяти. Отправляю тебе его, единственное, мне не дали инициалы автора, всё конфиденциально, и я назвала это так: “Воспоминания очевидца”.
Елена Гинзбург
(эко-клуб “Созвездие”, Клинцы)


RICORDI DI UNA TESTIMONE

un’insegnante di Pripjat’ che preferisce rimanere nell’anonimato

Sabato 26 aprile, prima dell’inizio delle lezioni, gli insegnanti vennero tutti invitati nella sala insegnanti. Fu detto di chiudere ermeticamente le finestre, di non far uscire i bambini dalle classi fino a nuova disposizione. Poi fecero avvicinare alla scuola dei pullman e portarono i bambini ciascuno a casa propria.
Sempre gli stessi pullman cominciarono a presentarsi anche davanti a tutti gli ingressi dei palazzi, aveva avuto inizio l’evacuazione degli abitanti. Dissero di prendere con sé soltanto lo stretto necessario. Ci trasportarono nella zona dei 30 chilometri, dove alloggiammo in dei tendoni fino a che ci fecero tutti gli esami. Dopodiché ci permisero di partire per andare dai nostri parenti.
In maggio fu annunciato che si poteva ritornare a Pripjat’ per prendere le cose necessarie. Ma da prendere c’era ben poco. Tappeti, mobili, elettrodomestici – tutto era contaminato e radioattivo.
Così in un solo momento perdemmo tutto.
Ci dettero un risarcimento, ci fecero scegliere un luogo di residenza.
E così sono finita a Kirovograd, perché qui ci misero subito a disposizione il nuovo alloggio.

Pripjat’
Maggio 1986

ВОСПОМИНАНИЯ ОЧЕВИДЦА

учительницы г. Припяти, которая не желает себя называть

В субботу, 26 апреля, перед началом занятий, учителей пригласили в учительскую.  Было сказано закрыть плотно окна, детей из классов не выпускать до особого распоряжения. Затем к школе подгоняли автобусы,  и детей развозили по домам.
Также автобусы подавались к каждому подъезду домов, началась эвакуация жителей. С собой сказали взять только необходимые вещи. Нас вывезли в 30-ти километровую зону, где жили в палатках до полного обследования. Затем разрешили уехать к родственникам.
В мае было объявлено, что можно вернуться в Припять, забрать необходимые вещи. Но взять было нечего. Ковры, мебель, бытовая техника – всё было заражено и радиоактивно.
Так в одночасье мы потеряли всё.
Нам выплатили некоторую компенсацию, предложили выбор на местожительство.
Так я оказалась в Кировограде, потому что здесь сразу же предоставили новое жильё.

Г. Припять
Май 1986 года


29/09/16

ANATOLIJ ROSLOVEC, LIQUIDATORE - АНАТОЛИЙ РОСЛОВЕЦ, ЛИКВИДАТОР

Video-intervista ad Anatolij Roslovec, liquidatore di Cernobyl di Klincy (regione di Brjansk, Russia).

Видео-интервью Анатолия Рословца, ликвидатора Чернобыля из города Клинцы (Брянская область, Россия).
 
 
Autori: volontari dell'eko-club "Sozvezdie" di Klincy
Data: ottobre 2010
Luogo: Klincy (Russia)
Operatore: Jurij Otrjaskin.
Sottotitoli e montaggio: S.F.

Авторы: волонтёры эко-клуба "Созвездие" г. Клинцы
Дата: октябрь 2010 года.
Место: Клинцы
Оператор: Юрий Отряскин
Субтитры и монтаж: С.Ф.
 

VIAGGIO IN RUSSIA AGOSTO 2016 - ALTRE FOTO

Fotografie del recente viaggio in Russia effettuato da una delegazione del Brutto anatroccolo fatte da Maria Luisa di Cagliari. Ecco il link alla galleria fotografica:


 

28/09/16

VALERIJ - ВАЛЕРИЙ

Autore: Carlo Spera
Tratto da: 
“Viaggio al termine della notte.
20 anni dopo l'esplosione della centrale di Cernobyl”
Casa editrice: ViediMezzo
Data: 2006
 




 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
VALERIJ

Direttore del centro di riabilitazione infantile “Sidelniki” (Bielorussia)

Quando eravamo alla centrale nucleare di Cernobyl abbiamo notato che il personale non aveva protezioni. Di nessun tipo. Secondo lei, che è un medico, chi lavora lì corre dei rischi?

Sì, quelle persone corrono dei rischi. È molto pericoloso. In pratica si guadagnano legalmente un tumore. Le radiazioni non si vedono, ma ti distruggono dentro.

E allora perché accettano di lavorare in quel posto?

Ci sono persone che per un po’ di soldi farebbero qualsiasi cosa. Tuttavia un terzo del territorio della Bielorussia è stato colpito e oggi è ancora contaminato. Il problema vero è che per un po’ di tempo dopo l’esplosione c’è stata grande attenzione da parte dell’opinione pubblica nazionale e mondiale, mentre adesso l’interesse è sfumato.

È il motivo che ci ha spinto a intraprendere questo lavoro.

Purtroppo non sappiamo granché, e soprattutto che cosa succederà ai nostri bambini. Intendo a livello genetico. La salute dei bimbi con i quali vengo a contatto è molto precaria. Voglio dichiarare che la situazione è critica. Il novanta percento dei bambini è malato.

Questa percentuale si riferisce ai bambini che entrano in contatto con lei?

No, si riferisce a tutti i bambini che vivono in zone contaminate.

Intervista di Carlo Spera

IL REGNO UNITO COSTRUISCE LA CENTRALE NUCLEARE PIÙ COSTOSA DELLA STORIA, NEL 2016




hinkley point

Londra ha approvato la costruzione della centrale nucleare più costosa della storia, quella di Hinkley point. Perché in ballo ci sono investimenti miliardari con la Cina.
 
Sarà costruita nel sudovest dell’Inghilterra (Regno Unito) la nuova centrale nucleare di Hinkley point che il governo britannico ha approvato accogliendo il controverso piano di Électricité de France (Edf) e del suo partner cinese, la Chine General Nuclear Power Corporation (Cgnpc). Saranno costruiti due reattori nucleari che, una volta in funzione, dovrebbero garantire il 7 per cento del fabbisogno energetico del Regno Unito. Un lavoro di costruzione che durerà 10 anni se verranno rispettati i tempi e che costerà 18 miliardi di sterline, circa 24 miliardi di dollari.

Qualche mese fa, la decisione era stata rimandata dallo stesso primo ministro britannico, Theresa May, che aveva deciso di prendersi il tempo necessario per rivedere il progetto approvato dal suo predecessore, David Cameron. L’ex primo ministro lo aveva promosso come uno dei modi più efficaci per ridurre le emissioni di CO2. Le preoccupazioni maggiori riguardavano la portata del finanziamento e se il coinvolgimento di un colosso cinese in una centrale nucleare in territorio patrio fosse o meno un rischio per la sicurezza.


Data: 22.09.2016
Fonte: www.lifegate.it



27/09/16

DISATTIVAZIONE NUCLEARE, ANCORA IN RITARDO IN LITUANIA, BULGARIA E SLOVACCHIA


Disattivazione nucleare, ancora in ritardo in Lituania, Bulgaria e Slovacchia
Risultati immagini per nucleare lituania

L’attuazione dei programmi Ue di finanziamento istituiti per la disattivazione (decommissioning) nucleare in Lituania, Bulgaria e Slovacchia non hanno creato gli incentivi corretti per una disattivazione tempestiva ed economicamente efficiente. In base a una nuova relazione della Corte dei conti europea, il costo stimato della disattivazione dei reattori nucleari di prima generazione di concezione sovietica tre Stati ammonterà almeno a 5,7 miliardi di euro, e potrebbe raddoppiare se si includono le spese di smaltimento finale dei rifiuti ad alta attività.

Infatti, il deficit di finanziamento per la disattivazione in Lituania è aumentato dall’ultimo audit della Corte e i costi ora superano di 1,6 miliardi di euro i finanziamenti. I deficit di finanziamento stimati da Bulgaria e Slovacchia ammontano, rispettivamente, a 28 milioni di euro e 92 milioni di euro. Benché spetti in ultima istanza ai tre Stati membri far sì che siano disponibili risorse finanziarie adeguate tanto per la disattivazione quanto per lo smaltimento finale, il cofinanziamento da essi assicurato per i programmi Ue di disattivazione rimane molto limitato. La Commissione non ha emanato orientamenti chiari sugli obblighi di cofinanziamento. Il numero di effettivi è diminuito in tutte tre le centrali rispetto a quando erano pienamente operative, ma una parte dei fondi Ue viene usata a copertura dei costi del personale addetto al mantenimento delle stesse in sicurezza. Nel 2011, la Commissione ha indicato che non prevede alcuna proroga del sostegno finanziario dell’Ue oltre il 2020.


Data: 26.09.2016
Fonte: www.greenreport.it


LA PRIMAVERA DI UN CERNOBYLIANO - ВЕСНА ЧЕРНОБЫЛЬЦА

Autore: Vasilij Shlyk, poeta di Klincy (Russia)
Data: 2004
Traduzione e sottotitoli: S.F.

Автор: Василий Шлык, поэт г. Клинцы
Дата: 2004
Перевод и субтитры: С.Ф.



Весна Чернобыльца

Горе от Чернобыля,
Болеют люди все.
Нестарые два тополя
Усохли в полосе.

Я живой, а толку –
Устал давным-давно.
Скворец поёт без умолку,
Что мне хворать грешно.

Весна настала новая,
Растаял лёд и снег.
В лесу хвоя сосновая
Запахла – силы нет.

«Погодите, милые!» –
Кричу своим годам.
Дела мои унылые,
Но виду не подам.

Скоро почки тронутся
Берёзок во дворе,
Они невесты-скромницы
При радостной поре.

Мне бы в рощу дальнюю
Трусцою пробежать,
Как порой недавнею,
Озоном подышать.

Характеру мятежному
Чернобыль удружил,
С бедой живу по-прежнему
Из последних сил.

Май 2004 г.


La primavera di un cernobyliano

Il dolore di Cernobyl,
Sta male ogni persona.
Due giovani pioppi
Rinsecchiti nella zona.

Sono vivo, ma a che pro –
Sono stanco da tempo ormai.
Lo stornello canta senza sosta,
Che peccato star malato, ahi.

È giunta la nuova primavera,
Si è sciolto il ghiaccio, e la neve.
Nel bosco i rami dei pini
Profumano – la forza è lieve.

«Aspettate, miei cari!» –
Grido ai propri anni.
Le mie cose van tristemente,
Ma farò finta di niente.

Presto le gemme sbocceranno
Delle betulle nel cortile,
Son modeste fidanzate
Nella stagione della letizia.

Potessi nel boschetto lontano
Correre a fare jogging,
Come in un tempo recente
Respirare l’ozono.

Al carattere irrequieto
Cernobyl ha reso un servizio,
Assieme al dolore vivo come prima
Con le mie ultime forze.

Maggio 2004

23/09/16

IL SOFFIO DEL VENTO. DA CHERNOBYL A CAORSO TRENT'ANNI DOPO


Il soffio del vento

Da Chernobyl a Caorso trent'anni dopo
 
Claudio Arzani

2016
126 pagine
Edizioni Pontegobbo

Il 26 aprile 1986, il reattore n. 4 della Centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, esplose sviluppando un vasto incendio. Una nuvola di materiale radioattivo fuoriuscì ricadendo su vaste aree intorno alla Centrale, rendendo necessaria l’evacuazione di trecentotrentaseimila persone. In Italia la notizia venne data solo tre giorni dopo: “Ma non c’è da preoccuparsi”, titolavano i giornali. Invece “il soffio del vento” spinse l’invisibile nube radioattiva su buona parte dell’Europa e arrivò nel nostro Paese il 1° maggio, in una splendida giornata di sole. Trent’anni dopo il problema nucleare purtroppo è ancora ben presente. Intanto un secondo grave incidente si è verificato in Giappone, l’inquinamento radioattivo continua a essere presente, specie in Ucraina e Bielorussia; sono ancora tanti i ‘bambini di Chernobyl’ che hanno bisogno di assistenza, per finire con il problema delle scorie radioattive prodotte anche da centrali dismesse da anni, come quella di Caorso, e che nessuno ha il coraggio di decidere dove mettere. Per tacere infine una grande verità: il nucleare è anche civile, ma innanzitutto resta una minaccia militare.

(dalla presentazione sulla pagina di Pontegobbo Edizioni)