«Tessa aprì la porta sul buio del bosco». Inizia così La ragazza selvaggia
di Laura Pugno (Marsilio, 174 pagine, 16.30 euro), uno dei cinque libri
finalisti al Campiello, il premio letterario di Confindustria Veneto.
Un incipit che trascina subito dentro l’oscurità assoluta del bosco di
notte, ma evoca anche quel buio che permea tutto il romanzo. Uomo,
natura, inquietudini, pulsioni interiori, misteri dell’animo sempre in
bilico tra il bene e il male. Un buio che avvolge protagonisti e
paesaggio, costringe ad affrontare le voragini (spesso oscure) dentro di
noi. La storia è originale, introduce molti spunti di riflessioni,
tutti importanti. Due bimbe, sorelle gemelle, nate nel paese della
catastrofe di Cernobyl, vissute qualche anno nel «buio» degli
orfanatrofi di quel paese, poi adottate da un ricco industriale con la
moglie. Una delle gemelle, Nina, è bellissima, solare, subito adorata da
tutti. L’altra, Dasha, chiusa in se stessa, non parla, vive nell’ombra
della sorella. Fino a quando sparisce nel bosco.
Data: 31.07.2017
Fonte: www.corrieredelveneto.it
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