Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

06/02/20

NUCLEARE: IL VIAGGIO DEI RIFIUTI RADIOATTIVI DALL'ITALIA ALLA SLOVACCHIA

 
 
L'Italia è Paese denuclearizzato, ma la filiera radioattiva non si è mai veramente interrotta. Il trasferimento dei rifiuti delle centrali dismesse è attività coerente con i processi di decommissioning, l’ultima fase del ciclo di vita di un sito nucleare.

Dall'ex centrale nucleare di Caorso a Piacenza, la più grande d’Italia, in attività dal 1981 al 1987, è partito il primo dei 33 trasporti previsti, per trasferire circa 5.600 fusti, contenenti resine e fanghi radioattivi. Destinazione dei residui è l’impianto di Bohunice, in Slovacchia, per il loro trattamento e condizionamento.


Data: 29.01.2020
Fonte: euronews.com

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