Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

02/04/19

LA GERMANIA DICE ADDIO AL NUCLEARE, MA NON SA DOVE METTERE LE SCORIE



La prima economia europea ha sette impianti nucleari ancora in funzione. Entro il 2022 saranno tutti chiusi, ma come e dove saranno smaltite le scorie? Alcune potrebbero finire nelle nostre cucine?

n gigantesco robot demolitore è appollaiato sulla torre di raffreddamento della centrale nucleare di Mülheim-Kärlich. Secondo alcuni l’impianto dovrebbe restare lì dov’è a futura memoria, mentre per altri è solo un simbolo da eliminare che rappresenta l'arroganza dell'umanità. Così nel 2004, sette anni prima del disastro di Fukushima, è iniziata la dismissione del reattore costruito negli anni '70: costerà 1 miliardo di euro e richiederà due decenni per essere completata.


Data: 01.04.2019
Fonte: www.lastampa.it

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