Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

14/10/19

IL MIO NOVOKEMP


Novokemp, 3° turno 2019 (24 luglio - 13 agosto)
 
L’inizio dell'esperienza in Russia, personalmente, non è stato molto tranquillo per due motivi: non mi sentivo pronta e abbastanza informata sulle cose più pratiche del campo Novokemp e avevo dubbi sulla mia preparazione e conoscenza linguistica del russo.

Nonostante ciò mi sono trovata davvero bene con le ragazze al mio fianco (Francesca, Alessia e Chiara) e con la nostra “tutor” Ksenija, che è sempre stata disponibile nel spiegare ciò che non capivamo, parlare con calma e farci sentire a nostro agio.

Ci sono molte cose positive che mi sono portata a casa: nuovo lessico, più scioltezza nella lingua russa, la conoscenza di una realtà nuova e diversa da quella italiana, bambini sempre gentili e con il sorriso, ragazzi interessati a conoscerci, amicizie e affetti.

Le poche cose negative sono state il cibo, da italiana è sempre difficile adattarsi ad abitudini culinarie estranee alle mie, e il fatto che in alcuni momenti non mi sentivo coinvolta nelle attività, un po’ per la difficoltà della lingua e un po’ per le poche informazioni che avevamo.

Consiglierei a chiunque di fare questa esperienza perché serve per una crescita personale e professionale, l’importante è mettersi sempre in gioco e non tirarsi indietro, provare anche con il rischio di sbagliare.

Suggerisco agli organizzatori di dare più informazioni pratiche riguardo al posto prima della partenza (presenza di internet, preparazione dei kružok in anticipo, sapere che ci si traveste e ci si trucca in molte giornate a tema, avere chiare tutte le informazioni riguardanti i soldi e i pagamenti necessari).

Infine, ringrazio Radimici e Legambiente per aver permesso a me e alle altre ragazze di fare questa indimenticabile esperienza.

Melania Mapelli - 20 anni
 Università Statale di Milano
(sede di Sesto San Giovanni)
Mediazione linguistica e culturale

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