Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

22/10/19

LA PRIMA VOLTA A NOVOKEMP


Quest’anno sono andata per la prima volta a Novokemp, al terzo turno. Non ero mai stata prima in un campo del genere e per questo Novokemp era per me una novità.
A fare questo viaggio mi hanno invogliato le mie compagne di scuola, che dicevano bene di questo campo.

E dunque, giunto il “giorno X”, ho salutato i miei genitori e sono partita. Ero contenta che la strada non fosse tanto lunga. Però ero un po’ presa dal panico: che cosa mi avrebbe aspettato là per i prossimi 21 giorni?
All’arrivo siamo stati accolti calorosamente dagli organizzatori.
Nel territorio del campo c’erano molti giochi divertenti e questo mi ha sollevato l’umore e fatto passare il panico.
Poi ci hanno assegnato alle casette, io sono finita nella numero sei.
Ero insieme alle mie coetanee, per questo mi sono subito sentita bene. Abbiamo fatto un giro di perlustrazione. La mia prima impressione è stata molto positiva.
Abbiamo fatto conoscenza con le nostre educatrici e con gli altri bambini delle stanze vicine e mi sono sentita a mio agio.
Poi è arrivato il momento del pranzo in mensa. Non sono rimasta delusa, ci hanno dato un buonissimo sfornato di patate. Qui mi piace.
Nei giorni successivi ci siamo abituati al ritmo sostenuto del campo. Tutti i giorni ci divertivamo, facevamo nuove conoscenze e ci preparavamo alla Giornata dei genitori.
E proprio in quel giorno abbiamo mostrato ai nostri genitori l’unità della nostra “famigliola”.
Non vorrei poi dimenticarmi della “candela”, la riunione serale che facevamo un giorno sì e uno no che ci riempiva di gioia per la sua calorosa atmosfera.
Inoltre ho aperto un mio business nel “Gioco business”. Ho consolidato le mie amicizie. E la stanza dell’orrore è stata ineguagliabile.
In tal modo posso dichiarare che Novokemp mi ha lasciato solamente emozioni e ricordi positivi.
È stato veramente difficile separarsi da tutti, ma io ho promesso che sarei tornata.
Perché Novokemp non è un posto dove venire una volta sola.

Kira Gulickaja (15 anni, villaggio di Vyškov)

Nessun commento:

Posta un commento