Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

12/08/19

GREENPEACE LANCIA ALLARME RADIAZIONI IN RUSSIA: A SEVERODVINSK SONO 20 VOLTE PIÙ ALTE DOPO L’INCENDIO NELLA BASE NAVALE


Greenpeace lancia allarme radiazioni in Russia: a Severodvinsk sono 20 volte più alte dopo l’incendio nella base navale



Giovedì 8 agosto, l’area di Severodvinsk, nella regione subartica della Russia, è stata teatro di un incendio provocato dall’esplosione di un motore a razzo a propellente liquido in una base militare, che ha provocato la morte di due persone e il ferimento di altre sei.


Dopo l’esplosione, stando ai dati della sezione regionale del ministero delle Emergenze russo, è stato registrato un aumento di 20 volte del livello delle radiazioni. A denunciarlo è Greenpeace Russia, che chiede al Rospotrebnadzor, l’autorità russa per i consumatori, di valutare queste informazioni e determinare «quali radionuclidi sono stati dispersi nell’aria e se esiste una minaccia per la salute umana» .

«Dobbiamo capire che picco di radiazioni sia avvenuto nelle città più vicine a Severodvinsk», ha detto al Moscow Times Rashid Alimov, capo del programma energetico di Greenpeace Russia. «Se è stata rilasciata una quantità abbastanza grande di radionuclidi, possiamo aspettarci che i servizi norvegesi lo registrino».


Data: 09.08.2019
Fonte: www.open.online

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