Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

12/08/19

IL “SARCOFAGO” DI CHERNOBYL, CHE HA CONTRIBUITO A CONTENERE LA DIFFUSIONE DELLE RADIAZIONI, È SUL PUNTO DI COLLASSARE E VA ABBATTUTO


Il “sarcofago” di Chernobyl, che ha contribuito a contenere la diffusione delle radiazioni, è sul punto di collassare e va abbattuto



“La rimozione di ogni elemento aumenterà il rischio di crollo delle pensiline che a sua volta causerà il rilascio di grandi quantità di materiali radioattivi” ha detto la società in una dichiarazione.

Ma qualsiasi radiazione che viene rilasciata probabilmente non arriverà fin nell’atmosfera. Negli ultimi nove anni, i lavoratori hanno costruito un guscio di 32.000 tonnellate attorno al sarcofago. Le sue parti sono state assemblate in Italia, quindi consegnate al cantiere tramite 18 navi e 2.500 camion.

Il guscio completo, noto come New Safe Confinement, è stato sistemato nella sua posizione finale nel 2016, a quel punto è diventato il più grande oggetto terrestre mai mosso dagli umani. La struttura è stata presentata al pubblico a luglio. Si prevede che l’area rimarrà confinata per un altro secolo, dando ai lavoratori abbastanza tempo per riparare il sito.


Data: 09.08.2019
Fonte: www.it.businessinsider.com
 


 

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