Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

19/08/19

L’ARTICO MINACCIATO DA UNA CENTRALE NUCLEARE GALLEGGIANTE


L’Artico minacciato da una centrale nucleare galleggiante

 

Gli scettici la chiamano “Chernobyl galleggiante”, una centrale nucleare galleggiante per dare energia elettrica alle piattaforme petrolifere. Una grande minaccia per l’intero ecosistema artico.


https://www.lifegate.it/app/uploads/centrale-nucleare-galleggiante.jpg

Non bastava l’incidente nucleare avvenuto la settimana scorsa in una base militare russa, a minacciare l’Artico serviva anche una centrale nucleare galleggiante. Si chiama Akademik Lomonosov, è un impianto nucleare galleggiante realizzato dai russi. La centrale è composta da 2 reattori del tipo KLT-40, per una potenza complessiva di 70 megawatt. Si tratta della seconda centrale nucleare galleggiante costruita al mondo, dopo l’impianto americano Sturgis.

La nave è salpata dal cantiere navale di San Pietroburgo nel 2018, è stata rimorchiata fino a Murmansk, porto di mare sulla baia di Kola a 32 km dal Mare di Barents, dove i due reattori sono stati caricati con materiale radioattivo.

La centrale nucleare galleggiante è poi stata trainata per 5mila chilometri fino all’Artico, dove entrerà in servizio al largo della costa di Chukotka, nella Siberia orientale, per fornire energia a una città portuale di 5mila abitanti e alle piattaforme petrolifere che si trovano in zona.


Data: 15.08.2019
Fonte: www.lifegate.it

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