La questione del rischio di una nuova ondata di contaminazione provocata dagli incendi che hanno colpito la regione di Brjansk - oltre ad altre regioni della Russia centrale - nel mese di agosto è stata ampiamente trattata dalla stampa occidentale e in parte da quella russa.
Mentre sulla stampa europea prevale la preoccupazione per il pericolo di una reale diffusione della radioattività sia nei territori già contaminati che in giro per il continente, sui mass media russi (quasi tutti allineati alla linea ufficiale) prevale invece il tentativo di sminuire la situazione e la portata del problema. Più i mezzi d'informazione si avvicinano alle zone contaminate, meno informazioni a riguardo si trovano. Ad esempio, sul sito d'informazioni di Novozybkov per tutto agosto è stato pubblicato un bollettino relativo agli incendi che hanno colpito la provincia, ma mai neanche un accenno al fatto che i boschi si trovino in zona radioattiva. Sul sito di notizie della regione di Brjansk è apparso invece un articolo intento a smentire tutte le "bufale" dei mass-media nazionali e esteri su un possibile pericolo di contaminazione nella regione.
In Russia si distinguono dalla linea ufficiale solo pochi articoli delle organizzazioni ecologiste, di cui pubblichiamo di seguito i più interessanti.
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