Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.
Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.
"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.
31/08/10
I GUARDABOSCHI DELLA REGIONE DI BRJANSK HANNO SPENTO GLI INCENDI NEI BOSCHI RADIOATTIVI, MA IL PERICOLO RIMANE
LA BUFALA GIORNALISTICA È BRUCIATA SUL DOSIMETRO
COMUNICATO STAMPA DI LEGAMBIENTE SUGLI INCENDI IN RUSSIA
A distanza di ventiquattro anni dall’incidente nucleare che ha colpito Russia e Bielorussia, un nuovo tragico evento rischia di colpire le popolazioni soprattutto della regione di Briansk in Russia. Gli incidenti che in queste ultime settimane stanno minacciando le foreste di betulle contaminate dalle radiazioni dell’incidente di Cernobyl, rischiano di mettere in serio pericolo le popolazioni residenti e i volontari impegnati nello spegnimento degli incendi. Oltre alla preoccupazione che le ceneri, spinte dal vento, potrebbero arrivare fino all’Europa.
La zona è ad alto rischio e gli incendi sviluppati dimostrano ancora una volta come i rischi del nucleare si possono riproporre anche a distanza di anni. La popolazione di sei milioni di persone che vivono nelle zone contaminate dell'Ucraina, Bielorussia e Russia sono da tempo abbandonate a se stesse da parte della comunità internazionale e oggi il rischio che le fiamme alimentano sempre di più il loro abbandono ed il loro isolamento. Nelle aree altamente contaminate di Bryansk l'incidenza di patologie tumorali è due volte superiore rispetto alle aree meno contaminate della regione.
“Per noi che lavoriamo da anni con i ragazzi delle zone contaminate, questo evento ci riporta con la mente a quel lontano 1986 e alle conseguenze devastanti della contaminazione da radionuclidi – dichiarano Carla Bellezza del circoli Centro del Sole di Verbania e Lino Zaltron del circolo di Castronno -. Ancora oggi la minaccia arriva dalla mancanza di informazioni sia alla cittadinanza che ai volontari impegnati nello spegnimento degli incendi. Una storia già vista che ci sprona ancora di più a continuare nell’opera di sensibilizzazione della tragedia di Cernobyl e a contrastare la politica di ritorno al nucleare che il nostro governo sta portando avanti.”
I circoli Centro del Sole di Verbania (Vb) e quello di Castronno (Va) ospitano da anni nel mese di settembre per uno scambio culturale i ragazzi provenienti dalla provincia di Novozybkov nella regione di Briansk. Oltre a portare aiuti umanitari nel corso dell’anno e dare corso assieme alle amministrazioni comunali a progetti finalizzati a tenere alto il livello di sensibilizzazione sulle problematiche della radioattività e allo sviluppo di una cittadinanza attiva in quelle zone, i circoli sono costantemente in contatto con i rappresentanti delle comunità locali i cui tagli operati dal governo centrale russo rischiano di compromettere definitivamente la salute degli adolescenti e dei bambini per il mancato risanamento, in zone non contaminate. Una politica questa che rischia seriamente di compromettere il futuro delle giovani generazioni.