Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

07/03/18

LÀ SUTA, IL DOCUMENTARIO SULL’EREDITÀ NUCLEARE DI SALUGGIA


Là suta, il documentario sull’eredità nucleare di Saluggia

Presentato in anteprima e in una versione non definitiva nell’edizione 2014 di CinemAmbiente, Là suta. La nostra eredità nucleare in un triangolo d’acqua di Daniele Gaglianone, Cristina Monti e Paolo Rapalino è il documentario con il quale i tre autori torinesi hanno raccontato la parabola del nucleare in Piemonte. Si tratta di una storia lunga sessant’anni e attualmente circoscritta, come specifica il sottotitolo, in un fazzoletto di terra a valle dell’abitato di Saluggia, quello compreso fra il Canale Cavour, il Canale Farini e la Dora Baltea.


A quasi quattro anni dalla proiezione in anteprima, la versione definitiva di Là suta continua a essere di strettissima attualità. Come in molti altri casi in cui il mondo della politica è chiamato a occuparsi di una questione di ambiente e di salute pubblica, le scorie di Saluggia rappresentano una criticità da relegare nell’agenda del procrastinabile. Passa il tempo e si alternano i Governi, ma la situazione dei rifiuti dell’attività nucleare italiana resta la stessa di trent’anni fa. I lavori di messa in sicurezza del sito Eurex, di costruzione dell’impianto di riprocessamento Cemex e del deposito delle scorie nel “triangolo d’acqua” procedono a rilento rendendo l’inchiesta dei tre registi torinesi un evergreen.


Data: 21.02.2018
Fonte: www.ehabitat.it

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