Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

07/06/13

COSA CI SI DOVRA' ASPETTARE DA FUKUSHIMA DOPO L'ESPERIENZA DI CHERNOBYL?


1) La contaminazione radioattiva del disastro di Chernobyl si diffuse in oltre il 40 % dell’Europa.
2) Quasi 5 milioni di persone vivono ancora con pericolosi livelli di radioattività.
3) La maggior parte dei radionuclidi di Chernobyl (oltre il 57%) è ricaduto al di fuori dell’ex Unione sovietica e ha causato una notevole contaminazione radioattiva su una vasta area del mondo, praticamente in tutto l’emisfero settentrionale.
4) I livelli di contaminazione radioattiva nei primi giorni e settimane dopo la catastrofe “sono state migliaia di volte superiori a quelli registrati 2 o 3 anni più tardi.
5) Quando il reattore esplose, espulse non solo i gas e gli aerosol, ma anche particelle di combustibile U fusi insieme con altri nucleotidi. Quando assorbiti dal corpo (con l’acqua, il cibo o l’aria inalata), tali particelle generano alte dosi di radiazioni, anche se un individuo è lontano dalla zona di contaminazione.
6) Infine, l’impatto delle 2400 tonnellate (alcuni autori stimano 6.720 tonnellate) di piombo scaricate dagli elicotteri sul reattore per spegnere l’incendio non sono state adeguatamente calcolata. Una parte significativa di questo piombo è stato rilasciato nell’atmosfera a causa della sua fusione, dell’ebollizione e della sublimazione nel reattore in fiamme.
7) In Galles, una delle regioni più pesantemente contaminate dal fallout di Chernobyl, venne notato che il peso alla nascita dei bambini, tra il 1986 e il 1987, fù estremamente basso (inferiore ai 1500 g).
8)I bambini provenienti dalle zone contaminate della Bielorussia hanno l’epitelio del tratto digestivo caratteristico dell’età senile (Nesterenko, 1996; ebeshko et al, 2006).
9) L’età biologica degli abitanti dei territori contaminati dalle radiazioni dell’Ucraina supera la loro età da calendario di 7 – 9 anni (Mezhzherin, 1996)
10) Gli effetti avversi a seguito delle radiazioni di Chernobyl sono stati trovati in ogni gruppo studiato. Il danno cerebrale è stato trovato negli individui esposti direttamente … la cataratta precoce, anomalie ai denti e alla bocca, e malattie del sangue, ai linfonodi, al cuore, ai polmoni, al tratto gastrointestinale, urologico, alle ossa, alla pelle indipendentemente dall’età. Le disfunzioni endocrine, in particolare i problemi alla tiroide, sono molto più comuni di quanto ci si aspetti, con circa 1.000 casi di disfunzione tiroidea per ogni caso di cancro della tiroide, un aumento marcato dopo la catastrofe. Ci sono alterazioni genetiche e difetti di nascita in particolare nei bambini nati nelle zone ad elevata contaminazione.
11) Malattie del sangue e del sistema linfatico per bambini e adulti, le malattie del sangue e del sistema circolatorio e linfatico sono tra le conseguenze più diffuse della contaminazione radioattiva di Chernobyl.
12) L’incidenza delle malattie del sangue e degli organi ematopoietici è stato di 3,8 volte superiore tra gli sfollati nove anni dopo la catastrofe.
13) Le malattie del sangue e del sistema circolatorio per le persone che vivono nei territori contaminati (Ucraina) è aumentato di 11-15 volte per i primi 12 anni dopo la catastrofe (1988-1999 Prysyazhnyuk et al 2002).
14) L’incidenza di emorragie nei neonati contaminati a Chechersky nel distretto di Gomel (Bielorussia) è più che raddoppiato rispetto a prima della catastrofe (Kulakov et al, 1997).
15) Nel periodo di osservazione 1992-1997, c’è stato un aumento del 22,1% di incidenza delle malattie cardiovascolari fatali rispetto al 2,5% riscontrato nella resto della popolazione (Bielorussia) (Pflugbeil et al, 2006).
16) Ci sono state variazioni nelle strutture genetiche, nelle cellule riproduttive e in quelle somatiche che definiscono e determinano l’insorgenza di molte malattie. Le radiazioni ionizzanti causano danni alle strutture ereditarie. L’enorme dose di radiazioni rilasciate dalla catastrofe di Chernobyl (127-150.000.000 persone / rad) ha determinato gravi danni che si estenderanno anche alle prossime generazioni, provocando cambiamenti nelle strutture genetiche e vari tipi di mutazioni: le mutazioni geniche (variazione del numero dei cromosomi), le mutazioni cromosomiche (danni alla struttura dei cromosomi – traslocazioni, delezioni, inserzioni e le inversioni) e altre piccole mutazioni.
17) Nel 1991 in Norvegia, venne registrato un aumento di 10 volte il numero di aberrazioni cromosomiche in 56 adulti rispetto ai controlli (Brogger et al, 1996, Feuerhake Schmitz, 2006).
18) Nel 1987 in Austria, tra i 17 adulti esaminati ci fù un aumento di 4-6 volte il numero di aberrazioni cromosomiche.
19) Raddoppiò la sindrome di Down a Lothian, in Scozia uno dei territori contaminati da Chernobyl (Ramsey et al, 1991).
20) In Norvegia, la cataratta nei neonati si verificò con incidenza raddoppiata, 1 anno dopo la catastrofe (Irgens et al, 1991).
21) I difetti al tubo neurale, in Turchia, aumentarono di 2 - 5 volte dopo la catastrofe (Hoffman, 2001; Schmitz-Feuerhake, 2006).
22) La previsione più recente delle agenzie internazionali calcola che ci sarebbero stati tra i 9000 e i 28.000 cancri mortali tra il 1986 e il 2056, ovviamente sottovalutando i fattori di rischio e le dosi collettive. Sulla base delle dosi dei radioisotopi I-131 e Cs 137 a cui le popolazioni sono state esposte e grazie ad un confronto tra la mortalità da cancro nei territori fortemente colpiti e meno, pre e post Chenobyl, se ne può trarre una cifra più realistica che si aggira attorno ai 212.000 – 245.000 in Europa e 19.000 nel resto del mondo.
23) Più di 1000 morti per cancro nella provincia di Norland in Svezia, tra il 1986 e il 1999, sono stati attribuiti al fallout di Chernobyl (Abdelrahman, 2007).
24) Dopo 20 anni, l’incidenza di cancro alla tiroide tra le persone sotto i 18 anni, al momento della catastrofe, è magiore di oltre 200 volte (National bielorusso Report, 2006).
25) Nelle province di Marne-Ardenne (Francia), l’incidenza del cancro è aumentata del 360% nelle donne, negli uomini del 500% tra il 1975 e il 2005 (Cherie-Challine et al, 2006).
26) Dal 1985-1989 al 1990-1992 in Connecticut, Stati Uniti, i tassi di cancro alla tiroide in tutte le età è aumentato del 23% (3,46-4,29 per 100.000, dopo 10 anni senza cambiamenti rilevabili) (Reid e Mangano, 1995).
27) In Grecia, i bambini nati tra l’1.7.86 e il 31.12.87, esposti al fallout di Chernobyl quando erano nell’utero, ebbero 2,6 volte l’incidenza di leucemia rispetto ai bambini nati tra l’1.1.80 e il 31.12.85 e tra l’1.1.88 e il 31.12. 90. (Petridou et al, 2004)
28) Cambiamenti nel rapporto tra natalità/mortalità furono significativi per la Danimarca, la Germania, l’Ungheria, la Norvegia, la Polonia, la Lettonia e Svezia (Scherb e Wiegelt, 2000).
29) Gran Bretagna. Dieci mesi dopo la catastrofe, un significativo aumento della mortalità perinatale venne scoperta nelle 2 aree più contaminate del paese (Bentham, 1991).
30) Svezia. La mortalità infantile aumentò subito dopo la catastrofe ed ebbe un picco nel periodo 1989-1992 (Korblein, 2008).


Data: 05.04.2011
Autore: Edoardo Capuano
Fonte: www.ecplanet.com

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