Secondo Tamara Krasitskaya, presidente della ONG "Associazione dei
sopravvissuti di Chernobyl", solo 19.000 abitanti dei 44.000 evacuati in
tutta fretta il 27 aprile 1986, dopo l'esplosione del reattore 4 della
centrale nucleare di Chernobyl, sarebbero ancora vivi al giorno d’oggi,
mentre statisticamente dovrebbero essere almeno il 50% in più.
Pripyat, a 4 km da Chernobyl, 27 aprile 1986
La città di Pripyat era il centro della vita della centrale “Lenin” di Chernobyl, un sito smisurato che occupava circa 10.000 lavoratori; la città aveva esattamente 49.360 abitanti al momento del disastro, di cui circa 44.000 furono evacuati in poche ore la mattina del 27 aprile 1986, 30 ore dopo l'incidente.
Pripyat, a 4 km da Chernobyl, 27 aprile 1986
La città di Pripyat era il centro della vita della centrale “Lenin” di Chernobyl, un sito smisurato che occupava circa 10.000 lavoratori; la città aveva esattamente 49.360 abitanti al momento del disastro, di cui circa 44.000 furono evacuati in poche ore la mattina del 27 aprile 1986, 30 ore dopo l'incidente.
Data: 03.05.2013
Fonte: www.progettohumus.it
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