Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

11/03/15

FUKUSHIMA, IGNOTI EFFETTI RADIAZIONI. STUDIO USA: "RISCHIO ACCUMULO MUTAZIONI"

Fukushima, ignoti effetti radiazioni. Studio Usa: "Rischio accumulo mutazioni"


Fukushima, ignoti effetti radiazioni. Studio Usa: “Rischio accumulo mutazioni”
A quattro anni di distanza dal più grave incidente della storia del nucleare civile, insieme al disastro di Chernobyl del 1986, è possibile fare un primo bilancio provvisorio dei danni del “fallout” radioattivo? Cosa sappiamo sulle conseguenze per la salute dell’esposizione a basse dosi di radiazioni ionizzanti? Ancora poco, purtroppo, stando agli studi effettuati finora sul campo. Si tratta, infatti, di un tema sul quale i dubbi sovrastano le certezze.

Non si sa, ad esempio, quanta dose di radiazioni ionizzanti occorra per provocare errori del Dna dannosi per la salute, se dosi basse provochino mutazioni genetiche, o se queste siano ereditabili. E tutto ciò, nonostante “la maggior parte degli scienziati – come si legge sull’ultimo numero di Scientific American – concorda sul fatto che non c’è una dose di radiazioni certamente innocua, per quanto bassa”.

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Data: 10.03.2015
Fonte: ilfattoquotidiano.it

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