Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

06/12/16

CHERNOBYL’S ATOMIC LEGACY


Daniel Barter

96 pagine
2012
Edizioni JonGlez

Foto Cover di Chernobyl's atomic legacy. 25 years after disaster, Libro di Daniel Barter, edito da Jonglez
On 26 April 1986, reactor number 4 at the Chernobyl Nuclear Power Plant exploded. The accident released at least 100 times more radiation than the bombs dropped on Nagasaki and Hiroshima in Japan, and is considered to be the worst nuclear accident in the history of humanity. It is classified as a level 7 incident, the highest level on the International Nuclear Event Scale. The only other incident to be categorized at this level is the Fukushima Daiichi nuclear disaster of 2011.

In the days, months and years that followed, over half a million civilians and military personnel (“liquidators”) were involved in the decontamination process to avert a potential second catastrophe.

Dalla presentazione sul sito di Edizioni JonGlez

 

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