Che il 6 agosto 1945, giorno della bomba nucleare su Hiroshima, possa
averci insegnato veramente poco è il dubbio che molti di noi hanno.
Il nucleare, sia nella sua versione civile che militare, è un orrendo
incubo per l’umanità ed è uno dei tanti elementi che sgombrano il campo
da ogni dubbio sul fatto che di sicuro non siamo sapiens.
Abbiamo sperimentato l’efficacia di questi ordigni su popolazioni inermi
scatenando l’inferno solo per volontà distruttrice, per supremazia, la
supremazia della morte sulla vita, della follia sulla saggezza.
Le centinaia di migliaia di morti e feriti, persone costrette a fare una vita atroce a causa delle conseguenze delle esplosioni atomiche a Hiroshima e Nagasaki,
avrebbero dovuto immediatamente fermare l’orrore nucleare, rendere
impossibile la creazione di qualsiasi ordigno di tale tipo. Invece la
civiltà e il progresso che non si fermano di fronte a niente e nessuno,
hanno iniziato una corsa al riarmo nucleare che attualmente potrebbe
sterminare l’umanità varie volte per quanto è grande il suo potenziale
distruttivo.
Dove è il senso, l’umano in tutto ciò? Religioni varie ci considerano
come le creature per eccellenza, gli eletti di dio, quelli che devono
governare il mondo, superiori alle altre creature ma visto quello che
facciamo ai nostri simili, all’ambiente e alle altre specie viventi,
siamo evidentemente i meno degni di stare su questa terra anche perché
tra l’altro siamo gli unici in grado di avere la possibilità di farci
fuori tutti in un attimo. Nessuna altra specie animale o vegetale è così
crudele e devastatrice, nessuna specie ha questa possibilità o paventa
di usarla.
Data: 07.08.2017
Fonte: www.ilcambiamento.it
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