Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

09/08/17

RUSSIA, IL NUCLEARE NON STA A GALLA




Russia, il nucleare non sta a galla

Che cosa c’è di peggio di una centrale nucleare? Una centrale nucleare galleggiante. Una specie di incubo che ha preso forma in Russia. Dopo 13 anni di lavori – a dispetto dei cinque inizialmente preventivati – scandali, rinvii e qualche milione di dollari di costi extra, qualche mese fa la “Akademik Lomonosov”, una Floating nuclear power plant (Fnpp: centrale nucleare galleggiante) si è palesata ai cittadini di San Pietroburgo.

Cinque milioni di persone si son trovati nel porto principale del Paese, sul delta della Neva, quello che praticamente è un pontone con due reattori KLT-40 alimentati a uranio, da 70 megawatt ciascuno. Qui, a due chilometri dal centro, secondo l’azienda nucleare di Stato Rosatom erano previsti l’accensione e i primi test del FNPP. Una prospettiva che ha allarmato i cittadini, costringendo la stessa Rosatom a intervenire per rassicurare tutti sulla non pericolosità dell’impianto.

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Data: 04.08.2017
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
 

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