Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

11/12/18

STORIA DI ALBINA NATA A RADINKA

Storia di Albina nata a Radinka

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Radinka è un villaggio ucraino situato al confine con la zona di esclusione di Chernobyl ed è l’esempio di cosa la circonda: piccoli centri contaminati e abitati, totalmente dimenticati.

Dopo l’incidente alla centrale fu creata un’area interdetta e Radinka fu messo nella zona 4, poco fuori dal confine, nonostante i livelli fossero alti. Qui la popolazione continua a soffrire per le conseguenze del disastro di Chernobyl e l’80% dei bambini ha turbe del ritmo cardiaco a causa della contaminazione. Come se non bastasse, e come denuncia la direttrice della scuola di Radinka Nadia Mihajlivna, nel 2015 il governo decise di declassificare queste province da zona 4 a zone “pulite” per non pagare più gli indennizzi alle popolazioni colpite.

E così lo stato non sovvenziona più le mense delle scuole. Quasi tutti i bambini provengono da famiglie povere e vivono in un’economia distrutta da Chernobyl. Poche famiglie possono permettersi di dare ai propri figli qualcosa per la scuola, per lo più cibo contaminato. Oggi solamente grazie all’organizzazione di volontariato italiana Mondo in Cammino, alcuni bambini di queste scuole possono avere un pasto caldo e pulito.

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Data: 08.12.2018
Fonte: www.rsi.ch

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