Il governo giapponese avvia il reinsediamento nelle aree colpite dall'incidente del 2011. Gli ambientalisti sul piede di guerra. E gli abitanti non tornano. Il punto.
Decontaminazione riuscita, parola delle autorità di Fukushima, sull’isola di Honshu, dove l’11 marzo del 2011 un terremoto e conseguente tsunami causarono un gravissimo incidente alla centrale nucleare, destinato a cambiare per sempre la storia e la geografia di quel territorio.
In un primo momento si sottovalutò la situazione, minimizzando le
conseguenze: gli abitanti, rimasti in quelle prime ore nelle proprie
case, vennero poi evacuati all’indomani del disastro a causa degli altissimi livelli di radiazioni. Ora, otto anni dopo, i funzionari locali pianificano i reinsediamenti,
ma la popolazione ha paura. Il risultato è che l’intera area, che un
tempo contava oltre 10.300 abitanti e oggi appena 367, è costituita
soprattutto da città-fantasma.
Data: 14.04.2019
Fonte: www.lettera43.it
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