Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

26/04/19

UN’INCHIESTA GIORNALISTICA RIACCENDE UN FARO SULLA DISCARICA RADIOATTIVA DI GERENZANO


Si tratta di 30 bidoni stoccati all'interno della Astra (altrettanto sono alla Premoli di Rovello Porro). Rottami contenenti Cesio 137 che furono al centro di un incidente nucleare nel 1990

 

fonderia astra gerenzano 
 
La questione della discarica radioattiva di Gerenzano torna sulle pagine dei quotidiani nazionali attraverso l’inchiesta di Milena Gabanelli, pubblicata sul Corriere.it (la trovate qui), che dedica ampio spazio alle cosiddette bombe radioattive sparse in tutto il nord Italia e cioè luoghi in cui sono stati stoccati materiali contenenti materiali contaminati.

La giornalista dedica uno spazio anche ai due siti molto vicini di Rovello Porro con 370 tonnellate di materiale all’interno della fonderia Premoli e di Gerenzano, con le 320 tonnellate di rottami della Astra, provenienti sempre dalla Premoli.

Nel 1989 la fonderia realizzava i telai dell’Alfa Romeo. Poi fra il marzo ed il maggio di quell’anno (non si sa bene quando perchè l’incidente non venne mai registrato), un carico di alluminio radioattivo proveniente dall’Europa dell’Est venne inavvertitamente fuso, immettendo nell’aria e nelle acque una grande quantità di sostanze radioattive.


Data: 18.04.2019
Fonte: www.varesenews.it

 

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