Chornobyl, il crollo del Muro in Ucraina
Svetlana Aleksievich, scrittrice ucraino-bielorussa, premio Nobel per la letteratura 2015, in un capitolo del suo toccante libro, Preghiera per Černobyl', si interroga sul significato di una tragedia, quella di Chornobyl, che rappresenta tuttora un enorme buco nero dai profondi risvolti sociali ed etici.
“Černobyl' è ormai diventato una
metafora, un simbolo. È perfino diventato storia. Sono state scritte
decine di libri, girati migliaia di metri di pellicola. Ci sembra di
sapere tutto quel che c’è da sapere: fatti, nomi, cifre. Cosa possiamo
aggiungere ancora? Inoltre, è perfettamente naturale che la gente voglia
dimenticare Černobyl' e preferisca pensare che appartiene al passato…
Di che cosa parla questo libro? Perché l’ho scritto? […] A interessarmi
non era l’avvenimento in sé […], bensì le impressioni, i sentimenti
delle persone che hanno toccato con mano l’ignoto. Il mistero. Černobyl'
è un enigma che dobbiamo ancora decifrare.”
Molte e complesse sono le questioni
legate al disastro nucleare di Chornobyl, così come molteplici sono le
ottiche visuali attraverso cui analizzare e interpretare ciò che accadde
la notte tra il 25 e il 26 aprile 1986.
Per cercare di comprendere cause e
conseguenze di questa tragedia occorre tornare indietro nel tempo agli
anni in cui la centrale venne progettata.
Lo storico Serhii Plokhy ricostruisce la
nascita del progetto nucleare ucraino e i malcelati conflitti tra le
elites sovietiche di Mosca e di Kyiv per la sua gestione.
Data: 07.11.2019
Fonte: www.stradeonline.it
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