Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

17/02/16

NUCLEARE IN ITALIA. IL DEPOSITO È IN RITARDO E LE SCORIE AUMENTANO



Don't nuke the future © Matt Cardy/Getty Images
Sebbene gli impianti nucleari siano fermi, ogni anno le scorie aumentano di volume. Questo è dovuto alle attività industriali e sanitarie. Siamo uno dei pochi paesi europei a non aver ancora un deposito nazionale.

Se pensate che a impianti nucleari fermi, l’Italia abbia sempre meno rifiuti radioattivi da smaltire, vi sbagliate. Ogni anno il volume delle scorie aumenta di 500 metri cubi, ovvero 140 tonnellate. In parte sono scorie derivanti dalla produzione sanitaria e industriale e in parte dal mantenimento in sicurezza degli impianti esistenti e alla loro disattivazione.

L’Italia non dispone ancora di un sito unico di stoccaggio dove stoccare in sicurezza tali rifiuti. La Sogin, la società pubblica partecipata dal ministero dell’Economia, ha il compito di localizzare, progettare, realizzare e gestire il deposito nazionale definitivo, un’infrastruttura ingegneristica di superficie.


Fonte: www.lifegate.it
Data: 10.02.2016

16/02/16

M'ILLUMINO DI MENO - 19.02.2016


PERCHÉ IL BELGIO RIAPRE LE CENTRALI NUCLEARI “DIFETTOSE”?



Per la Fanc nessuna "nuova Chernobyl", le autorità vanno avanti ma i cittadini temono un disastro nucleare nel cuore dell'Europa.

Perché il Belgio riapre le centrali nucleari “difettose”?

A quanto pare il problema non è riaprire le centrali ma è riaprire ben due centrali risultate “difettose”. Durante un controllo di routine nel 2012, infatti, alcuni addetti ai lavori hanno scoperto che il reattore 3 di Doel (vicino al confine olandese entrato in funzione nel 1982) e quello 2 di Tihange (a qualche decina di chilometri dai territori tedeschi e del Lussemburgo attivato nel 1983), mostravano all’esame ultrasonico dei loro vessel diverse discontinuità nell’acciaio, rispettivamente 8.000 a Doel e 2.100 a Tihange, con difetti simili a una sfogliatura del metallo, il più esteso dei quali misurava 7 centimetri. Il vessel di un reattore sarebbe il contenitore di acciaio che ospita gli elementi di combustibile nucleare e l’acqua di raffreddamento ad alta pressione e quelli delle centrali in questione risultano indeboliti da migliaia di difetti nel metallo. Ma questo non sembra non essere un motivo sufficiente per fermare l’impianto.


Fonte: www.tekneco.it
Data: 12.02.2016

ACQUA RADIOATTIVA A NEW YORK



Acqua radioattiva a New York

Andrew Cuomo, il governatore dello Stato di New York, ha detto che il suo Stato indagherà sull’Indian Point Energy Center dopo la scoperta che «Acqua contaminata da trizio radioattivo» finita nelle acque sotterranee vicine all’impianto che sorge nella contea di Westchester. Cuomo, che vive proprio a New Castle, nella Contea di Westchester, ha chiesto l’avvio dell’indagine con una lettera inviata ai suoi Dipartimenti della salute e della protezione ambientale, dopo aver detto che la Entergy Corp., proprietaria dell’impianto di Buchanan, ha ammesso «Livelli allarmanti di radioattività» in tre pozzi di monitoraggio.

Secondo i gestori della centrale, la contaminazione radioattiva è rimasta all’interno del perimetro dell’impianto e non costituire una minaccia immediata la salute pubblica, Ma Cuomo ha risposto che  l’incidente richiede un’indagine completa: «La nostra prima preoccupazione è per la salute e la sicurezza degli abitanti vicino alla struttura e di garantire che la perdita nella falda non ponga una minaccia».


Fonte: www.greenreport.it
Data: 08.02.2016

 

12/02/16

«CHERNOBYL» - CORTOMETRAGGIO (2016)


«Chernobyl» è un cortometraggio in realizzazione del regista Franco Dipietro


Una giovane coppia decide di vivere l’esperienza dell’affidamento temporaneo di un “Bambino di Chernobyl”. Questo gesto di altruismo rivela presto altre ragioni: l’impossibilità di avere un figlio sta minando la loro relazione. Quanto il desiderio di diventare genitori può diventare più forte dell’amore che tiene unite due persone?


Fonte: www.fctp.it

09/02/16

LA SCUOLA DI DOBRODEEVKA A RISCHIO CHIUSURA



È appena giunta dalla Russia una triste notizia: con ogni probabilità a partire dal prossimo anno scolastico (quindi da settembre 2016) la scuola del villaggio di Dobrodeevka verrà soppressa. Il provvedimento è da un po' di anni nell'aria, ma questa volta la sua applicazione sembra quasi sicura.

A Dobrodeevka in realtà non sono diminuiti i bambini rispetto agli anni scorsi, ma nonostante ciò la scuola è finita vittima del piano statale di ottimizzazione ed economizzazione nella provincia di Zlynka.

La chiusura della scuola sarebbe una minaccia per la sopravvivenza dell'intero villaggio di Dobrodeevka - che si trova in piena zona contaminata, con già molte case disabitate - in quanto è l'unico punto di aggregazione sociale rimasto per bambini e adulti.

Nella provincia di Zlynka, oltre a quella di Dobrodeevka sarà soppressa anche la scuola di Kožanovka, villaggio disperso nella zona meridionale di confine con l'Ucraina.


Tra la scuola di Dobrodeevka e "Le Russie di Cernobyl" esiste un decennale rapporto di amicizia e cooperazione.

POSTFAZIONE - ПОСЛЕСЛОВИЕ


Ed ecco «Postfazione» (Послесловие, 1996), ulteriore film del ciclo dedicato alla catastrofe di Cernobyl dal regista ucraino Rollan Sergienko