Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

05/09/12

GLI OPERAI UCRAINI NELLA COSTRUZIONE DELL’ARCO A CERNOBYL GUADAGNANO 8 VOLTE MENO DEGLI STRANIERI




Il presidente dell’organizzazione “Sojuz Cernobyl” d’Ucraina Jurij Andreev ha dichiarato che gli operai edili ucraini sono completamente senza diritti nei lavori di costruzione dell’arco sopra il quarto reattore della Centrale di Cernobyl.

«Nella zona di Cernobyl a costruire l’arco sono gli operai ucraini, i quali prendono 3-5 mila grivne (circa 300-500 €). Mentre i capi francesi – che li dirigono senza neanche entrare nella zona – prendono 50.000 € al mese. I capocantieri e i capisquadra turchi, i quali pure non entrano nella zona, prendono 30.000 euro. È difficile immaginarsi una forma più accentuata di dipendenza coloniale» – ha sottolineato Andreev.

Andreev ha raccontato che nei cantieri dell’arco sul quarto reattore ai cittadini ucraini è stato proibito di creare sindacati per la difesa dei propri interessi, mettendo in rilievo come essi siano del tutto senza diritti.

«Gli ucraini si prendono le radiazioni e in cambio ricevono solo spiccioli. Mentre gli stranieri che non mettono neanche piede nella zona prendono decine di migliaia di euro al mese» – ha detto l’esperto, che ha inoltre assicurato di essersi già rivolto più di una volta ai ministeri e agli enti competenti e di aver inoltrato delle relazioni al presidente dell’Ucraina. […]

Data: 21.08.2012
Fonte: www.unn.com.ua
Traduzione: S.F.

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