Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

18/03/20

ALLARME CHERNOBYL: INCENDI DOLOSI DIFFONDONO ANCORA RADIONUCLIDI PERICOLOSI


Allarme Chernobyl: incendi dolosi diffondono ancora radionuclidi pericolosi

 

Non solo Australia, anche Chernobyl brucia, in una zona pericolosamente vicina al disastro nucleare nel 1986. Incendi per lo più dolosi, che continuano ad avvelenare la zona e molte altre circostanti.

 

chernobyl zona di alienazione


Gli incendi, dunque, oltre a continuare a contaminare aree limitrofe, sono un diretto pericolo per tutti coloro che risiedono o che lavorano da quelle parti, trasformando in aerosol respirabile i radionuclidi tossici.
E non finisce qui.
La cenere generata può essere estremamente radioattiva perché tutti i radionuclidi contenuti negli alberi si sono condensati e concentrati lì – spiega ad Al Jazeera Timothy Mousseau, professore di scienze biologiche presso l’University of South California.
Alcune di queste ceneri possono essere disperse a grande distanza dal vento in aree al di fuori della Zona arrivando ai residenti, mentre altre si depositano vicino al luogo dell’incendio, riportando l’area a un livello di radioattività molto elevato”.
Ma perché provocare incendi così pericolosi?
Il dio denaro sempre in agguato: è probabile infatti che ci sia bisogno di giustificare il disboscamento in modo da continuare il traffico di alberi introdotti clandestinamente fuori dalla Zona e venduti tramite corruzione producendo profitti di decine di milioni di dollari all’anno.
Questi sono incendi provocati per far sì che la foresta danneggiata possa essere abbattuta senza problemi e portata via come legname – sostiene Roman Bochkala, capo di Stop Corruption, organizzazione non profit della capitale ucraina.
 

Data: 29.02.2020
Fonte: www.greenme.it

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