Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

18/03/20

CHERNOBYL: LA VITA NEI VILLAGGI CONTAMINATI DOPO 34 ANNI



Grazie all’organizzazione Mondo in Cammino ed al presidente Massimo Bonfatti, gli inviati de Il Tempo, hanno documentato come è la vita a Dubovy Log, un villaggio nella provincia di Dobrush a sud della Bielorussia, a soli 350 km da Chernobyl. Un viaggio impressionante che mostra come si vive in una zona tra le più contaminate dalle radiazioni e dove è ancora molto alto il rischio, nonostante siano trascorsi più di 30 anni dalla catastrofe che colpì la zona.


Ad accogliere gli inviati della testata giornalistica è il cartello arrugginito che segna l’ingresso nel villaggio. Una strada sterrata conduce al suo interno dove appaiono case abbattute, bruciate e sepolte sotto la terra. La responsabile del consorzio locale e futura direttrice del doposcuola di Dubovy Log, accompagna il team assieme al presidente di Mondo in Cammino alla scoperta del villaggio e della vita al suo interno.

Il doposcuola per i ragazzi di questa zona colpita dall’esplosione di Chernobyl è un punto di riferimento importante per la comunità, voluto e costruito con l’aiuto di Mondo in cammino. Come spiega lo stesso Bonfatti si tratta di un luogo dove i “bambini del villaggio di avere un posto in cui incontrarsi dopo le lezioni scolastiche a Dobrush, in cui potere svolgere compiti, giocare e, soprattutto, usufruire di una abbondante merenda in grado di sottrarre una parte di alimentazione all’economia di sussistenza delle singole famiglie, basata sull’utilizzo di prodotti che crescono da terreni contaminati, di animali da cortile che gironzolano su terreni contaminati”.



Data: 08.03.2020
Fonte: www.focustech.it

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