Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

19/03/20

CHI SONO LE PERSONE CHE SI TRASFERISCONO A CHERNOBYL


Chi sono le persone che si trasferiscono a Chernobyl

 

La storia di Maryna Kovalenko e le sue due figlie Iryna e Olena, scappate dall'est dell'Ucraina per trasferirsi proprio nell'area di Chernobyl

 
Chernobyl nuclear reactor and Pripyat ghost town


Maryna Kovalenko è una signora che fino a qualche anno fa viveva, insieme alle sue due figlie Iryna e Olena, nell'estremo est dell'Ucraina, nel Donbass. Lì, però, soprattutto dopo l'annessione della Crimea alla Russia, la guerriglia — una vera e propria guerra civile — è aumentata di intensità e violenza, costringendo Maryna e le sue figlie a rifugiarsi altrove. A Steshchyna, un paesino a pochi chilometri da Chernobyl.

La storia è raccontata da un lungo servizio fotografico di BBC, che riesce a dare l'idea della quotidianità soprattutto delle due ragazze, costrette a scappare dopo un episodio che ha rischiato di aggiungere i loro nomi a quelli delle diecimila persone morte negli scontri armati nell'est del paese. Nelle poche ore in cui i bombardamenti sui villaggi ucraini del Donbass cessavano gli abitanti, comprese Iryna e Olena, cercavano di dare un senso di normalità alle proprie giornate, e nel caso delle due ragazze questo significava soprattutto andare a scuola. Al ritorno, però, si ritrovarono nel bel mezzo di un conflitto a fuoco in cui le due ragazze non sono rimaste uccise solo grazie all'intervento di un commerciante della zona che è riuscito a tirarle in salvo dentro al suo negozio. Dopo quell'episodio Maryna ha deciso che sarebbe andata via.


Data: 01.03.2020
Fonte: www.esquire.com
 

 

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