Chi sono le persone che si trasferiscono a Chernobyl
La storia di Maryna Kovalenko e le sue due figlie Iryna e Olena, scappate dall'est dell'Ucraina per trasferirsi proprio nell'area di Chernobyl
Maryna Kovalenko è una signora che fino a qualche
anno fa viveva, insieme alle sue due figlie Iryna e Olena, nell'estremo
est dell'Ucraina, nel Donbass. Lì, però, soprattutto dopo l'annessione
della Crimea alla Russia, la guerriglia — una vera e propria guerra
civile — è aumentata di intensità e violenza, costringendo Maryna e le
sue figlie a rifugiarsi altrove. A Steshchyna, un paesino a pochi
chilometri da Chernobyl.
La storia è raccontata da un lungo servizio fotografico di BBC,
che riesce a dare l'idea della quotidianità soprattutto delle due
ragazze, costrette a scappare dopo un episodio che ha rischiato di
aggiungere i loro nomi a quelli delle diecimila persone morte negli
scontri armati nell'est del paese. Nelle poche ore in cui i
bombardamenti sui villaggi ucraini del Donbass cessavano gli abitanti,
comprese Iryna e Olena, cercavano di dare un senso di normalità alle
proprie giornate, e nel caso delle due ragazze questo significava
soprattutto andare a scuola. Al ritorno, però, si ritrovarono nel bel
mezzo di un conflitto a fuoco in cui le due ragazze non sono rimaste
uccise solo grazie all'intervento di un commerciante della zona che è
riuscito a tirarle in salvo dentro al suo negozio. Dopo quell'episodio
Maryna ha deciso che sarebbe andata via.
Data: 01.03.2020
Fonte: www.esquire.com
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