Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

12/02/14

LE DISCARICHE RUSSE OCCUPANO 4 MILIONI DI ETTARI


Le discariche russe occupano 4 milioni di ettari, vale a dire due volte il territorio di Israele. [...]

Nel paese non esiste una concezione unica della gestione dei rifiuti. Nell'articolo sono riportati i risultati di una commissione scientifica statale. [...]

I rifiuti industriali e di consumo aumentano di anno in anno. "Il volume complessivo dei rifiuti è oggi sui 90 miliardi di tonnellate, e ogni anno cresce di circa 5 miliardi di tonnellate". [...]

Non esiste una normativa giuridica adeguata che regoli la gestione dei rifiuti. Le sanzioni sono inconsistenti e non stimolano le industrie a rispettare le normative di smaltimento. [...]

Di conseguenza praticamente tutti i rifiuti vengono scaricati nei poligoni, nelle discariche autorizzate e non autorizzate e nella aree industriali delle imprese (in tutto in Russia ci sono 1.092 poligoni, circa 15.000 discariche autorizzate, circa 17.000 discariche non autorizzate e circa 13.000 siti non autorizzati dove vengono scaricati i rifiuti). Al riciclaggio vengono sottoposti meno del 40% dei rifiuti industriali e meno del 10% dei rifiuti solidi di consumo. I siti di scarico dei rifiuti occupano ormai un territorio di 4 milioni di ettari, in costante aumento annuale.

In questa situazione, un monitoraggio statale dell'ambiente nei siti di smaltimento dei rifiuti non viene effettuato e le misure per la liquidazione delle discariche non autorizzate e la determinazione dei danni ambientali non sono assolutamente efficaci.


Data: 11.02.2014
Fonte: www.ach.gov.ru
Traduzione: S.F.

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