In Italia ci sono 90 bombe nucleari americane. La loro presenza ha
un’importanza militare limitata per gli Stati Uniti, ma risponde anche
ad esigenze politiche del governo italiano, che vuole avere voce in
capitolo nella Nato. Lo ha rivelato all’Unità Hans Kristensen, uno
specialista del Natural Resources Defense Council (NRDC), autore di un
rapporto sulle armi atomiche in Europa che sarà pubblicato tra qualche
giorno.
Secondo il rapporto nelle basi americane in Europa ci sono ben 481
bombe nucleari, dislocate in Germania, Gran Bretagna, Italia, Belgio,
Olanda e Turchia. In Italia ve ne sono 50 nella base di Aviano e altre
40 in quella di Ghedi Torre, in provincia di Brescia. Sono tutte del
tipo indicato dal Pentagono come B 61, che non si presta ad essere
montato su missili ma può essere sganciato da cacciabombardieri.
«Le ragioni di un arsenale nucleare così grande in Italia – ha
spiegato Kristensen – sono nebulose e la stessa Nato non ha una
strategia chiara. Le atomiche continuano a svolgere il tradizionale
ruolo dissuasivo nei confronti della Russia, e in parte servono per
eventuali obiettivi in Medio Oriente, come l’Iran. Un’altra ragione è di
tipo politico istituzionale. Per l’Italia è importante continuare a
fare parte degli organi di pianificazione nucleare della Nato, per non
essere isolata in Europa. Altri paesi come la Germania hanno lo stesso
atteggiamento».
Data: 13.12.2010
Fonte: www.domani.arcoiris.tv
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