Dopo Fukushima in Giappone si torna ad accendere il nucleare
A sette anni dallo spaventoso incidente nucleare di Fukushima, il Giappone punta ancora sulla Tokyo Electric Power (Tepco), la più grande utility elettrica del paese al centro delle polemiche per come ha gestito la sicurezza durante l’incidente dell’11 marzo 2011. La società ha ricevuto il via libera per riavviare la più grande centrale nucleare del mondo che sorge su un sito di 4,2 chilometri quadrati collocato tra le città di Kashiwazaki e Kariwa, nella prefettura di Niigata, a circa 225 chilometri a nord-ovest di Tokyo. Secondo quanto sostiene la stessa Tepco l’obiettivo di tale azione sarebbe quello di reperire le risorse necessarie alla bonifica di Fukushima.
L’impianto nucleare di Kashiwazaki-Kariwa è una moderna centrale elettronucleare, la prima al mondo con un reattore di terza generazione. Nonostante l’impianto possa generare 8,2 milioni di kilowatt di elettricità, sufficiente a soddisfare la domanda di energia di 16 milioni di famiglie, dal 2011 i suoi sette rettori sono spenti. Una misura che venne presa a seguito del grave incidente di Fukushima che spinse il Giappone a decidere di fermare le attività in tutte le centrali del Paese. Ora, la Tepco ha chiesto e ottenuto dall’autorità di regolamentazione nucleare del Giappone l’autorizzazione formale a riavviare due dei sette reattori di Kashiwazaki-Kariwa che, nonostante le rassicurazioni della società in termini di sicurezza, sono dello stesso tipo ad acqua bollente che ha ceduto a Fukushima.
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Data: 21.02.2018
Fonte: www.lifegate.it
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