Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

26/02/18

LA CINA STA PER SUPERARE GLI USA COME PIÙ GRANDE POTENZA DELL’ENERGIA NUCLEARE


La Cina sta per superare gli Usa come più grande potenza dell’energia nucleare


Secondo l’International energy agency (Iea), la Cina prevede di triplicare la sua produzione di energia nucleare entro i prossimi 20 anni,  spodestando gli Stati Uniti d’America anche come numero uno nella produzione di energia nucleare.

Riferendosi al momentaneo stallo del nucleare cinese dopo la tragedia di Fukushima Daiichi, il direttore esecutivo dell’Iea, Fatih Birol, citato da Marketwatch, ha detto: «La Cina si sta riprendendo velocemente. Oggi ci sono circa 60 centrali nucleari in costruzione e più di un terzo di queste sono in Cina. La Cina sta crescendo e, di conseguenza, vedremo presto la Cina superare gli Stati Uniti come potenza nucleare numero 1 nel mondo».

Secondo l’Iea gli Usa, che soni i leader mondiali del nucleare civile e militare dagli anni ’60, devono affrontare due problemi che consentiranno ai cinesi di sorpassarli sul nucleare civile. Il primo è che gli Usa (e ancor meno l’Europa, dove diversi Paesi sono usciti o stanno uscendo dal nucleare) non stanno investendo nel nucleare; il secondo è che non stanno facendo abbastanza – pressati dalle proteste dell’opinione pubblica – per estendere la durata dei vecchi impianti esistenti.

Birol fa notare che «Se continua così, la capacità nucleare degli Stati Uniti passerà dal 20 al 7%» e il nucleare – di cui Trump è un fan – dovrà affrontare gli stessi inconvenienti che le politiche protezionistiche di Trump stanno provocando all’industria del fotovoltaico Usa.


Data: 26.02.2018
Fonte: www.greenreport.it

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