Al
primo ministro ucraino Azarov si è rivolto un gruppo di persone che chiedono
l’autorizzazione a trasferirsi a vivere a Cernobyl. Si tratta di ex abitanti
della cittadina che erano stati evacuati in seguito all’incidente alla centrale
nucleare e che ora vorrebbero ritornare indietro, ritenendo che il fondo
radioattivo del territorio della città non rappresenti più un serio pericolo.
La
lettera al capo del governo è stata sottoscritta da 35 persone. Gli autori
dell’appello affermano però che dietro di loro ci sono altre centinaia di
aspiranti a traslocare di nuovo a Cernobyl.
«La
casa dei miei genitori si trova proprio nel centro di Cernobyl, è di mia
proprietà, ho anche i documenti!» – dichiara nello specifico il pensionato
Nikolaj Gavriljuk, attualmente residente a Brovary ma che vorrebbe ritornare a
Cernobyl. «La mia salute son fatti miei, di bambini non dobbiamo più farne
ormai».
La reazione del Consiglio dei ministri a tale richiesta per il momento è sconosciuta.
La cittadina di Cernobyl è situata nel territorio della regione di Kiev, a 9,5 km dalla centrale nucleare. Dopo l’incidente del 1986 la città venne evacuata, venendosi a trovare entro i limiti della zona d’interdizione. Attualmente a Cernobyl lavorano (con il sistema della turnazione) gli impiegati della zona d’interdizione, e inoltre vi risiede un certo numero di “samosëly” (gli autocoloni), persone tornate spontaneamente nelle loro case dopo l’evacuazione. Le autorità tollerano la presenza dei “samosëly” ma non autorizzano nessun altro a trasferirsi nella cittadina.
Il fondo radioattivo a Cernobyl in molti punti supera il livello normativo di alcune volte.
Data: 13.08.2012
Fonte: www.podrobnosti.ua
Traduzione: S.F.
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