Nel periodo di tempo compreso tra il 12 luglio e il 6 agosto 2012 abbiamo svolto uno stage di volontariato presso il campo estivo per bambini Novokemp, situato nel pressi del paese di Suraž ( regione di Brjansk). In quanto studentesse di lingua russa, ci è stata offerta questa possibilità da parte dell’associazione Radimici, operante sul territorio delle aree contaminate dal disastro nucleare di Chernobyl, in collaborazione con i circoli Legambiente "Il brutto anatroccolo" del Verbano e quello di Castronno.
Al turno a cui abbiamo partecipato, chiamato turno di integrazione, hanno preso parte anche bambini provenienti da orfanatrofi e bambini con mobilità fisica e/o mentale ridotta, ognuno accompagnato da una figura professionale preposta a tal ruolo.
La nostra presenza sul campo era inquadrata all’interno di un percorso interculturale, finalizzato alla conoscenza e al contatto diretto con culture diverse da quella russa, nel nostro caso, in modo particolare, con quella italiana; infatti, in un contesto in cui la maggior parte dei bambini non possiede conoscenze pregresse in relazione alla storia e al modo di vivere degli altri Stati del mondo, risulta essenziale introdurre, all’interno del programma educativo svolto durante il campo estivo, elementi che aiutino i ragazzi ad avvicinarsi a tali culture.
Per tutta la durata dello stage siamo state affiancate da Katia, la quale ci ha sostenute e ha collaborato con noi nella preparazione di tutte le attività a noi affidate, sottolineando sempre l’importanza dello scambio interculturale, il quale risulta essere il nucleo centrale della nostra permanenza al campo.
La giornata era organizzata in modo tale da diversificare le varie attività e proporre ai ragazzi, di età compresa tra i 7 e i 17 anni, laboratori e giochi che potessero interessare a persone di età, abitudini, istruzione ed estrazione sociale diversa.
La mattina era dedicata generalmente ai diversi laboratori e a noi sono stati affidati un’attività manuale di preparazione di lavoretti con l’utilizzo di vari materiali e, più importante, l’organizzazione di un piccolo corso di lingua italiana, al quale hanno partecipato con interesse sia bambini che ragazzi più grandi; secondo l’opinione nostra e di tutti i responsabili presenti al campo, la partecipazione ad un tale corso risulta essere una possibilità unica di apprendere nozioni della nostra lingua, in quanto sul territorio non vengono organizzati corsi di italiano.
In generale, comunque, tali corsi si collocavano all’interno del nostro programma finalizzato alla trasmissione della cultura italiana, in quanto la lingua rappresenta uno dei mezzi di espressione della cultura di un determinato Paese.
Per quanto riguarda le attività svolte al pomeriggio, esse consistevano principalmente in giochi organizzati a tappe, ai quali noi prendevamo parte in qualità di responsabili di una stazione di gioco, seguendo le istruzione fornite dai vari responsabili; durante le giornate più calde al pomeriggio sono state, inoltre, organizzate attività come piscina o giro sul fiume in canoa.
Le attività serali consistevano in spettacoli, ai quali i responsabili e i bambini, divisi nelle varie squadre in corrispondenza alle casette dove alloggiavano, prendevano parte preparando un numero a scelta e/o danze libere che si tenevano nella discoteca del campo; al termine di tale attività tutti i responsabili erano tenuti a partecipare ad una riunione serale, al fine di esprimere le proprie opinioni in merito alla giornata appena trascorsa e di preparare le attività del giorno seguente.
Oltre alle attività consuete appena descritte, sono state inoltre organizzate alcune giornate a tema, come due giornate dedicate rispettivamente agli indiani e ai pirati, Natale, Halloween, la giornata internazionale e il giorno dell’Italia.
Durante tali occasioni sono state organizzati giochi ed attività a tema, con l’ausilio di travestimenti e trucchi vari, che risultavano essere molto graditi da parte dei bambini; particolare rilievo, all’interno del nostro programma interculturale, ha acquistato il giorno interamente dedicato al nostro Paese, la preparazione del quale ha richiesto molto tempo da parte nostra e di Katia, in quanto esso rappresentava il nucleo fondamentale del nostro lavoro al campo.
In occasione di tale giornata, durante la mattina, è stato organizzato un gioco a tappe, ciascuna della quali era dedicata ad un tema significativo per la cultura italiana; abbiamo deciso infatti, di scegliere alcuni argomenti per trasmettere in modo semplice attraverso attività ludiche, qualche nozione che potesse rimanere impressa nella mente dei ragazzi.
In particolare, abbiamo selezionato alcuni monumenti artistici ( il Duomo di Milano, la Torre di Pisa e il Colosseo), tre artisti ( Michelangelo, Leonardo e Tiziano), una festa popolare ( Carnevale di Venezia), alcuni giochi italiani per bambini( un due tre stella, strega comanda color ecc.), uno tra i piatti nazionali per eccellenza ( la pizza) e una cartina rappresentante le principali città italiane e per ognuno di essi abbiamo organizzato una prova da svolgere a rotazione tra le varie tappe, il superamento della quale consentiva di ricevere un piccolo bollino utile per la vittoria finale; in tal modo tutti i partecipanti hanno potuto avvicinarsi a tali temi in modo divertente, spinti anche dall’idea di vincere il premio finale, che consisteva in un sacchetto di caramelle da noi appositamente portato dall’Italia.
Al termine di tale gioco i ragazzi hanno potuto preparare un numero a propria scelta, il quale avesse una qualche relazione con il nostro Paese, per poi presentarlo alla sera in occasione della festa in maschera in onore del Carnevale Veneziano, al quale hanno partecipato tutti, responsabili compresi, con molto entusiasmo.
L’organizzazione di questa giornata ha suscitato, da parte di tutti i responsabili presenti, commenti e considerazioni molto favorevoli, in quanto il risultato è stato più che positivo; le varie attività, infatti, hanno trasmesso ai ragazzi in modo divertente conoscenze in merito ad un Paese così ricco di storia e di cultura come l’Italia, evitando di farli annoiare.
In generale le nostre considerazioni in merito a tale esperienza sono molto positive, in quanto abbiamo avuto la possibilità non solo di affrancare le nostre conoscenze linguistiche, ma anche di entrare in contatto direttamente con una cultura così diversa dalla nostra e di vivere un’esperienza notevole sotto il profilo umano; le nostre impressioni in merito all’associazione Radimici, inoltre, sono anch’esse positive, in quanto le persone che operano in essa contribuiscono tutte, in modo complementare, a creare attività interessanti e istruttive per bambini, non solo durante tutto l’anno ma anche e, soprattutto, grazie all’apertura di questo campo estivo, il quale consente ai partecipanti di vivere un’importante esperienza, nel segno del rispetto e del confronto con gli altri.
Elena Zaltron
Alessandra Moretti
Al turno a cui abbiamo partecipato, chiamato turno di integrazione, hanno preso parte anche bambini provenienti da orfanatrofi e bambini con mobilità fisica e/o mentale ridotta, ognuno accompagnato da una figura professionale preposta a tal ruolo.
La nostra presenza sul campo era inquadrata all’interno di un percorso interculturale, finalizzato alla conoscenza e al contatto diretto con culture diverse da quella russa, nel nostro caso, in modo particolare, con quella italiana; infatti, in un contesto in cui la maggior parte dei bambini non possiede conoscenze pregresse in relazione alla storia e al modo di vivere degli altri Stati del mondo, risulta essenziale introdurre, all’interno del programma educativo svolto durante il campo estivo, elementi che aiutino i ragazzi ad avvicinarsi a tali culture.
Per tutta la durata dello stage siamo state affiancate da Katia, la quale ci ha sostenute e ha collaborato con noi nella preparazione di tutte le attività a noi affidate, sottolineando sempre l’importanza dello scambio interculturale, il quale risulta essere il nucleo centrale della nostra permanenza al campo.
La giornata era organizzata in modo tale da diversificare le varie attività e proporre ai ragazzi, di età compresa tra i 7 e i 17 anni, laboratori e giochi che potessero interessare a persone di età, abitudini, istruzione ed estrazione sociale diversa.
La mattina era dedicata generalmente ai diversi laboratori e a noi sono stati affidati un’attività manuale di preparazione di lavoretti con l’utilizzo di vari materiali e, più importante, l’organizzazione di un piccolo corso di lingua italiana, al quale hanno partecipato con interesse sia bambini che ragazzi più grandi; secondo l’opinione nostra e di tutti i responsabili presenti al campo, la partecipazione ad un tale corso risulta essere una possibilità unica di apprendere nozioni della nostra lingua, in quanto sul territorio non vengono organizzati corsi di italiano.
In generale, comunque, tali corsi si collocavano all’interno del nostro programma finalizzato alla trasmissione della cultura italiana, in quanto la lingua rappresenta uno dei mezzi di espressione della cultura di un determinato Paese.
Per quanto riguarda le attività svolte al pomeriggio, esse consistevano principalmente in giochi organizzati a tappe, ai quali noi prendevamo parte in qualità di responsabili di una stazione di gioco, seguendo le istruzione fornite dai vari responsabili; durante le giornate più calde al pomeriggio sono state, inoltre, organizzate attività come piscina o giro sul fiume in canoa.
Le attività serali consistevano in spettacoli, ai quali i responsabili e i bambini, divisi nelle varie squadre in corrispondenza alle casette dove alloggiavano, prendevano parte preparando un numero a scelta e/o danze libere che si tenevano nella discoteca del campo; al termine di tale attività tutti i responsabili erano tenuti a partecipare ad una riunione serale, al fine di esprimere le proprie opinioni in merito alla giornata appena trascorsa e di preparare le attività del giorno seguente.
Oltre alle attività consuete appena descritte, sono state inoltre organizzate alcune giornate a tema, come due giornate dedicate rispettivamente agli indiani e ai pirati, Natale, Halloween, la giornata internazionale e il giorno dell’Italia.
Durante tali occasioni sono state organizzati giochi ed attività a tema, con l’ausilio di travestimenti e trucchi vari, che risultavano essere molto graditi da parte dei bambini; particolare rilievo, all’interno del nostro programma interculturale, ha acquistato il giorno interamente dedicato al nostro Paese, la preparazione del quale ha richiesto molto tempo da parte nostra e di Katia, in quanto esso rappresentava il nucleo fondamentale del nostro lavoro al campo.
In occasione di tale giornata, durante la mattina, è stato organizzato un gioco a tappe, ciascuna della quali era dedicata ad un tema significativo per la cultura italiana; abbiamo deciso infatti, di scegliere alcuni argomenti per trasmettere in modo semplice attraverso attività ludiche, qualche nozione che potesse rimanere impressa nella mente dei ragazzi.
In particolare, abbiamo selezionato alcuni monumenti artistici ( il Duomo di Milano, la Torre di Pisa e il Colosseo), tre artisti ( Michelangelo, Leonardo e Tiziano), una festa popolare ( Carnevale di Venezia), alcuni giochi italiani per bambini( un due tre stella, strega comanda color ecc.), uno tra i piatti nazionali per eccellenza ( la pizza) e una cartina rappresentante le principali città italiane e per ognuno di essi abbiamo organizzato una prova da svolgere a rotazione tra le varie tappe, il superamento della quale consentiva di ricevere un piccolo bollino utile per la vittoria finale; in tal modo tutti i partecipanti hanno potuto avvicinarsi a tali temi in modo divertente, spinti anche dall’idea di vincere il premio finale, che consisteva in un sacchetto di caramelle da noi appositamente portato dall’Italia.
Al termine di tale gioco i ragazzi hanno potuto preparare un numero a propria scelta, il quale avesse una qualche relazione con il nostro Paese, per poi presentarlo alla sera in occasione della festa in maschera in onore del Carnevale Veneziano, al quale hanno partecipato tutti, responsabili compresi, con molto entusiasmo.
L’organizzazione di questa giornata ha suscitato, da parte di tutti i responsabili presenti, commenti e considerazioni molto favorevoli, in quanto il risultato è stato più che positivo; le varie attività, infatti, hanno trasmesso ai ragazzi in modo divertente conoscenze in merito ad un Paese così ricco di storia e di cultura come l’Italia, evitando di farli annoiare.
In generale le nostre considerazioni in merito a tale esperienza sono molto positive, in quanto abbiamo avuto la possibilità non solo di affrancare le nostre conoscenze linguistiche, ma anche di entrare in contatto direttamente con una cultura così diversa dalla nostra e di vivere un’esperienza notevole sotto il profilo umano; le nostre impressioni in merito all’associazione Radimici, inoltre, sono anch’esse positive, in quanto le persone che operano in essa contribuiscono tutte, in modo complementare, a creare attività interessanti e istruttive per bambini, non solo durante tutto l’anno ma anche e, soprattutto, grazie all’apertura di questo campo estivo, il quale consente ai partecipanti di vivere un’importante esperienza, nel segno del rispetto e del confronto con gli altri.
Elena Zaltron
Alessandra Moretti
Studentesse presso l’Università degli Studi di Milano (corso di Laurea Magistrale in Lingue e Culture per la comunicazione e cooperazione internazionale)
Link al file PDF della relazione:
Nessun commento:
Posta un commento