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Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.
Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.
"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.
FUKUSHIMA, RADIAZIONI RECORD IN UNO DEI REATTORI NUCLEARI DANNEGGIATI NEL 2011. “LETALI ANCHE DOPO BREVE ESPOSIZIONE”
Un livello record di radiazioni è stato rilevato all’interno del reattore numero 2 della centrale nucleare giapponese di Fukushima, in fase di smantellamento dopo il disastro dell’11 marzo 2011, dopo il terremoto di magnitudo 9 e il successivo tsunami che provocò più di 15mila vittime accertate, 5mila dispersi e altrettanti feriti a causa della fusione dei noccioli dei reattori 1, 2 e 3. Il disastro che ha travolto gran parte della prefettura orientale nipponica è considerato il peggiore incidente nucleare della storia dopo quello di Chernobyl, in Ucraina, del 1986. A rendere noto l’attuale livello altissimo di radiazioni, “letali anche dopo una breve esposizione”, è l’operatore dell’impianto, la Tokyo Electric Power. La Tepco ha spiegato che le rilevazioni hanno raggiunto i 530 sievert/ora. Dal 2011 ad oggi solo il 13% degli abitanti di cinque villaggi della zona è tornato nelle proprie case.
Data: 03.02.2017
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
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