Istantaneedi un Olocausto: Cronaca dall’Area di Alienazione di Černobyl’
Il mio viaggio verso l’Area di Alienazione parte quasi per caso, dopo che mia madre una sera mi disse “Hai visto che “I Luoghi dell’Abbandono” organizza un tour guidato a Chernobyl?“. Senza spendere un minuto di più a pensarci, il giorno successivo, avevo già il volo prenotato.
1° Giorno
Arrivati
a Kiev abbiamo trovato il nostro accompagnatore italiano Michele, la
nostra guida locale Ivan (nome di fantasia, in quanto lui opera anche
come stalker e, per questioni di sicurezza personale mi ha chiesto di
non condividere foto dove lo ritraevo, né il suo nome) e, la nostra
traduttrice Katerina. Il nostro gruppo era formato da 17 partecipanti,
più le guide, l’interprete e gli autisti, ma per questioni burocratiche
dell’Area di Alienazione siamo entrati con un pulmino dalle dimensioni
ridotte, per evitare ulteriori controlli.
L’Area di Alienazione è
suddivisa in zone, i cui punti di accesso sono costantemente monitorati
dalla polizia locale. Al primo posto di blocco abbiamo dovuto esibire i
passaporti e, ci hanno consegnato un visto che ci permetteva di entrare
ed uscire dall’area. Purtroppo, data la pericolosità della zona, le
autorità hanno iniziato ad intensificare i controlli e, ci hanno
controllato i bagagli per accertare che non avessimo droni con noi.
Potete immaginare la gioia del nostro autista Vladimir, che ha dovuto
scaricare e ri-caricare tutte le valigie.
Data: 09.02.2019
Fonte: www.vanillamagazine.it
Autore: Eugenia Varaldo
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