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Un rapporto redatto da un gruppo di esperti per conto di Greenpeace
parla di siti “saturi” e di assenza di piani sostenibili sul lungo
periodo.
Il mondo è ormai “saturo” di scorie nucleari. E nessuno dei principali paesi che utilizzano l’energia atomica ha un piano dettagliato, sul lungo periodo, per gestirli. A spiegarlo è un rapporto di Greenpeace Francia, pubblicato il 31 gennaio.
Lo studio – intitolato “La crise mondiale des déchets nucléaires” (La crisi mondiale dei rifiuti nucleari) e redatto da un gruppo di esperti della materia – ha analizzato la situazione di sette paesi: Belgio, Francia, Giappone, Svezia, Finlandia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Prendendo in considerazione i diversi rifiuti che vengono prodotti lungo l’intera “catena” del nucleare.
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Data: febbraio 2019
Fonte: www.lifegate.it
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