Bielorussia: spunta una centrale nucleare al confine con la Lituania
Aveva smantellato la sua, di centrale nucleare, nel 2004. Era la clausola per l'entrata nell'Unione europea e la Lituania
si è impegnata a spegnere i due reattori di Ignalina, prestando il
fianco a una sempre maggiore dipendenza energetica dalla Russia. Al
danno economico si è aggiunta adesso la beffa: Vilnius potrà addirittura
vederla, una nuova centrale, costruita in Bielorussia a una manciata di chilometri dal confine.
Una centrale nucleare ai confini dell'Unione europea
Vytautas
Landsbergis, ex leader del movimento indipendentista Sajudis ed
esponente del neonato Comitato anti-nucleare, esprime sconcerto:
"L'Unione europea non si è mostrata troppo preoccupata, nonostante la
centrale sia in costruzione al suo confine - dice - si tratta di una
provocazione e di un attacco contro Bruxelles, non solo contro la
Lituania che fa parte dell'Unione europea''.
Il Comitato sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione politica per impedire l'apertura della centrale nucleare bielorussa, costruita dalla società statale russa Rosatom, proprio al di là del confine orientale dell'Unione europea. Gli attivisti lituani sollecitano adesso la reazione sia dei politici dell'opposizione bielorussa che dell'Ucraina, i due Paesi che hanno sofferto enormemente per la catastrofe nucleare di Chernobyl.
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