Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

01/02/12

I «CERNOBYLIANI» D’UCRAINA AVRANNO LE PENSIONI RADDOPPIATE

Dal 1° gennaio 2012 è entrata in vigore l’ordinanza del governo ucraino sull’aumento delle pensioni e degli altri benefici sociali per i cittadini colpiti dalle “conseguenze della catastrofe di Cernobyl”. 


L’entità media delle pensioni dei liquidatori di Cernobyl aumenterà di più del doppio e sarà di 5439,53 grivne per gli invalidi del primo gruppo, 5128,73 grivne per gli invalidi del secondo gruppo, 3941,53 grivne per gli invalidi del terzo gruppo. 

L’aumento delle pensioni è stato preceduto da iniziative di protesta di massa. A partire dall’autunno 2011 nella maggior parte delle grandi città ucraine hanno avuto luogo meeting di protesta dei “cernobyliani”, provocati dal progetto di legge presentato alla Rada Suprema che revocava le entità dei benefici già fissati per coloro che hanno lottato con le conseguenze dell’incidente alla centrale nucleare. Il maggior numero di insoddisfatti è sceso nelle piazze di Kiev e di Doneck. 


Data: 25.01.2012
Fonte: www.gp.by
Traduzione: S.F.

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