Erano le prime ore del mattino del 26 aprile 1986 quando l’esplosione
del tetto del reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl liberò nell’aria 9 tonnellate di scorie radioattive. La cittadina di Pripyat sorta nelle vicinanze della centrale per ospitare le famiglie dei lavoratori fu gravemente contaminata e venne evacuata.
Nel 2011 Chernobyl è stata dichiarata ufficialmente attrazione turistica e ora è fra le mete più ricercate del cosiddetto “turismo nucleare”.
Così come è accaduto a Stallion Gate, nel sud del New Mexico, dove ogni
primavera folti gruppi di turisti si accalcano per l'apertura al
pubblico del Trinity Site, il sito in cui fu effettuato il primo test della bomba atomica o come succede al Nevada Test Site, nel deserto del Mojave, dove durante la guerra fredda furono effettuati più di 1.000 test nucleari.
In questi luoghi di devastazione, simboli della pericolosità della
superbia umana, frotte di turisti arrivano senza sosta e se si vuole
partecipare ad un viaggio organizzato bisogna prenotare per tempo. Il National Geographic Italia ha pubblicato un interessante reportage
(corredato da una galleria di immagini dalla quale abbiamo tratto
quelle che vi abbiamo proposto) che descrive cosa si prova a visitare
una macabra città fantasma che lentamente si sta lasciando inghiottire
dalla natura incontrastata.
Data: 01.11.2014
Fonte: www.caffeinamagazine.it
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